Capitolo 7

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Capitolo 7

Oggi.

Arya

Finalmente le lezioni di oggi sono finite, sono proprio stanca, oggi il prof. Ferrari ha dato il massimo, 2 ore e 30 minuti di orologio, senza mai fermarsi, senza mai cambiare minimamente il suo timbro di voce. Metto tutto nella borsa, Alessia al mio fianco fa lo stesso, mi alzo, do un'occhiata al resto dell'aula e noto un malcontento generale, a quanto pare non ero l'unica che stava quasi per addormentarsi. Eppure sin da piccola il diritto mi ha sempre affascinata, pensavo che il diritto privato sarebbe diventata la mia materia preferita, però a quanto pare se rischio di addormentarmi in aula, qualcosa è andato storto. Quando ero piccola pensavo che gli avvocati fossero al di sopra di ogni cosa, perché ero convinta che conoscere tutte quelle informazioni non era una cosa semplice, una cosa per tutti. Conoscere la legge, i propri diritti, trovavo tutto questo un modo elegante per difendersi senza cadere in basso, arrivando a minacce e cose del genere. Pensando a tutte queste cose mai avrei immaginato una lezione cosi noiosa. Che delusione.

Ci avviamo alla macchina, finalmente mi sgranchisco un po le gambe, siamo a lezione dalle 09:30 di questa mattina adesso sono le sei di pomeriggio ed è già buio, siamo ad ottobre e le giornate hanno iniziato ad accorciarsi, sono felice di tornare a casa, anche se manca 1 ora di macchina. Alessia inizia a lamentarsi della "voce" del prof, mi viene quasi da ridere ascoltandola per come lo imita

<non riuscivo più a seguirlo, credo che l'ultima mezz'ora io mi sia addormentata, poi devi passarmi gli appunti>

se solo non mi fossi quasi addormentata anche io, penso...

<credo che gli appunti dovremmo farceli passare entrambi da qualcun altro> rispondo..

lei mi guarda,

<non ci pensiamo adesso, lunedì chiederemo all'avvocato di aiutarci>

"l'avvocato" è un nostro collega di corso, è sempre super preparato, lo chiamiamo cosi per come si veste, viene a lezione sempre con completi molto eleganti e la cartella, proprio quella che usano gli insegnanti, tant'è che la prima volta che l'ho visto pensavo fosse un assistente del prof. Forse avrebbe reso più interessante lui la lezione, visto quanto è appassionato.

<va bene, adesso ti prego andiamo via, finalmente è venerdì>

è stata una settimana pesante..

<a chi lo dici... Tiziano Ferro o Laura Pausini??>

rido e opto per la Pausini, ci rilassiamo cosi, con la musica ad alto volume, cantiamo fino all'arrivo, ovviamente siamo stonate, entrambe, ma per fortuna nessuno può sentirci, dopo aver rovinato non so quante canzoni, arriviamo sotto casa mia, abbraccio la mia dolce collega/amica

<Ci vediamo lunedì>

<A lunedì Tesoro>.

<Sono a casaaaaaa> urlo per farmi sentire da chiunque sia a casa, e trovo tutti sul divano, do tanti bacini alla mia sorellina preferita e saluto mia madre, sono le sette, sono distrutta. Mi avvio nella mia stanza e mi lancio sul mio fantastico letto, "oh mi sei mancato tanto, domani dormirò fino a tardi te lo prometto" quasi l'abbraccio, rido e

mi rendo conto che solo io posso parlare con gli oggetti, non sono normale, lo so, voglio solo fare una bella doccia calda, domani è sabato, il mio giorno preferito, quindi non devo alzarmi presto. Prendo il telefono e trovo una lunga serie di notifiche su whatsapp, Leo, Lisa e di Azzurra, faccio prima a chiamarla..

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