6- obbligo o verità?

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Questo capitolo contiene scene esplicite, la lettura è consigliata solo ad un pubblico maturo e responsabile.

Su Spotify trovate la playlist dal titolo "Say yes to the ocean", queste sono le canzoni che uso anche per scrivere.

Ti ricordo che mi farebbe molto piacere se mi facessi sapere le tue opinioni durante la lettura con commento ❤️‍🩹

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La maggior parte delle volte l'uomo
mente per proteggersi, fa parte del suo istinto di sopravvivenza.

🫧☀️

Loreley's pov

Tutto quello che è successo la notte scorsa non doveva capitare di nuovo. Se Liam è intelligente capirà che non può avvicinarsi più a me, non può toccarmi e non può parlarmi.

Il mio corpo da ieri sera chiede solo di rivivere per un attimo quei momenti, ma io so che non va bene. Mi sono appena lasciata e Liam è il migliore amico di mia cugina. Non può andare avanti, non deve andare avanti. Per tutta la notte ho pensato a tutti i momenti che il mio corpo è stato a contatto con il suo e ai momenti che mi sentivo come se ogni parte di me voleva solo rimanere un minuto in più a fissare i suoi occhi.

Fisso i pancake con le fragole che mi ritrovo davanti, mentre i miei nonni parlano delle varie cose che dovranno fare durante la giornata. Ritorno alla realtà quando sento qualcuno prendermi la mano e sussurrarmi «Cuginetta stai bene?». Mi giro verso Roby e annuisco, il mio pensiero ora passa al cibo che ho davanti, che ci ha gentilmente preparato Cat. Sto per mandare giù un pezzetto di pancake, quando vedo mia madre scendere le scale super elegantissima. Oggi è il suo primo giorno di lavoro alla Taylor design. E' veramente una cosa curiosa il fatto che il cognome "Taylor" sia associata a un'azienda di moda, perché questo cognome deriva dal francese "tailleur" che tradotto significa sarto/sarta. L'azienda è stata fondata nel 1920 dai miei bisnonni e ora è nelle mani dei miei nonni. Tra un po' passerà a mia madre e a mia zia. Prima che morisse papà, il piano era quello che ci saremo trasferiti qual ora mia madre avrebbe deciso di non vendere le sue azioni. E invece il destino ha voluto che ci trasferissimo comunque, anche se l'azienda non era ancora di mia madre.

Mia madre sposta la sedia e si mette a tavolo dandoci il «buongiorno». I miei occhi cadono sulla collana di perle che porta al collo, alla fine della collana ci sono due ciliegie, rappresenta tanto per me e mia madre. Mio padre gliela regalò il giorno in cui io e mia madre ritornammo a casa dall'ospedale, erano precisamente 2 giorni dopo la mia nascita. Papà diceva sempre che profumavo di ciliegia e quindi regalò quella collana a mia madre, cosi che portasse qualcosa che mi rappresentava al collo.

«Loreley ti dovresti organizzare con tua cugina per andare a vedere Yale almeno una volta» mi dice mia madre tagliando un pezzetto di pancake. «Certo non ti preoccupare zia è in buone mani» risponde per me Roby. «Ne sono sicura, chi meglio della mia unica e preferita nipote» gli dice mia madre sfoggiando uno dei suoi semplici ma bellissimi sorrisi.

𝑺𝒂𝒚 𝒚𝒆𝒔 𝒕𝒐 𝒕𝒉𝒆 𝒐𝒄𝒆𝒂𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora