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Pov Charles
Eran da più di 5 minuti che cercavo Andre in tutto il paddock ma non c'era traccia di lui da nessuna parte
"dove sei finito maledizione" stavo per impazzire e se non fossi riuscito a trovarlo avrei spaccato qualcosa.

"Ei Chico hai finito le interviste?"
"Carlos non ora" lui mi guardò stranito
"che succede Charles?"
"hai visto Andre devo parlargli" lui negò con la testa
"forse è tornato in hotel, non so. Hai chiesto in giro?"
"non ancora, ora vado ci vediamo" lui annuì un po' stranito dal mio comportamento ma non avevo tempo per spiegargli tutto perché nemmeno io sapevo cosa mi stava succedendo.

Entrai nel mio box e i meccanici mi salutarono
"avete visto Andre?"
"si è tornato in hotel" li ringraziai e iniziai a correre verso l'uscita del paddock.
Presi un taxi e in 5 minuti arrivai all'hotel.

Iniziai a bussare ripetutamente alla porta di Andre
"calmi calmi arrivo" mi aprì e non gli diedi neanche il tempo di dire qualcosa che entrai dentro la sua stanza
"ei ei furia calmati che hai?" mi ero seduto sul bordo del letto e mi tenevo la testa fra le mani.

"non lo so Andre io-" venne vicino a me
"Charles che succede? Qualcosa non va con le interviste o con la macchina?" negai con la testa e mi scappò un sorriso
"magari Andre" lui allora mi guardò confuso
"allora che ti prende? Non ti ho mai visto così" sbuffai e mi passai le mani tra i capelli

"quella maledetta ragazzina mi farà andare giù di testa, andrò proprio in psichiatria" lui rise per le mie parole ma non c'era niente da ridere
"sei così per Sky? mi sa che sei innamorato" lo fulminai con lo sguardo
"non è vero"
"allora che cosa succede?" presi un bel respiro

"A saperlo non sarei qui. Litighiamo ogni volta che siamo insieme, non possiamo stare nella stessa stanza per più di 5 minuti che se no litighiamo"
"perché litigate Charles? Lei mi sembra una brava ragazza, certo sa il fatto suo ma non mi sembra una appiccicosa o rompiscatole"
"non è quello Andre è per il fatto di suo padre, sai che ci obbliga a stare insieme e nessuno dei due riesce ad accettarlo"

"Vi siete mai confrontati o avete mai parlato di ciò che vi succede? Certe volte parlare è la soluzione migliore" lo guardai con fare ovvio
"sai che non parlo di me e nemmeno Sky. Non fa avvicinare nessuno"
"proprio come te" alzai lo sguardo verso di lui
"la stai difendendo?" lui si mise a ridere leggermente
"no Charles, sto solo dicendo che siete più simili di quel che sembra" iniziai a riflettere sulle sue parole

"e come dovrei fare? Non ho neanche una stanza dove dormire" lui si strani
"non ti hanno preso una stanza scusa?" lo guardai con un mezzo sorriso
"si e no. Il padre di Sky ha corrotto quelli dell'hotel e quindi abbiamo una sola stanza" lui aprì la bocca scioccato
"ma questo non si ferma davanti a niente" alzai gli occhi al cielo e annuii abbattuto

"ora Sky è in camera?" alzai le spalle
"prima stava dormendo, abbiamo litigato per il fatto della stanza, lei si è messa a piangere e ovviamente non ha voluto che la aiutassi. Così me ne sono andato"
"e se le parlassi?" negai con la testa
"no Andre, te l'ho già detto noi due non comunichiamo" sorrise
"appunto non comunicate ed è questo il problema. Sai perfettamente che non parlare delle proprie emozioni porta soltanto ai litigi" misi la testa fra le mani confuso da tutto

"non lo so Andre, non lo so" sentii la sua mano sulla schiena
"con il tempo riuscirete a migliorare questa cosa. Ora torna in camera e poi dimmi se ti serve uno spazio dove stare" annuii
"Grazie Andre" sorrise e poi mi salutò.

Prima di aprire la porta di camera mia presi un bel respiro e contai fino a 5
"Sky sono venuto solo a prendere le mie cose" non ottenni risposta così entrai del tutto e trovai il letto rifatto, la sua valigia aperta e il bagno vuoto
"ma dove sei finita?"

Pov Sky
30 minuti prima

A fatica aprii gli occhi e mi girai dall'altra parte del letto, con la mano cercai il telefono e guardai l'ora. Erano le 20, stavo dormendo da 3 ore ormai. Sbuffai e chiusi di nuovo gli occhi cercando di risvegliarmi.

Appena mi alzai notai i vestiti di Charles ben piegati sulla sedia, erano quelli del viaggio...
Lasciai perdere e andai a lavarmi il viso in bagno per riprendermi un attimo, mi struccai per bene, presi una felpa dalla mia valigia, la borsa e la chiave della stanza.

Non avevo molta fame e di vedere Charles o altre persone non mi andava quindi decisi di uscire a fare una passeggiata.
Avevo sempre adorato gli italiani, erano molto accoglienti e cucinavano benissimo. Ovviamente non avevo mai visto l'Italia dal punto di vista della F1 ma credo che i fan siano molto ma molto elettrizzati nel veder correre le due Ferrari qui ad Imola e a Monza.

Si erano fatte ormai le 22:30, tra una cosa e l'altra non mi ero accorta dell'ora. Mi ero fermata in un parco, c'erano diversi bambini con i loro genitori che giocavano, ridevano e scherzavano. Sentii dentro di me il magone nel vedere le famiglie così felici e spensierate.

Una vibrazione mi risvegliò dai miei pensieri, era una chiamata da parte di Sophie
"Soph ei" mi asciugai una lacrima caduta sulla guancia e tirai su con il naso
"Night tutto bene?" annuii come se potesse vedermi
"si tranquilla Soph" la sentii un po' insicura però per non farmi fare altre domande parlai

"allora come mai mi hai chiamato?"
"volevo salutarti, chiedere come vaaa, cosa stai facendo" inclinai la testa di lato sapendo che c'era sotto qualcosa
"Soph" la richiamai
"d'accordo d'accordo volevo parlati di Eric..." mi uscì un sorriso spontaneo

"siete usciti?" riuscivo a sentire la sua felicità fino a qui
"si Night è stato così bello. È venuto a prendermi a casa, appena mi ha vista è venuto verso di me e mi ha baciato..." mi uscì un urletto di gioia
"e poiii?!!"
"siamo andati in un ristorante stupendo, ha pagato lui anche se ho insistito di fare a metà ma niente, abbiamo fatto un giro lungo il porto e..." spalancai la bocca

"eeeee dai continua" la incitai a continuare
"ci siamo messi insiemeeee!!!" sorrisi contenta
"finalmenteeee!!!!"
"già..." la sentii sospirare contenta
"sono contenta per voi Soph, ma usate le precauzioni eh non voglio diventare zia ora" potevo vedere la sua faccia sconvolta fino a qui
"SKY!!!" mi uscì una risata spontanea

"grazie Sophie" ero sicura che avesse corrucciato il viso confusa vome suo solito
"per cosa Night?"
"per esserci sempre"
"Sky che succede?" iniziai a sentire gli occhi lucidi
"Mio padre Soph" tirai su con il naso
"che cos'ha fatto tesoro?"
"quello che gli riesce meglio, corrompere le persone..." asciugai una lacrima sulla guancia
"tesoro mio, mi dispiace così tanto"
"non preoccuparti, scusami se ho rovinato tutto"

"Sky non hai rovinato niente, sai bene che se hai bisogno-" presi un respiro e sorrisi anche se lei non poteva vedermi
"si lo so Soph, ora vado ci sentiamo dopo" non le diedi il tempo di dire altro che le misi giù. Avevo già fatto abbastanza rovinando quel momento felice.

Ormai erano le 23 e nonostante ci fossero ancora tifosi e coppie in giro mi avviai verso l'hotel.
In meno di 20 minuti ero arrivata. Appena entrai tolsi il cappuccio dalla testa e le cuffiette.
Presi l'ascensore e mi incamminai verso la mia stanza o forse quella di Charles, vabbè comunque verso la stanza.

Aprii la porta e cercai di accendere la luce visto che c'era tutto buio ma non trovavo l'interruttore
"Sky"

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⏰ Ultimo aggiornamento: 4 days ago ⏰

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Un obbligo, Mille responsabilità /Charles Leclerc/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora