Non toccai cibo quella sera. Felix continuava a chiedermi cosa avessi, ma non gli avrei risposto per nessun motivo al mondo. Non volevo vederlo. Mentirmi così, per quale motivo?
Olivia rimase ancora per qualche giorno. Quando non ero presente, litigavano sempre. Quando ero chiuso in camera, li sentivo. Non mi interessava il motivo. Mi avrebbe mentito comunque, anche se glielo avessi chiesto. Ma immaginavo fosse per ciò che Felix le aveva fatto. Non sapevo che, quando era venuto con me, stesse lasciando una bambina da sola. Psicopatico, lo aveva chiamato. Forse lo era davvero.Guardai l'orologio. Segnava le 02:13. Aprii la porta, provando a far piano, e trovai Felix sull'uscio.
«Chan»
«È andata via?»
«Mh mh»
«E tu dove vai?»
«Da Han, tu non c'eri»
«Ora sono qui.»
«Anche se sei qui, fai come se io non esistessi.» Entrai, chiudendo la porta. «Cosa ti ha detto quella psicopatica?»
Risi «Credo sia più psicopatico chi lascia un minore da solo, per scappare con uno che ha appena conosciuto» Non lo lasciai ribattere. Salii in camera e sbattei la porta.
Sentii subito dopo la porta di casa e, finalmente, il mio cervello si attivò.
Corsi al piano inferiore, chiamando Jisung.
«Chan?» Biascicò.
«Felix è lì?»
«Uh? Oh, sì, ma sta dormendo»
Strinsi il telefono. Chiusi la telefonata. Preso per il culo anche dagli amici.
Aprii silenziosamente la porta. Lo vidi, da lontano. Presi un respiro profondo.
Chan, non sei tu lo psicopatico. Devi solo capire perché ti mente. Devi solo capire cosa fa.Lo stavo seguendo ormai da 15 minuti. Stava semplicemente camminando a vuoto.
Lo vidi estrarre il telefono dalla tasca, ma purtroppo ero troppo lontano per sentire ciò che diceva.
Mi squillò il telefono. Sobbalzai, lo presi e misi il silenzioso velocemente.
Felix.
«Ehi» Sussurrai, simulando una voce impastata dal sonno.
«Penso che qualcuno mi stia seguendo. Ho paura, Chan» Piagnucolò
«Dove sei?» Lo vidi guardarsi intorno
«Sono vicino la Chiesa non troppo distante casa nostra.»
«Arrivo, tu continua semplicemente a camminare, okay?»
«Mhmh...Possiamo stare in chiamata?»
Sospirai «Va bene» Mi si strinse il cuore. Come avevo potuto dubitare così tanto di lui?
Magari aveva le sue buone ragioni per mentirmi, no?
Anche se ancora non mi spiegavo come potesse avere tutti quei soldi. Come li aveva guadagnati?«Ehi» Lo raggiunsi correndo, dopo circa 10 minuti che gli tenevo compagnia al telefono. Quando mi vide, mi abbracciò all'istante, nascondendo il viso nell'incavo del mio collo. «Vedi perché ti dico di non uscire a quest'ora?» Lo strinsi e gli baciai la testa. «Non ho incontrato nessuno, venendo»
«Chan, non sono paranoico, sono sicuro che qualcuno mi stesse seguendo»
Sì, è vero, buon intuito.
«Torniamo a casa?» Annuì.Quella notte, gli dissi il motivo per cui non gli avevo rivolto la parola. Gli dissi tutto, che sapevo della sua infanzia, del fondo, delle bugia di Han.
E lui confessò. Come già riferitomi da Olivia, mio marito, era uno spacciatore. Jisung non sapeva di tutto questo, Felix lo aveva solo pregato di coprirlo per motivo x e, da buon abbindolatore qual era, lo aveva convinto.
Come aveva convinto me a stare in silenzio, con la promessa che non lo avrebbe più fatto.
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Silent Game |Chanlix|
Mystery / ThrillerDove Bang Chan è un importante detective e suo marito è un ricco nullafacente. Chanlix.