Siamo ormai alla fine del gioco, e l'atmosfera nella stanza è carica di tensione. Nessuno ha ancora pescato il famigerato bigliettino del bacio, ma la sua ombra aleggia su tutti noi come una spada di Damocle. Il mio stomaco si contrae, preannunciando quello che sta per accadere.
Indovinate chi ha un pessimo presentimento?
Spoiler: io.
"Erica! Pesca!" urla Hobi, visibilmente ubriaco, con un sorriso esagerato sul volto. Gli occhi di tutti sono puntati su di lei, e l'aspettativa nell'aria è quasi palpabile.
Erica, visibilmente nervosa, arrossisce. Le sue mani tremano leggermente mentre allunga la mano verso il mucchietto di bigliettini, pescando quello che potrebbe essere il più temuto della serata. "Uhm..." mormora, aprendo il foglietto con delicatezza, come se stesse per scoprire il suo destino.
"D-dai un bacio a-a chi vuoi tu..." legge a voce alta, mordicchiandosi il labbro. I suoi occhi, pieni di esitazione, passano in rassegna ciascuno di noi, fermandosi per un attimo su ogni volto.
Dio, lo sapevo, lo sapevo...
Il mio cuore batte all'impazzata quando i suoi occhi si fermano su di me. La stanza sembra scomparire mentre il suo sguardo si incastra nel mio, e per un istante, il mondo si ferma.
Non sceglierai mica me, spero. Erica...se mi baci, sarà la mia fine. Come farò anche solo a pensare di dimenticarti se posi quelle dannatissime e bellissime labbra, che ho tanto sognato, sulle mie?
Lei esita, si torce le mani in grembo, e poi, con un sospiro quasi impercettibile, si decide. "Niente d-di personale ragazzi...m-ma Haru-kun lo c-conosco da più tempo e-e, beh, mi sentirei meno a disagio a baciare lui che qualcun altro qui" dice, torturandosi le mani in un modo che mi fa stringere il cuore.
"A te va bene, Haru?" chiede con il suo sguardo ancora una volta nei miei occhi. C'è una dolcezza in quel momento che mi fa sentire come se mi stessi spezzando dentro.
Cazzo, si che va bene!!
Cerco di mantenere la calma, nonostante il tumulto che mi agita dentro. "C-certo, non è un problema" rispondo, forzando un sorriso che spero sembri abbastanza disinvolto, anche se dentro di me sto urlando di gioia.
Erica accenna un sorriso imbarazzato, e nel momento in cui si avvicina a me, noto che il suo rossore si intensifica. Ogni passo che fa verso di me sembra rallentare il tempo, e posso sentire il mio respiro diventare più pesante.
Con mani leggermente fredde, posa i palmi sulle mie guance calde, e il suo tocco mi fa rabbrividire. Poi, con una delicatezza che mi lascia senza fiato, posa le sue labbra sulle mie. Il bacio dura solo qualche secondo, giusto il tempo per me di socchiudere leggermente le labbra, senza però approfondire troppo.
Non vuole tradire Gabriel, e per quanto possa infastidirmi, devo rispettare la sua decisione se la amo veramente.
"Ci vediamo ragazzi, buonanotte" dico, salutando i miei amici mentre chiudo la porta alle mie spalle. Il cuore mi martella nel petto, ancora scosso da quello che è appena successo.
"Haru, vuoi che ti aiuti a sistemare?" chiede Erica, l'unica rimasta in casa mia.
Hobi ha bevuto troppo e si è sentito male; Jungkook e Taehyung si sono offerti di riaccompagnarlo a casa, visto che Jungkook deve essere presto all'università domani. Namjoon e Jin sono tornati a casa loro, la situazione tra loro due si era piuttosto riscaldata durante il film, e hanno deciso di concludere la serata in privato. Jimin, invece, è dovuto scappare via per un impegno imprevisto.
Il pigiama party è saltato... yeh...
"Oh no, tranquilla, riesco a fare da solo. Tu torna a casa, dovresti essere stanca ormai" rispondo, dirigendomi verso il salotto per iniziare a raccogliere le numerose bottiglie di birra sparse in giro.
"Ecco, a proposito..." abbassa la testa, e mi blocco sul posto. C'è qualcosa nel suo tono che mi fa preoccupare.
Ho detto qualcosa di sbagliato?
"Tutto okay?" chiedo, cercando di capire cosa c'è che non va.
"Oh?" rialza la testa, sorpresa. "Nono, cioè, sì, tutto okay... è solo che Gabriel è andato a dormire dai suoi amici dopo una festa e, beh, ho paura a stare da sola dopo un horror come quello che abbiamo visto" ammette, probabilmente vergognandosi un po'. È un lato di lei che non avevo mai visto e che la rende ancora più tenera ai miei occhi.
Sorrido istintivamente, gettando le bottiglie nel cestino. "Puoi rimanere, se vuoi. Non ti lascio da sola" le dico con la mia voce più dolce di quanto intendessi.
"Davvero?" i suoi occhi si illuminano, e per un attimo sembra quasi una bambina. "Grazie, Haru!" dice, avvicinandosi e abbracciandomi delicatamente.
Se continua così, mi verrà un infarto.
"Però" continua con un tono di rimprovero "non ti lascio dormire sul divano questa notte. Hai un bellissimo lettone, in due ci stiamo. Non devi vergognarti a dormire con me, Haru" mi ammonisce, e capisco che non ha intenzione di farmi scendere a compromessi.
Sospiro, sapendo che ha ragione. "Va bene, va bene, allora andiamo, sono stanco morto, e ora non riuscirei a mettere via tutto. Ci penserò domani" borbotto, più a me stesso che a lei, mentre inizio a salire le scale, con Erica che mi segue da vicino.
"Vuoi un pigiama? Io dormo in maglietta e pantaloncini..." indico l'armadio, cercando di evitare che la situazione diventi imbarazzante.
"Oh... se hai una felpa magari... di notte ho piuttosto freddo..." mormora, dondolandosi leggermente sulle punte dei piedi, un gesto che trovo incredibilmente dolce.
Frugo nel mio armadio e trovo una felpa calda e abbastanza grande, che le porgo. Lei se la infila, togliendosi poi i calzini prima di entrare nel letto.
Mi cambio velocemente, cercando di non far caso alla sua presenza, e mi infilo sotto le coperte, tenendomi però a debita distanza da lei. So già che sarà un'impresa dormire questa notte.
"Buonanotte, Haru..." sussurra lei, con quel tono dolce che mi fa sorridere ogni volta.
"Buona notte, Eri-" mi interrompo quando sento un contatto gelido contro il mio polpaccio. Il suo piede ha appena toccato il mio.
Congelato.
"Cristo, Erica! Sembri ibernata!" esclamo, voltandomi verso di lei.
"T-te l'ho detto che ho freddo di notte..." balbetta, visibilmente a disagio.
So che me ne pentirò.
Sospiro e, senza pensarci troppo, la attiro a me, incrociando le nostre gambe e cercando di tenerla al caldo. La sento irrigidirsi per un attimo, ma poi si rilassa contro di me.
"H-Haru, che fai...?" chiede con la sua voce in un misto di sorpresa e timore.
"Ti tengo al caldo. Non è questo a cui servono gli amici?" rispondo, anche se dentro di me sento una fitta al cuore al pensiero di essere solo un amico per lei.
Lei sorride, e lo sento più che vederlo. Si stringe a me, cercando conforto nel mio abbraccio.
"Sì..."
Sei così bella...
Chiudo gli occhi e cerco di convincermi che posso farcela a passare la notte così. Anche se il mio cuore mi dice il contrario.
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Vicini di casa
ФанфикErica è fidanzata e convive con un ragazzo odioso e Haru, suo vicino di casa e amico, è perdutamente innamorato di lei