9 Non da ristorante stellato

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Jasmine

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Jasmine

Sono le 20:20 ed io ho appena finito di preparami,in anticipo come sempre perché odio con tutta me stessa fare ritardo.

La descrizione di Pedro su dove andremo è stata solo un "Non vestirti troppo elegante" e quindi mi  sono scervellata tutto il pomeriggio insieme a Marisól per trovare qualcosa che andasse bene per l'occasione

E da brava studentessa di moda e futura stilista ho optato per un pantalone di lino bianco e un body di pizzo,ai piedi non ho voluto esagerare con i tacchi perché non ho la più pallida idea di dove possa portarmi Pedro

In realtà spero abbia imparato a conoscermi abbastanza bene in queste settimane da non portarmi in nessun ristorante stellato

Non che schifi un cena da Cracco,però non ne vado matta. Ogni tanto,e solo per occasioni importanti ci vado,solo se bisogna festeggiare.

I soldi non mi mancano,sicuramente non sono gli stessi che avrei se vivessi ancora con mio padre ma a me va bene cosi. Ha sempre provato a comprarmi con i soldi e non ci è mai riuscito nemmeno una volta,perché le uniche cose da cui  mi sarei fatta comprare erano la sua vicinanza e il suo affetto.

Quindi ora sono una normale ragazza di 24 anni,che studia moda per diventare stilista e che convive con la propria migliore amica in un appartamento ben piazzato a Barcellona

Grazie ai soldi che ho fatto io lavorando in questi anni e grazie in parte ai soldi che mi ha lasciato Mamma prima che se ne andasse

Sono qui

Leggo il messaggio di Pedro e mi ricopro di profumo

«Fai la brava J,e dì a Pedro che lo tengo d'occhio!» lascio un bacio  sulla guancia a Marisól e poi saluto Balde che è venuto per farle compagnia

Quando scendo lo trovo appoggiato alla sua mini cooper verde  «Ehi Pedrito» lo saluto da lontano

«Ciao» mi sorride facendo uno scanner della mia figura

«Vado bene cosi o sono troppo elegante?» lo prendo in giro sentendo la sua risatina

«Sei perfetta,stai benissimo»

Arrossisco senza farglielo notare e gli lascio un bacio sulla guancia prima di aprire la portiera e poco dopo lui mi segue imitandomi

«Dove mi porti?» chiedo sistemandomi e in risposta ricevo un sorrisetto sghembo

«Non te lo dico,poi lo vedi»

Sbuffo come una bambina e lui ride,poi mi passa il suo telefono  dicendo di mettere qualche canzone carina

Così faccio e poco tempo dopo in macchina risuona Hasta que dios diga

Lo vedo guardarmi con la coda dell'occhio mentre sorride soddisfatto dei miei gusti musicali

«Vedi?Sono perfetta,metto anche la musica che ti piace» alzo le spalle vantandomi scherzosamente

Pedro scuote la testa senza riuscire a trattenere un sorrisetto che mi fa sciogliere

«Sei venuto con questa perché avevi paura che con il Porsche facevo altri danni?»
gli faccio questa domanda mentre siamo fermi ad un semaforo e lui si gira verso di me

«Assolutamente sì,già mi hai distrutto una bambina,non voglio perdere anche l'altra» dice serio

«Non ha neanche un graffietto!» lui ripete quello che ho detto imitando la mia voce,ma sembrando soltanto una gallina strozzata

«Non parlo cosi.» lo minaccio e lui continua ad imitarmi ridacchiando da solo

«Mamma mia quanto sei simpatico stasera!» dico voltandomi verso il finestrino per ignorarlo

Cerco di trattenere le risate mentre lui mi mette una mano sulla coscia provando ad attirare la mia attenzione

«È verde da almeno 5 minuti,vuoi restare fermo qui o possiamo partire?» lo punzecchio e lui sbuffa divertito

Mentre continua il nostro viaggio in macchina la sua mano è ferma sulla mia coscia,e lo vedo lanciarmi degli  sguardi con la coda dell'occhio quando si distrae dalla strada

Così dopo qualche minuto cedo e metto la mia mano sulla sua ricevendo un sorrisetto soddisfatto

Quando arriviamo a destinazione non riconosco il posto dove mi ha portato. So solo che ci siamo dovuti fermare in un posto prima di venire qui e che lui ha preso una busta strana

Quando scendiamo dall'auto Pedro mi porge la mano che accetto e quando vedo dove siamo resto un attimo incantata

Da qua sopra si vede tutta Barcellona,è come se fosse un rooftop ma è ancora meglio perché siamo solo noi due.

C'è un tavolo con delle panchine di marmo e un po' distanti da noi sono presenti alcune coppie,sedute sopra dei teli

Quando ci sediamo Pedro appoggia la busta sul tavolo e mi prende per mano avvicinandosi alla vista mozzafiato

Mi spiega che questo posto si chiama Parc del Guinardò e che lo ha scoperto per caso,infatti non è molto noto ai turisti

«Questo è mille volte meglio di un ristorante,grazie Pedrito» mi volto verso di lui che si trova dietro di me e gli rivolgo un sorriso sincero,pieno di gratitudine

Riesce sempre a indovinare cosa mi piace,è come se avesse un potere

«Non mi sembri tanto una ragazza da ristorante stellato al primo appuntamento,quindi ho pensato subito a te quando mi sono ricordato di questo posto»

Ci sorridiamo a vicenda guardandoci negli occhi e spero possa leggerci dentro quanto sono emozionata

È il posto più bello e intimo in cui sia mai stata,e stare qua con Pedro è ancora meglio

«Ora mangiamo,ho preso due hamburger e anche una pizza,non sapevo cosa preferivi...» inizia a parlare ma io lo blocco subito

«L'hamburger va benissimo Pedro,grazie»

E cosi ci mettiamo a mangiare l'uno di fronte all'altra,con lo sfondo delle luci di Barcellona,mentre beviamo un bicchiere di vino che Pedri si è concesso solo perché secondo lui "È un occasione speciale" e iniziamo a parlare delle nostre vite

E cosi ci mettiamo a mangiare l'uno di fronte all'altra,con lo sfondo delle luci di Barcellona,mentre beviamo un bicchiere di vino che Pedri si è concesso solo perché secondo lui "È un occasione speciale" e iniziamo a parlare delle nostre vite

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