“Ma Haru, è enorme!”
La voce di Erica mi fa ridacchiare mentre camminiamo lungo la strada, lei con il suo gelato in mano e un’espressione esageratamente sorpresa dipinta sul volto.
“Oh andiamo, Erica, non è sicuramente la prima volta!” ribatto, cercando di trattenermi dal ridere mentre le sue guance si gonfiano per il boccone che sta ancora masticando.
“Ovvio che no… ma questo è veramente enorme!” insiste, fissando il suo cono gelato come se fosse una sfida epica da affrontare.
“Eri, dai, non fare storie” dico divertito, prendendo un morso dalla punta del mio gelato.
“Come sei impaziente” risponde lei, lanciandomi un’occhiata con quel suo broncino adorabile che mi fa sempre sorridere.
“Sono impaziente sì! Finisci quel dannatissimo gelato e andiamo, o finiscono i posti migliori” sbuffo, alzando lo sguardo al cielo per enfatizzare il mio punto.
Lei si prende tutto il tempo del mondo, come al solito, mentre io mi ritrovo a pensare a quanto sia cambiata la mia vita da quando Erica è entrata in casa mia.
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Un mese è passato da quando Erica ha deciso di rimanere da me. E come promesso, sto aspettando.
È cambiata tanto, e io con lei. La vedo più serena, più vivace, come se si stesse finalmente scrollando di dosso il peso di Gabriel. Passiamo tantissimo tempo insieme: passeggiate, film, lunghe chiacchierate fino a notte fonda. Non la sento quasi più piangere, e la sua risata è diventata la colonna sonora delle mie giornate.
Quando ha venduto il suo appartamento e ha portato le sue cose a casa mia, la mia casa è cambiata. Ora è meno vuota, più calda. È come se tutto fosse al posto giusto con lei lì.
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Ho imparato tante cose di lei.
Eppure, c’è una cosa che non cambierà mai: Erica ci mette un’eternità a mangiare un gelato. È incredibile.
Dopo mezz’ora, è ancora lì che sta iniziando il cono, mentre io ho già finito da tempo.
“Finito, finito!” esclama finalmente, esasperata e con le guance ancora piene “Contento? Andiamo, dai”
Mi tira per il gomito, portandomi alla biglietteria del cinema. Compro i biglietti, rifiutando categoricamente i soldi che Erica cerca di darmi.
“Consideralo come un appuntamento…” le sussurro all’orecchio, ridendo quando vedo il suo viso diventare rosso come i suoi vecchi capelli.
Negli ultimi giorni, con l’aiuto di Yoongi, ho deciso di provare a farmi avanti lentamente. Non voglio forzarla, ma voglio che sappia che ci sono. Da allora, sono riuscito a strapparle un paio di baci, brevi e dolci, che per me significano il mondo. Non abbiamo parlato di quei baci, e va bene così.
Non mi aspetto nulla da lei. Non mi aspetto che mi ami subito o che dimentichi il suo passato in un attimo. Ma sono pronto ad aspettare, quanto serve.
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Una volta seduti, Erica inizia a guardarsi intorno entusiasta “Haru, non vedo nulla…” sussurra, indicando il padre di una famiglia che si è seduto proprio davanti a lei.
Sospiro e le faccio cenno di spostarsi. “Facciamo cambio, vieni. Io ho il bimbo davanti”
Ci scambiamo i posti, e ora sono io a non vedere praticamente niente. Non sono tanto più alto di quell’uomo, ma pazienza.
Le luci si spengono, e sento Erica saltellare appena sulla poltrona blu.
“Adoro il cinema…” sussurra, battendo leggermente le mani come una bambina emozionata.
La guardo di sbieco con il sorriso che si allarga senza che me ne accorga. Certe volte è proprio una bambina, e io non posso fare a meno di trovarla adorabile.
Mentre il film inizia, il mio sguardo si sposta su di lei più spesso di quanto si sposti sullo schermo. Non mi importa se il padre del bimbo mi oscura la visuale. In questo momento, la vista più bella ce l’ho proprio accanto a me.
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Vado a morire in pace HaruKun_04❤️
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Vicini di casa
FanfictionErica è fidanzata e convive con un ragazzo odioso e Haru, suo vicino di casa e amico, è perdutamente innamorato di lei