Chapter IX

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«Sentiamo. Contro chi si è messo?» Chiesi.
«Chan!» Piagnucolò Felix «Come puoi credere ad uno sconosciuto?!»
«Contro chi si è messo, Felix?» Ripetei. Lo afferrai per il braccio, avvicinandolo «Non ti lascerò fargli del male, chiaro?»
«Chan, cosa stai dicendo?» Si portò la mano libera sul volto.
«Puoi fare tutte le sceneggiate che vuoi.» Lo spinsi, poi portai Jeongin in macchina.

Non tornai a casa. Né quella sera né nei giorni dopo. Felix continuava a scrivermi e chiamarmi. Non avevo nemmeno le forze per concentrami sul caso.
Cosa avrei fatto se mio marito fosse stato davvero Y?
Non ne parlai con nessuno. Ogni notte stavo con Jeongin, per proteggerlo.
Nel frattempo, gli omicidi non si erano fermati. Felix era davvero capace, in quello stato mentale, di uccidere qualcuno? E quella sera? Quando lo avevo seguito, era comunque morto qualcuno.
E poi c'era Eric Smith. Sembrava tutto così chiaro. L'unico testimone che avevamo, aveva accusato mio marito. Sembrava il sospettato principale, ma io non volevo che fosse così.

Rimasi sull'uscio di camera ad osservarlo. Era steso, dando le spalle alla porta. Abbracciava il mio cuscino, come sempre, indossava una mia maglia e i capelli raccolti in una coda scombinata.
Chiusi la porta, facendolo sobbalzare e girare verso di me.
«Stasera non uccidi nessuno?» Sospirò e tornò a darmi le spalle.
«Dove sei stato?»
«Da Jeongin» Rise «Lo trovi divertente?»
«Capisco perché credi a lui»
«Cosa stai insinuando, Felix?»
«Cosa dovrei dire io? Penso sia meglio insinuare di essere un traditore, piuttosto che un pazzo omicida.»
«Tutto mi collega a te»
«Che aspetti ad arrestarmi allora?!» Scattò seduto.
«Spero solo che non sia così. E, in più, non ho le prove adeguate per poterlo fare»
Scosse la testa «Vattene» indicò la porta «Se devi stare qua per sputarmi addosso accuse insensate, è meglio che tu vada via.»
«Sicuro?»
«Vattene.»
E me ne andai per davvero.

Stavo chiuso in macchina, aspettando che Jeongin uscisse di casa. Sapeva, ovviamente, di essere seguito. Non potevo lasciarlo da solo in questo momento, aveva assolutamente bisogno che qualcuno lo scortasse.
Nel momento in cui chiuse la porta a chiave, uscii e gli feci cenno. Non gli stavo vicino, facevo in modo di non farmi notare da nessuno.
Sospirai. Come al solito, tutto filava liscio. Era davvero Felix? Se fosse stato lui, con la rabbia che aveva addosso, avrebbe già reagito. Perché non succedeva assolutamente nulla?

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