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Eden correva giù per le scale del suo condominio, i passi rimbombavano nei corridoi vuoti mentre il cuore le batteva all'impazzata. Non si aspettava di sentire Emanuele così presto, soprattutto dopo quel silenzio che sembrava destinato a durare per sempre. Il messaggio che aveva ricevuto la lasciava ancora incredula: "Sono sotto casa tua. Possiamo parlare?". Senza pensarci due volte, si era lanciata fuori dal suo appartamento.

Quando lo vide, il suo cuore rallentò. Emanuele era lì, in piedi, con le mani in tasca e uno sguardo che sembrava più tranquillo, forse un po' più maturo. Eden si fermò davanti a lui, cercando di leggere qualcosa in quegli occhi che conosceva così bene, ma prima che potesse dire una parola, lui iniziò a parlare.

"Eden, mi dispiace per come sono andate le cose. Ho avuto tanto tempo per riflettere in queste settimane, e ho capito che non posso obbligarti a ricambiarmi. Sai, avevo questa immagine di te nella mia testa, questa versione perfetta, come se fossi un personaggio uscito da un film o qualcosa del genere. E ho finito per innamorarmi di quell'immagine, di quella fantasia che mi ero costruito."

Le sue parole fluirono come un fiume in piena, ed Eden rimase in silenzio, ascoltando ogni parola. Emanuele sembrava diverso, quasi sollevato mentre continuava il suo monologo.

"Ma questo silenzio, questa distanza, mi ha aiutato a capire tante cose. Ho capito che idealizzarti era il mio modo di proteggermi, di evitare di affrontare la realtà. E la realtà è che mi ero innamorato, ma non posso forzarti a sentire lo stesso per me. E va bene così. Ho imparato tanto da questa situazione, da te. Ti ringrazio davvero."

Eden sentì un nodo alla gola, ma Emanuele proseguì, sfuggendogli un mezzo sorriso mentre aggiungeva: "E alla fine, con quella Clarissa ci sono uscito una delle ultime sere... e devo ammettere che non è male come pensavo."

Un'ondata di risate uscì dal petto di Eden, una risata sincera che sciolse la tensione tra di loro. Senza pensarci, lo abbracciò forte, lasciando che quel contatto riempisse il vuoto che si era creato nelle settimane precedenti. Quanto le era mancato il suo amico.

"Possiamo tornare amici, piano piano?" chiese Eden, la voce un po' tremante ma piena di speranza.

Emanuele annuì con un sorriso tranquillo. "Col tempo ce la faremo sicuramente" rispose, ma poi il suo sguardo divenne più serio, quasi curioso. "Ma... quando avevi intenzione di raccontarmi di Gianmarco?".

Eden si irrigidì, il sorriso si spense mentre lo sguardo di Emanuele rimase fisso su di lei. Non si aspettava quella domanda, non così presto. Cercò le parole, ma il panico le offuscò la mente. Non voleva mentirgli, ma la verità era complicata, troppo complicata. Infine, decise di confessare, almeno in parte.

"C'è stato qualcosa... a Roma. Siamo finiti a letto insieme, è successo tutto molto in fretta" ammise, cercando di mantenere la voce calma.

Emanuele tirò un sospiro di sollievo e le posò una mano sulla spalla. "Ok, pensavo vi foste innamorati, ma se è solo una botta e via, allora sono tranquillo."

Eden annuì, stringendo le labbra in un sorriso forzato mentre lo abbracciava di nuovo. Le sue parole le si erano incastrate in gola, pesanti come macigni. Dentro di sé, sapeva di aver appena raccontato una bugia, una bugia necessaria per preservare quel fragile equilibrio che avevano appena ritrovato.

Mentre si stringevano in quell'abbraccio, Eden si rese conto che stava cercando di convincere anche se stessa di quella menzogna. Ma il cuore, il cuore sapeva già la verità.


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La live era un trambusto di voci, risate e battute che rimbalzavano tra gli streamer collegati. Eden, Gianmarco, Manuele, Clarissa e altri amici del loro giro erano finalmente riusciti a ritrovarsi tutti insieme, anche se solo virtualmente. Il tempo passato dall'ultima volta che avevano condiviso qualcosa di più personale sembrava una vita fa. Eden non vedeva Gianmarco da due mesi, e in tutto quel tempo, i loro contatti erano rimasti in superficie, limitati a qualche messaggio casuale o a reazioni fugaci alle storie su Instagram. Eppure, non c'era notte in cui non lo sognasse, immaginando cosa sarebbe successo se avessero avuto il coraggio di parlare apertamente.

Sul sito della live, la ruota delle destinazioni stava per decidere il loro prossimo viaggio di gruppo. Le opzioni erano state caricate da ognuno di loro: un mix di spiagge, città europee, e mete esotiche. Quando la ruota iniziò a girare, tutti trattennero il fiato, aspettando con impazienza il verdetto. Eden osservava lo schermo con il cuore in gola, sperando che uscisse qualcosa di interessante, qualcosa che potesse darle l'opportunità di stare più vicina a Gianmarco.

Alla fine, la ruota si fermò: Tenerife. Eden scoppiò in un grido di gioia, alzandosi dalla sedia e facendo un piccolo salto di vittoria. "Tenerife! Finalmente un po' di sole, mare e relax! Non vedo l'ora di sfoggiare tutti i costumi che ho comprato!" esclamò con entusiasmo, già immaginando le giornate in spiaggia e le serate sotto le stelle.

Emanuele la canzonò subito con una risata, "Occhio che poi ci fai sentire tutti in imbarazzo!" aggiunse, con un tono scherzoso che aveva recuperato grazie alla sua ritrovata serenità, complice anche la presenza di Clarissa accanto a lui.

Eden sorrise e fece una battuta sul fatto che non poteva promettere nulla, mentre la chat esplodeva di messaggi entusiasti dei fan. In quel momento, il suo telefono vibrò leggermente sulla scrivania. Un nuovo messaggio da Gianmarco su WhatsApp.

Aprì la conversazione con il cuore che batteva forte, curiosa di leggere cosa avesse da dirle. Il messaggio era breve, ma il tono era inconfondibile: "Non vedo l'ora di vedere tutti questi costumi... o forse sarebbe meglio non vederli affatto 😉"

Eden arrossì, mordendosi il labbro inferiore per trattenere un sorriso. Gianmarco sapeva sempre come colpirla, anche con una semplice battuta. La provocazione era evidente, e la mente di Eden iniziò a correre veloce, immaginando il loro incontro a Tenerife, i momenti rubati lontano dagli occhi degli altri, le conversazioni che dovevano ancora avere.

Ma più di tutto, quel messaggio riaccese la speranza che forse, sotto la superficie della loro amicizia apparentemente spensierata, ci fosse ancora qualcosa di più profondo. Un sentimento che nessuno dei due era pronto a dichiarare apertamente, ma che continuava a pulsare sotto ogni battuta, ogni sguardo, ogni messaggio inviato.

La live proseguì tra scherzi e risate, ma Eden rimase con la testa tra le nuvole, il pensiero fisso su quel messaggio. Tenerife, pensò, poteva essere la loro occasione. Magari lì, sotto il sole caldo e con il rumore delle onde in sottofondo, avrebbero finalmente trovato il coraggio di affrontare ciò che entrambi sapevano ma nessuno voleva dire ad alta voce.

La chat continuava a scorrere, piena di fan che non vedevano l'ora di vedere i loro beniamini in vacanza insieme, e Eden si rese conto che anche lei non vedeva l'ora. Non tanto per la destinazione, quanto per l'opportunità di scoprire se tra lei e Gianmarco c'era davvero qualcosa di più, o se quella storia, come tutti temevano, era destinata a rimanere solo un gioco.

Mentre la live si avviava verso la conclusione, Eden inviò una risposta a Gianmarco, breve e diretta: "Vedremo chi si imbarazzerà di più 😉"

Era un gioco, sì, ma era anche qualcosa di più. E Tenerife poteva essere la loro occasione per scoprirlo.

EDEN || Gianmarco ToccoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora