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L'aria di Natale avvolgeva ogni angolo della città, dalle luci scintillanti delle strade di Milano ai mercatini che spuntavano in ogni piazza. Anche in casa di Eden e Gianmarco si respirava un'atmosfera festosa, con un albero di Natale elegantemente decorato e il profumo di biscotti appena sfornati che riempiva l'aria.

Era l'ultima live di Gianmarco prima delle ferie natalizie, e lui aveva deciso di fare qualcosa di speciale, un discorso di fine anno. Eden era seduta accanto a lui, con un paio di cuffie gigantesche sulle orecchie, da cui fuoriusciva il ritmo inconfondibile di una canzone stupida e nostalgica, "Numa Numa" di O-Zone. La musica era talmente alta che ogni tanto la sentivano persino i fan in live, il che li faceva scoppiare a ridere.

Gianmarco iniziò a parlare, con un sorriso rilassato ma un tono sincero che catturò subito l'attenzione di tutti.

"Ciao ragazzi" esordì, "siamo arrivati alla fine di un altro anno insieme, e non posso che ringraziare ognuno di voi per tutto l'appoggio che mi avete dato. È stato un anno incredibile, pieno di momenti indimenticabili, sia dal punto di vista lavorativo che personale."

Prese un respiro profondo, pronto a ripercorrere quel percorso straordinario che aveva vissuto.

"Quest'anno ho avuto la fortuna di collaborare con persone eccezionali, di creare contenuti che mai avrei immaginato potessero piacere così tanto, e di ricevere un sostegno che va oltre ogni mia aspettativa. E per tutto questo, devo ringraziare soprattutto i miei amici."

Un sorriso affettuoso gli increspò le labbra. "Emanuele, grazie per essere sempre stato lì, per le risate, le cene improvvisate, e per... beh, avermi regalato una cosa immensa" disse con un cenno che tutti compresero subito fosse un riferimento a Eden, anche se non la citò esplicitamente.

"Ma sapete, a volte il caso e il destino si alleano in modo davvero strano" continuò, la voce diventando più morbida. "Mi hanno portato qualcosa che non mi aspettavo, qualcosa che è diventato il punto focale della mia vita quest'anno."

Si fermò un attimo, come per raccogliere i pensieri prima di pronunciare quel nome. "Eden."

La chat esplose di cuori e messaggi, ma Gianmarco non si lasciò distrarre.

"Vi racconto una storia" iniziò, "Era una serata come tante altre. Ci siamo conosciuti in un modo piuttosto singolare, diciamo che mi ha rubato un taxi... sì, è andata più o meno così" disse ridacchiando. "E poi è stato un susseguirsi di eventi che mi hanno portato a capire che Eden non era solo una bella ragazza, ma molto di più. Abbiamo iniziato con qualche battutina, ci siamo stuzzicati e poi... beh, poi non ci siamo più fermati."

Fece una pausa, guardando Eden che continuava a canticchiare, ignara di tutto.

"Non abbiamo mai avuto una data di ufficialità, sapete? Non c'è stato un momento preciso in cui abbiamo detto 'Sì, da oggi siamo ufficialmente insieme'. È semplicemente successo, abbiamo iniziato a vivere insieme e a costruire qualcosa di meraviglioso. E adesso, sì, posso dirlo ad alta voce: la amo. E non ho paura di dirlo a tutti voi."

Il pubblico era in delirio, ma Gianmarco sapeva di dover alleggerire il momento con un po' di umorismo.

"Sapete, non è che non volessi dirlo perché me ne vergognavo. È solo che, quando hai qualcosa di così bello, c'è sempre quella piccola paura che se lo dici troppo forte, possa svanire. Ma ormai è chiaro a tutti: Eden è la mia ragazza."

Fece un sorriso malizioso, pronto a chiudere il discorso con una battuta. "E ora, a tutti quelli che le sbavano dietro pensando sia solo una bella ragazza... beh, fanculo! Non avrete mai la vera Eden, perché lei è qui, con me, nel mio letto, non nel vostro!"

EDEN || Gianmarco ToccoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora