Capitolo 10: Trilogia Inca

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Fu il chiasso di una casa abitata a svegliarli quella mattina. C'era musica ad alto volume e anche la televisione accesa con qualche cartone animato che veniva trasmesso la mattina come da routine, insieme poi al chiacchiericcio e il rumore di tazze e padelle. Regan era abituata a sentire questo genere di rumori ogni mattina e non si svegliò di soprassalto, lo stesso non si poteva dire dell'uomo che ancora la stringeva tra le braccia e che, appena sveglio, strinse maggiormente la presa. Lo studio aveva le pareti insonorizzate, ma sarebbe servito il miglior materiale insonorizzante inventato dall'uomo, cosa che ovviamente non avevano a disposizione. Era meglio così, in realtà, data la sua brutta abitudine di trascorrere molto tempo chiusa nello studio, poter sentire comunque ciò che accadeva fuori da quella porta le impediva di rendere quella stanza la sua stessa trappola.

Peter non riusciva neanche a ricordare l'ultima volta in cui si era svegliato così riposato, senza incubi che lo destassero con il cuore a mille o la puzza di carne bruciata sotto il naso. Detestava non ricordare, ma era certo che ogni volta che avevano dormito insieme la sensazione era sempre stata la stessa: la calma assoluta.

«Tranquillo, non è un campo di battaglia.» esordì Regan con la voce ancora impastata dal sonno «Solo un numero imprecisato di esseri soprannaturali a caccia della colazione.»

Era una fortuna aver trovato una casa in periferia con abbastanza stanze e posti letto per ospitare comodamente un così ampio numero di persone.

Dopo un primo momento di timore, tutti si erano sciolti un po' di più soprattutto in presenza di Piper. Gli occhi sembravano essere l'unico aspetto soprannaturale della bambina, che era il ritratto della dolcezza, curiosa e intelligente come solo i bambini potevano essere. Dal momento in cui si svegliarono, aveva chiacchierato ininterrottamente, soprattutto voleva conoscere Scott.

«Qual è il tuo animale preferito?»

«Ehm non lo so... Credo che mi piacciano i cani. E a te?»

«Carini i cani, ma preferisco i gatti. E i serpenti.» quindi s'interruppe. «Posso dirti un segreto?» chiese mordendosi il labbro.

«Certo.»

«Io sono come Voldemort... anche io parlo con i serpenti.»

Un gatto a pelo lungo passò di mezzo a loro come se nulla fosse, totalmente incurante del pericolo che potevano rappresentare un branco dei predatori più pericolosi che esistessero al mondo. Fu una cosa così assurda e fuori luogo che tutti lo seguirono con lo sguardo.

«Un gatto.» disse Stiles. «Perché un gatto? Perché con tutti i casini che vi circondano ogni giorno, avete anche un gatto?!»

«Un ragdoll,» rispose Ian scrollando le spalle «sono straordinariamente intelligenti. Per lo più si limita a ignorarci tutti.»

«Perché avere un animale che si limita ad ignorarti?»

«Infatti è il gatto di mamma» intervenne Chase trasportando un acquario che aveva preso dagli scatoloni in garage. «Noi abbiamo Roger.»

«Un... Pesce rosso?» Derek si sentì un idiota nel porre la domanda, ancor di più si sentiva un idiota a cercare di avere una conversazione con quei due ragazzini che erano i suoi cugini. I suoi cugini!, per tutti i diavoli di Beacon Hills.

«Un piranha» a rispondere fu però Piper, raggiungendoli dal garage con una scatola di plastica tra le mani con il suddetto piranha che vi nuotava all'interno. Nell'imbarazzante silenzio tombale che ne seguì riuscirono quasi a sentire l'eco dell'impatto della mano di Rafael sulla propria fronte.

«Perché non potete almeno fingere di essere normali?!»

Quella mattina Rafael stava meglio, neanche sembrava la stessa persona che proprio la notte precedente aveva rischiato di trasformarsi in berserker durante il delirio da luna piena e che poi le aveva prese di santa ragione dalla donna che, in un certo senso considerava una sorta di alfa. Quella mattina si era alzato come se nulla fosse, aveva indossato una tuta e si era messo ai fornelli a preparare la colazione, quello che i gemelli avevano ribattezzato le frittelle del perdono del giorno dopo.

ENAID - L'anima gemella del lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora