Capitolo 4

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Capitolo 4

Passato

Luca

1 anno dopo...

<Luca andiamo alla casa in montagna con i nostri amici.. verrà anche Marco con Erica.. perché non vieni anche tu e porti la tua fidanzata così c'è la presenti.. ormai sei grande..>

Ancora con questa storia..

<ti farò sapere..> e chiudo la telefonata.. dal garage ci siamo spostati direttamente a casa mia.. ormai i miei si sono trasferiti.. ed io ho scelto di restare qui.. la casa è grande, c'è la cucina, c'è tutto ciò di cui ho bisogno.. e i miei amici possono restare quanto vogliono..

Francesco e Gabriele hanno le chiavi, questa è diventata anche casa loro..

Ormai sono sveglio, mi alzo, vado in cucina e trovo Francesco già sveglio e pronto per uscire..

<amico buongiorno dove vai?>

<giornata in montagna con i tuoi i miei, i miei zii, ho promesso che sarei andato..>

<vai anche tu?> non pensavo andasse..

<si.. mio zio ha scassato le palle con queste giornate di famiglia a cui vuole che io partecipi per forza..>

Rido..

<buon divertimento allora..>

<non ridere.. vieni anche tu>

<non ci penso neanche.. oggi ci sono le partite..> e poi chiedo..

<sai se lei...> non termino la frase.. perché lui già capisce..

<di solito non va mai.. però ti farò sapere>

E se ne va..

Sto ancora con Marta, abbiamo trovato un equilibrio.

non ho più cercato lei.. sapete già di chi parlo.. è quasi un anno che non sento la sua voce, ed è quasi un anno che non vado più all'uscita di scuola solo per vederla, mi limito ad ascoltare ciò che Francesco mi racconta e mi basta.

Mi suona il telefono e spero non sia un altra chiamata di mia mamma.. mi avvicino e trovo un messaggio di Francesco.. apro la chat..

1 sola frase..

<ci sarà anche lei oggi..>

E sento al centro del petto qualcosa che non sentivo da tempo.. Tum.. tum... tum.. sempre più veloce, come se il mio cuore riprendesse a funzionare bene solo quando si tratta di lei, e non succedeva già da un po'.. e non sono più padrone di me stesso..

<Arrivo>

Rispondo al messaggio di Francesco come se non fossi più io a prendere decisioni, come se fossi uscito dal mio corpo e mi stessi guardando fare una cazzata dietro l'altra.. un anno intero di sacrifici buttato nel cesso.

Mi ritrovo qui in macchina con la famiglia di Francesco tutti insieme, visto che la giornata programmata è stata annullata per il mal tempo, mio padre ha messo a disposizione la nostra villa in campagna.

lei verrà a casa mia.. perché mi sento così? Cazzo.. la odio e l'amo nello stesso tempo sempre di più.. proprio perché mi fa sentire così confuso, fuori posto, insicuro...

Non so neanche descrivere come mi sento.. anzi.. si.. un coglione. Ecco come mi fa sentire.. E tutto questo si trasforma in rabbia.

Ma oggi gioco in casa..

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