THIRTY

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EVAN

So che adesso che ho tirato fuori il vero me, almeno per metà almeno credo che così sia già abbastanza. Non voglio farla scappare da me, e spaventarla maggiormente di quello che già non sia.

Voglio che si fidi di me, che mi parli di tutto quanto tutto quello che le passa per la testa e che possa venire da me quando ha qualcosa che non va e se ne ha bisogno. Voglio che torni da me, e che torniamo ad essere quello di una volta, innamorati e l'uno che guardava le spalle dell'altra. Voglio che torniamo ad essere un noi, insieme e inseparabili. Voglio che torniamo ad essere una famiglia, noi tre insieme e che si ricordi tutto, di noi, della sua grande famiglia che le vuole bene e di chi era, di quello che eravamo.

Voglio di nuovo Olivia, la mia Olivia. Quella che mi ha tirato fuori dal mio guscio, e che si è avvicinata a me pian piano senza mai arrendersi o perdere le speranze, voglio lei e nessun'altra.

Ma prima di tutto, credo che debba ritrovare se stessa e deve ritrovare tutti quanti i suoi ricordi, tutti quelli che ha dentro d sé, ma questo lei non lo sa ed è per questo che non riesce a ricordare. E come se fossero bloccati nella sua testa, e nel suo cuore, ma lei non l'ha mai saputo.

-dammi le mani, e il ti aiuterò a ricordare. Lo faremo insieme- le sorriso per rassicurarla, e farle capire che deve stare tranquilla. Perché sento il suo cuore battere fin da qua. È forte e impetuoso, coraggioso ma anche tanto spaventato e questa cosa non mi piace affatto.

Una volta che le sue mani, si poggiano sulle mie in modo delicato e cauto, e subito gliele stringo forte nelle mie e le accarezzo con dolcezza in modo tale da tranquillizzarla.

-ora chiudi gli occhi, e lasciati andare a me d'accordo?- le domando guardandola sempre fissa negli occhi, senza mai staccarli un secondo dai suoi.

-non so se ci riesco. A dirla tutta ho un po' di paura- mi confessa timorosa, come voce bassa e distogliendo lo sguardo dal mio.

-non devi, non finché ci sono io d'accordo?- la attira maggiormente a me, stringendola di più al mio petto e accarezzandole i capelli morbidi e che emanano un buon odore. Il suo odore, e mi era mancato tanto.

-prometti che andrà tutto bene?- mi stringe se, rilassandosi al mio tocco. La cosa mi rende parecchio felice, e fiducioso che tutto ciò andrà per il verso giusto, che lei ritornerà completamente da me e finalmente torneremo come prima.

-te lo prometto, andrà tutto bene. Forse e dopo oggi, finalmente potrai avere tutto le risposte che cerchi e che ti tormentano.

**
OLIVIA

Mi sento strana e sento un dolore lancinante all'altezza del petto, proprio dove si trova il cuore. Come se mi stesse venendo strappato con forza, e come se io non potessi fare nulla. Perché la scena che mi si presenta davanti agli occhi, è quella di un cielo notturno pieno di stelle e i fiocchi di neve che cadono leggeri sul terreno comprendolo completamente, e rendendolo un manto bianco e candido e soffice.

Il cuore batte forte e impazzito nel petto, batte così tanto forte che sembra abbia fatto una maratona senza sosta.

Tutto intorno è silenzioso, e buio nessun movimento nell'aria e nelle vicinanze.

Poi all'improvviso, uno sparo spezza il silenzio che si respirava poco prima nell'aria, uno sparo di un fucile e poi un'altra serie che si sussegue a intermittenza.

Delle urla che coprono gli spari, mi fanno girare la testa in quella direzione e quando vedo una ragazza correre verso il centro della radura in cui sono spettatore.

-corri finché puoi!- grida una voce maschile alla ragazza, ridendo divertito mentre negli occhi della giovane riesco solamente a intravede terrore e paura mista alla consapevolezza che forse non riuscirà a scappare da quello che sembra essere il suo destino.

Spalanco gli occhi, quando il tipo armato di fucile alza l'arma e la punta proprio sulla ragazza pronto a colpirla appena avesse avuto occasione.

Senza pensarci due volte, faccio un passo avanti e poi un'altro, fino a che non mi rendo conto di star correndo in quella direzione per aiutarla non si come mai so che devo e voglio aiutarla.

-attenta!- le grido cercando di avvertirla del tipo col fucile.

Ma lei non sembra sentirmi, e a quanto pare nemmeno vermi visto che quando le sono abbastanza vicino mi sbraccio per farmi vedere.

Ma non mi vede, e succede l'inevitabile viene colpita allo stomaco appena si volta per guardarsi un secondo dietro e cade a terra inerme e senza poter fare più nulla.

Nello stesso istante, un dolore allo stomaco becca anche me e fa molto male, mi porto una mano proprio in quel punto e quando sposto la mano noto esserci del sangue che esce senza sosta dalla ferita che non so nemmeno come mi sia procurata.

Strizzo gli occhi per il forte dolore che sento, e con gli occhi increduli e spalancati sulla scena che mi si presenta davanti ai miei occhi, mi accascio a terra dolorante e così dolore che mi ruba tutto il fiato e mi sembra di morire sul serio, mi sembra di essere la ragazza stasera sulla neve in mezzo alla radura e inerme che forse sta vivendo gli ultimi attimi della sua vita.

Poi d'un tratto, tutto cambia e mi sembra di non sentire più nulla, nessun dolore e nessun rivolo di sangue che esce dalla ferita che mi si era parte nello stomaco come uno squarcio fatto senza esitare e senza pietà. E infatti è quello che ho sentito, e visto.

Nessuna pietà, nessun rimorso, niente di niente negli occhi di quell'uomo crudele che ha sparato a brucapelo e volendo ferire a morta.

E forse non lo scoprirò mai, visto che la scena davanti ai miei occhi è sparita fin troppo velocemente.

Tutto torna a com'era prima, e l'unica cosa che vedo davanti ai miei occhi è il viso di Evan che apre lentamente gli occhi e tiro un sospiro di sollievo, quando noto essere tornati al loro colore naturale in cui mi ci perdo sempre, e che mi piace tanto.

Tiene ancora le mie mani ancorate alle sue, e sento tutto il loro calore come se stesse andando a fuoco. Mi entra dentro e mi scalda, facendomi venire un piacevole brivido lungo tutto il corpo e una strana sensazione al basso ventre mi fa arrossire subito le guance e deglutire in modo imbarazzante, sperando solo che lui non abbia sentito nulla. E che non mi faccia domande a riguardo, non saprei come rispondere.

Anzi credo che mi troverei, ancora di più in imbarazzo e potrei balbettare come una scema davanti a lui.

Quindi mi ricompongo e mi schiarisco la gola, tornando alla cosa principale e quella più importante, mi concentro su quello che ho visto e su che cosa fosse perché sinceramente parlando non ho la minima idea di che cosa possa essere. Quindi credo sia il momento di scoprirlo, in fondo sono venuta qua per questo no?

Per avere delle risposte, e non ancora più domande di prima e confusione e dubbi nella testa.

-Che cosa ho appena visto?- domando incredula alla scena appena passata, e col cuore che freme di sapere.

Evan prende un grande rispiro e serio come non mai, mi confessa una realtà che forse non ero pronta a sentire. Una realtà che mi confonde le idee, e la mente facendomi scuotere la testa in modo frenetico come a voler scacciare la sola idea.

-La tua morte-

E io lo guardo sperando, che un suo sguardo possa rassicurarmi del tutto, che un suo tocco possa tranquillizzarmi e farmi sentire al sicuro.  Vorrei poter rifugiarmi in suo abbraccio, per poter sparire e non tornare più fuori non tornare più alla realtà perché ora come ora non mi piace affatto. Anzi la sto cominciando a detestare sempre di più.

Ma rimango delusa, quando capisco che lui non ha intenzione di guardarmi e rassicurarmi in tutto questo, mi rimangio tutto quando il cuore perde un battito alla sua lontananza e non tenta nemmeno di rassicurarmi. E io crollo, crollo da sola e con cuore che non smette di fremere, non smette di chiedermi sollievo per un istante.

E io non so che cosa fare.

👑 QUEENCOLDO20👑



MOONLIGHT- CHIARO DI LUNADove le storie prendono vita. Scoprilo ora