Cap.12- Antares

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L'ultima cosa che vidi di lei furono i capelli marroni, prima che la porta si chiudesse alle sue spalle. 

Ero incazzato nero con mia madre per averglielo rivelato così, avrei preferito essere io stesso, magari in privato, non così. Cazzo, cazzo, cazzo! E lei era fuggita, in lacrime, lasciandomi con gli sguardi di tutti puntati addosso. Le ragazze erano sconvolte e mi guardavano furiose, i ragazzi cercavano ancora di capacitarsi della notizia.

Ai loro occhi ero un mostro.

Mi girai verso mia madre, furioso come non mai, e sbattei le mani sul tavolo.

"Perchè l'hai fatto? Perchè? Ti sei divertita almeno?" sbottai, e lei si ritrasse leggermente, spaventata dal mio atteggiamento aggressivo.

"Antares! Non parlare così a tua madre! " mi riprese mio padre, ma nessuno mi avrebbe fermato tanta era la mia furia.

"L'hai fatta scappare, te ne rendi conto? L'hai distrutta, cazzo! Ma era il tuo obiettivo fin dall'inizio, non è vero?" imprecai contro la mia genitrice, chinandomi verso di lei come un demonio.

"ANTARES, ora basta! Non accetto questa mancanza di rispetto nei confronti di tua madre!" sbottò mio padre, gli occhi infuocati che mi puntavano.

Io mi girai verso di lui, ma quando mi accorsi della paura negli occhi di Adeline, mi fermai. La mia sorellina stava tremando, terrorizzata dalle mie maniere forti. Non mi aveva mai visto così incazzato.

"E a me non frega un cazzo! L'ha trattata di merda, e io non l'accetto! Lasciatela in pace, sono stato chiaro?" minacciai, poi mi alzai violentemente dal tavolo e mi allontanai a passi decisi.

"Antares fermati! Torna indietro, figlio mio, adesso!" mi gridò dietro mio padre. Io strinsi i pugni, ma non mi fermai. Raggiunsi la porta, e me la sbattei dietro, non degnando nessuno di un'occhiata.

Dovevo trovare Dafne, e subito.

The last piece of youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora