5 Nuovi inizi

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Pedro

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Pedro

«Jasmine stai bene?» domando vedendola sussultare alle mie parole

Quando il suo sguardo incrocia il mio capisco che la risposta alla mia domanda è piuttosto evidente,non sta bene,ha gli occhi lucidi e arrossati

È dalla prima volta che l'ho vista che nel suo sguardo vedo sempre un dolore velato e vorrei sapere di cosa si tratta,ma non voglio spaventarla

«Si tutto bene,grazie Pedro» sospira aggiustandosi i capelli e io mi siedo sul muretto accanto a lei

«Lo so che non siamo in confidenza,però se c'è qualcosa che posso fare lo faccio volentieri,anche ascoltarti,oppure stare qua in silenzio»

Quando sente le mie parole è sorpresa,però poi mi sorride,ringraziandomi silenziosamente

Restiamo in silenzio per qualche minuto,lei con lo sguardo sul giardino di casa di Ferran e io con lo sguardo su di lei. È dal nostro primo incontro che non riesco a togliermela dalla testa,è come un chiodo fisso

Vorrei conoscerla meglio,capire cosa c'è dietro quei due occhi azzurri così profondi,dietro alle sue frasi velate

«Pedro posso farti una domanda?» mi guarda negli occhi riportandomi alla realtà

Annuisco con foga in attesa di sentirla parlare

Prende un respiro prima di tornare a parlare
«Se le persone che dovrebbero essere le più importanti della tua vita facessero degli errori,ma iniziassero a rendersene conto e a provare ad aggiustare le cose,tu le perdoneresti? Riusciresti ad andare oltre?»

La guardo negli occhi iniziando a capirci un po' di più,c'è un significato nascosto dietro a questa domanda,come se mi stesse dicendo silenziosamente il motivo del suo malumore

Sospiro anche io prendendomi un po' di tempio per rifletterci e poi rispondo
«Beh,se sono davvero così importanti per me penso che si,le perdonerei. Magari ci vorrebbe tempo e le cose non sarebbero più come prima,ma la vita è troppo breve per portare rancore»

Lei mi ascolta annuendo e dal suo sguardo vedo che è un po' sorpresa dalla mie parole

«Grazie» mi sorride e io faccio lo stesso,avvicinandomi un po' di più a lei

«È dal primo giorno che vorrei sapere cosa nascondi Jasmine,abbiamo avuto poche occasioni per conoscerci,ma dietro quegli occhi blu così belli io ci vedo tanta tristezza,è cosi?»

Sussulta alle mie parole e io mi maledico mentalmente per averla involontariamente spaventata con la mia sfacciataggine

Resta in silenzio con lo sguardo sulle sue scarpe e poi poco dopo lo rialza su di me,quasi timidamente

«Non sbagli,purtroppo ci sono alcuni aspetti della mia vita che per quanto mi piacerebbe cambiare non posso farlo,o meglio non posso farlo da sola»

Seguo parola per parola il suo discorso senza interromperla

«Ti sei mai chiesto chi saresti senza il calcio?»
la sua domanda improvvisa mi spiazza,ma fingo il contrario annuendo

«Tante volte me lo sono chiesto e la conclusione a cui sono arrivato è che probabilmente non sarei io. Sarei semplicemente un ragazzo di 22 anni che va a lavorare tutte le mattine con una passione che però gli scorre dentro le vene,senza poter far nulla per cambiare la situazione. Il calcio è tutta la mia vita,io mi sveglio pensando a lui e vado a dormire pensando di nuovo a lui.
È parte di me,non sarei Pedro senza un pallone tra le gambe»

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