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Emanuele, dopo aver sorseggiato un paio di drink e con il coraggio che cresceva a vista d'occhio, decise che era il momento di affrontare una delle sue paure più grandi. Si avvicinò a Gianmarco, il suo amico, con un'espressione seria, quasi come se stesse per annunciare qualcosa di estremamente importante.

"Gianmarco" iniziò Emanuele, cercando di mantenere la voce ferma nonostante i segni dell'alcol che si facevano sentire, "devo dirti una cosa. Non so come dirtelo, ma... devo almeno provarci con Eden. Lo so, siamo amici e tutto quanto, ma... cavolo, la guardo e mi sento... da Dio. E non posso continuare a far finta che non sia così. Voglio dire, dobbiamo almeno capire se c'è qualcosa o se è solo un'illusione."

Gianmarco lo ascoltava, mantenendo un sorriso enigmatico sul volto. La confessione di Emanuele era sincera, ma sembrava anche un po' confusa, come se il suo amico stesse cercando di mettere ordine tra pensieri e sentimenti che stavano esplodendo.

Emanuele stava per continuare, per esprimere la sua confusione e le sue speranze, quando Clarissa, l'amica di Emanuele, arrivò al momento giusto — o sbagliato, a seconda del punto di vista. Alticcia e con un'aria di frenesia inconfondibile, si avvicinò a Emanuele e, senza troppi preamboli, lo abbracciò stretta.

"Manuuuu!" esclamò Clarissa con un tono euforico, "sei la mia barbie preferita! Ti amo, lo sai? Sono innamorata di te!"

La situazione si fece rapidamente imbarazzante. Emanuele, visibilmente sorpreso e imbarazzato, cercò di gestire la situazione, mentre Gianmarco osservava con un sorriso divertito, divertito dalla piega che stava prendendo la serata.

"Clarissa, non... non è il momento" balbettò Emanuele, cercando di staccarsi dall'abbraccio, mentre Gianmarco tratteneva una risata.

"Ma dai, Manuuu, sei proprio il mio preferito!" continuò Clarissa, mentre Emanuele cercava di farla sedere su un divanetto vicino.

Gianmarco, notando che la situazione si stava complicando, decise di approfittare dell'opportunità. Si avvicinò al divanetto, si sedette accanto a Clarissa e a Emanuele, e si lasciò andare a un sorriso divertito. Il suo sguardo, però, tornava spesso verso Eden, che continuava a ballare in mezzo alla pista con una naturalezza e una sicurezza che sembrava magnetica.

Nel frattempo, Eden era completamente immersa nella musica e nel ballo. Si muoveva come se non ci fosse nessun altro nella sala, il suo corpo sinuoso seguiva il ritmo con una grazia che attirava inevitabilmente gli sguardi. Anche se ballava con un'energia contagiosa, non poteva fare a meno di osservare Gianmarco di tanto in tanto. L'attrazione che sentiva per lui era palpabile, e anche se cercava di non darlo a vedere, i suoi occhi non si distoglievano mai completamente da lui.

Emanuele e Clarissa si sistemarono meglio sul divanetto. Mentre Emanuele cercava di distrarsi dal turbinio di emozioni e confusione riguardo Eden ed allo stesso cercava di raccattare la dignità della sua amica Clarissa, Gianmarco si alzò e si avvicinò a Eden. Le loro strade si incrociarono nuovamente e Gianmarco, con un'espressione mista di sfida e interesse, decise di rompere il ghiaccio.

"Ehi, Eden" disse, cercando di tenere il tono leggero e giocoso, "Ti va una pausa? Beviamo?"

Eden si girò verso di lui, i suoi occhi brillavano sotto le luci della discoteca. "Magari" rispose con un sorriso, "ma solo se tu mi prometti che non cerchi di rubarmi il drink."

Gianmarco rise, un suono profondo e affascinante. "Non ti preoccupare, non ho intenzione di rubarti niente."


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La serata in discoteca era diventata un turbinio di luci, musica e vibrazioni. Eden continuava a ballare, il suo corpo si muoveva con una grazia naturale che attirava l'attenzione di molti. Gianmarco, che la osservava da lontano, era deciso a rompere il ghiaccio e a mettere in chiaro le sue intenzioni. Dopo aver fatto un veloce giro al bar, si avvicinò a Eden con un drink in mano.

EDEN || Gianmarco ToccoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora