Un altro giorno in cui sperare di non litigare con mio padre era la priorità. Ormai ogni giorno era così, o mi rifugiavo in camera a studiare oppure uscivo per andare al lavoro o in università.
Oggi dovevo abbandonare i libri anche se tra una settimana avrei avuto un'esame importante e non potevo permettermi errori.
"signorina è già così attiva di prima mattina? Chi la rende così solare?" io mi girai verso Gio
"mi dispiace deluderti Gio ma nessuno" presi una mela e la lavai
"quand'è che mi farà conoscere il suo fidanzato?" risi nel sentire queste parole
"mi sa che dovrai aspettare ancora un bel po'" lui sorrise
"allora aspetterò" mi fece un'occhiolino e se ne andò in salotto.Corsi in camera a prepararmi per andare a lavorare, dovevo andare al bar per fare il turno di mattina e poi correre da Chiara.
Mi lavai la faccia, i denti, mi vestii con un jeans corto nero e una maglietta a maniche corte bianca e ne presi su una di scorta grigia con lo scollo a V per dopo. Mi legai i capelli in una treccia, profumo, deodorante, borsa con tutto il necessario e corsi alla macchina salutando tutti."Ciao Fra" salutai Francesco che stava pulendo qualche tavolo, mi fece un cenno con il capo e ritornò al suo lavoro. Andai sul retro a mettere giù la borsa con dentro il libro dell'università, la maglietta e il pranzo. Mi misi il grembiule e iniziai a lavorare dietro il bancone
"è da un po' che non ti vedo come stai?"
"bene sono solo piena di esami, odio la sessione estiva" si mise a ridere
"ecco perché ho lasciato perdere l'università"
"sempre il solito nulla facente" gli diedi un buffetto sul naso e andai a servire i clienti.Stavo pulendo le varie cose che erano rimaste in giro quando vidi entrare Francesco mezzo sconvolto
"ei che succede? hai visto il tuo ex?" lui negò con la testa
"peggio..." lo guardai stranita
"mi spaventi che succede"
"ci sono i più famosi piloti della F1!!!" sussurrò come un pazzo questa frase per non farsi sentire"e quindi? hai chiesto che vogliono?" lui negò con la testa, sbarrai gli occhi
"ma sei matto!! vai subito e si normale" lo sgridai e lo cacciai ma tornò indietro dopo poco
"vai tu ti prego..."
"non posso sono al bancone oggi"
"ti prego, ti faccio un'ora in più nel turno di sera" stavo per crollare e infatti accettai
"oh d'accordo ma voglio il nostro accordo su un pezzo di carta intesi?" lo minacciai e gli presi il blocchetto di carta e la biro.Uscii dal bar e mi avviai verso il tavolo
"buongiorno cosa volete?" alzai lo sguardo e non ce ne era uno brutto
riprenditi Sky stai lavorando
"una brioche al pistacchio e un latte macchiato" sorrisi nel sentire questa scelta
"ottima scelta è la più buona" era la mia preferita, facevano una crema al pistacchio perfetta
"per gli altri vuota e caffè macchiati grazie" segnai il tutto
"d'accordo a posto così?" loro annuirono e mi ringraziaronoTornai dentro consegnando il foglietto che avrei dovuto preparare io
"allora?! com'è andata? sono belli vero" alzai gli occhi al cielo
"non ti risponderò ora torna al lavoro e portagli le cose senza sbavare"
"gne gne" risi e continuai con il lavoro.Avevo finito il turno ed ero già in ritardo perché mi ero trattenuta più del dovuto
"Fra devo scappare ci vediamo" lo salutai di fretta e corsi alla macchina, salii mi cambiai la maglia e poi partii in direzione Casa Chiara.Parcheggiai davanti casa, presi la borsa e poi suonai il campanello.
"Sky come stai?" sorrisi a Marta
"bene tu?" gli diedi due baci sulla guancia e andai in salotto
"bene bene non vedo l'ora di andare a fare shopping" risi nel vederla così euforica
"dov'è la piccolina?""è in cameretta con il papà, vieni" la seguii per tutta casa fino ad arrivare ad una cameretta tutta bianca con una parete sul rosa pastello, un lettino piccolino per i bambini, il fasciatoio bianco con su scritto Chiara👑.
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Un obbligo, Mille responsabilità /Charles Leclerc/
RomanceLa Fortuna era una parola che Sky Morrison non aveva mai conosciuto e lei crede che mai la conoscerà. Una ragazza complicata, con un passato turbolento e degli occhi di ghiaccio. Lui invece era associato ad una sola parola, problema. Il suo nome...