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Lanciai la valigia in camera e corsi in bagno pronta a farmi una bella doccia rilassante.
La mia vita da ora in poi continuerà normalmente, lavorerò, studierò e poi mi trasferirò appena finirò gli studi. Nessuna distrazione, nessun ragazzo dentro il mio cervello e il mio cuore, nessun litigio se non con papà ma questo oramai non lo calcolavo neanche più.

Mi infilai sotto la doccia pronta a starci per un'ora così da isolarmi da tutto il mondo di mio padre.

Mi stavo sciacquando dal balsamo quando qualcuno bussò alla mia porta. Non risposi, non avevo voglia di parlare con qualcuno, volevo solo stare nel mio piccolo mondo sicuro.
"Signorina Sky?"
Camille..., questo significava solo una cosa
Mio padre

"Camille sono in doccia che succede?" spensi l'acqua così da poterla sentire e lei dall'altra parte della porta cercava di parlarmi
"scusi se la disturbo ma suo padre la vuole pronta tra 30 minuti per uscire a cena" la mia bolla di spensieratezza era appena scoppiata
"d'accordo" riaccesi l'acqua godendomi gli ultimi minuti di libertà.

Legai i capelli in una treccia anche se corti e scalati però almeno non erano in disordine, mi trucchiai velocemente con un po' di mascara, correttore e blush, mi incamminai verso la cabina armadio già con le idee ben chiare.
Presi un jeans abbastanza scuro ma non troppo che scendeva abbastanza largo e in fondo feci un bel risvolto così da non calpestarlo con i tacchi. Sopra ci abbinai un gilet sui toni del blu con dietro la schiena scoperta. Misi le heels bianche lucide, presi la borsa bianca così da abbinarla alle scarpe, un po' di profumo di YSL, il burrocacao ed ero pronta.

"posso sapere perché questa cena?" mi piazzai dietro mio padre intento a leggere qualcosa sul suo ipad
"5 minuti di ritardo, avrei scommesso 15"
"non fare il simpatico con me"
"lo scoprirai appena saremo arrivati" non mi diede il tempo di ribattere che si avviò verso l'uscita. Lo seguii svogliata e nell'uscire salutai Gio e in macchina Edward.

"si può sapere almeno dove stiamo andando o è un altro dei tuoi segreti?"
"vedo che quest'oggi sei molto aggressiva, quindi che ne dici se ti calmi un po' e utilizzi un altro tono con me?" mi girai verso di lui alzando la testa dalla mia mano sui cui prima ero appoggiata
"mi dispiace darti fastidio ma non starò più hai tuoi giochetti. È la mia vita e mi sono stancata di fare tutto ciò che vuoi tu" lui sorrise e fece un piccolo sospiro di divertimento

"Mia piccola Sky, sei così giovane ed ingenua, lascia fare ai grandi" mi sorrise e poi scese dalla macchina lasciandomi perplessa.

Eravamo entranti nel ristorante e un cameriere ci stava accompagnando al tavolo, lo ringrazia appena mi indicò il tavolo e poi lui se ne andò. Appena mi girai il sorriso che avevo sul volto scomparve, non era possibile, non ancora.
"Alexander come stai?" quel tizio, credo di nome Mark, strinse la mano a mio padre più sorridente che mai. Non mi ero ancora mossa dalla mia posizione, ero rimasta ferma immobile a guardare schifata mio padre che sorrideva. Infatti non mi accorsi dell'avvicinamento di Charles, mise una mano dietro la mia schiena e mi avvicinò a lui per darmi un bacio sulla guancia

"mi dispiace" mi aveva sussurrato nell'orecchio e non riuscii a ribattere che il suo manager venne verso di me
"Signorina Sky" mi diede due baci sulle guance e poi si andò a sedere vicino a Charles che era ritornato al suo posto con la testa chinata sul menù ancora chiuso.
"allora com'è andata la gara Charles" lui alzò la testa un po' confuso, non aveva sentito ciò che aveva detto mio padre, era troppo distratto da qualcosa.
"come scusi?" mio padre sorrise

"dammi del tu Charles ormai sei di famiglia" mi si formò un punto interrogativo sul volto e feci passare gli occhi da Charles a mio padre ma nessuno dei due accennava a spostare lo sguardo su di me.
"è andata bene grazie" gli sorrise e poi ritornò nel suo mondo. Io ero sempre più confusa e nessuno si degnava a darmi delle risposte.

La cena era quasi conclusa e nonostante avessi bevuto tre bicchieri di vino sentivo ancora la voce di mio padre. Io e Charles non ci eravamo rivolti neanche una parola, con lo sguardo cercavo i suoi occhi ma neanche una volta si sono posati su di me, lui sapeva qualcosa ne ero più che sicura.
"Allora gliel'hai già detto Alexander?" mi risvegliai dai miei pensieri nel sentire quella frase uscire dalla bocca di Mark, tutti gli sguardi erano puntati su di me eccetto uno, quello di Charles.

"che cosa dovrei sapere?" guardai mio padre che aveva un sorriso sul volto da far paura.
"come ti ho detto prima, sei piccola ed è giusto che tu lasci fare tutto hai grandi" lo guardai ancora più confusa
"che significa? Cos'hai in mente papà?"
"Tu e Charles vi fidanzerete, inizierete a farvi vedere insieme, a pubblicare foto e storie, ad uscire insieme e ad abitare insieme più in là. Inizierete la vostra storia insieme" si girò verso Mark che sorrise contento.

"siete impazziti voi" risi leggermente e finii il vino che avevo nel bicchiere non credendo alle parole che avevo appena sentito
"non farò niente di tutto questo e Charles non è d'accordo" mi girai verso Charles che non aveva ancora aperto bocca, mi bastò un solo sguardo per capire che lui sapeva già tutto.

"non è possibile, io non farò niente di tutto questo e non mi importa cosa mi dirai. Io ho chiuso con te Alexander" mi alzai dal tavolo e presi la mia borsa
"Sky torna a sederti forza" quel tono... mi girai solo
"non farmi tirare fuori il telefono dai" mi avvicinai a lui lentamente, avevo gli occhi lucidi ma ero piena di rabbia, non mi sarei fatta sottomettere da mio padre
"vaffanculo" eravamo così vicini che riuscii a sentire il suo respiro su di me. Lo guardai schifata e poi iniziai a camminare verso l'uscita.

"Sky ei" ero al telefono con Soph
"Soph ti prego vienimi a prendere"
"mandami la posizione che arrivo" annuii come se mi potesse vedere e le mandai la posizione. Iniziai a piangere stufa di tutto questo.

Pov Charles
Odiavo me stesso, odiavo me e i miei stupidi problemi. Era appena uscita dal ristorante e io non avevo detto niente a riguardo
"portala a casa o l'accordo salta" guardai Alexander con gli occhi iniettati di sangue, annuii e mi alzai con il cuore che andava a mille.

Aprii la porta del ristorante e la ritrovai lì nel parcheggio da sola
"Sky" si girò verso di me mentre io le andavo incontro
"tu sapevi tutto vero? Fin dall'inizio non è così? Hai organizzato tu quell'incontro al Gala? Ti faccio i miei complimenti dovresti andare a fare l'attore" non l'avevo mai vista piangere

"credimi non ne sapevo niente fino a stasera" sorrise ironicamente spostando lo sguardo da un'altra parte
"certo e secondo te io ti dovrei credere?"
"siamo nella stessa situazione Sky"
"Maledizione Charles, non hai mosso un dito per  cambiare le cose" perché non posso Sky...
"sai cosa, se vuoi i miei soldi prenditeli, se vuoi l'azienda di mio padre te la lascio ma lasciami vivere la mia vita" non riuscii a ribattere che una macchina arrivò e Sky ci salì non guardandomi neanche più in faccia

"Maledizione Sky"

Un semplice errore e vieni ricattato per i tuoi sbagli.
Ormai Sky e Charles non hanno più possibilità di scappare dal loro destino.
Secondo voi come andrà avanti la cosa?
Fatemi sapere se vi piace
Baciniii

Un obbligo, Mille responsabilità /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora