Capitolo 11

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Arya

Siamo in macchina e stiamo andando sotto casa di Luca, da quanto ho capito dobbiamo incontrarci con gli altri qui, lui è sempre il solito, si sarà arrabbiato per qualcosa e adesso non spiccica parola. Non è una novità. La macchina si ferma, e scendo dalla macchina, lui mi guarda scioccato e scende anche lui,

<perchè sei scesa?>

<perchè non parli e mi sto annoiando> non parli mai… continuo a pensare ma non glielo dico. Vedo che prende il cellulare e chiama Matteo, certo deve avere sempre qualche amico pronto a toglierlo dall’imbarazzo quando non riesce più a parlare.

<stanno arrivando, puoi risalire>

non capisce proprio niente, mi incazzo ancora di più, mi stringo le braccia addosso, fa freddino, ed io per essere più carina mi sono messa solo una giacca leggera, stasera total look nero, come sempre, il nero aiuta a nascondere i kili di troppo, pantalone nero stretto fino alla caviglia, decoltè beige di scamosciate alte 15 centimetri, almeno mi fanno sembrare più alta e slanciata, top nero con uno scollo a cuore stretto e poi scende morbido sulla vita, e sopra ho abbinato una sciarpa che mi stringo addosso, almeno mi riscalda un po', lo stesso colore delle scarpe e della borsa, l’ultimo mio acquisto. Adoro comprare le scarpe abbinate alle borse è una mia fissazione.

<dai entra fa freschetto>

<no>

non mi dice altro ma si mette affianco a me, sento che respira in modo pesante e mi guarda, io faccio finta di essere concentrata al tel.

<guarda sono arrivati>

meno male, io non so stare zitta, il silenzio stava diventato imbarazzante.

Arrivano e mi ricordo che poi non ho più risposto ad Azzurra, speriamo non mi faccia scenate davanti a loro, odio quando racconta i fatti miei davanti a tutti, avrei fatto meglio ad uscire con Lisa e gli altri.

<ciao ragazzi, scusate per il ritardo> dice Matteo,

<Questo ritardo ti costerà caro, stasera offri tu> risponde Luca, con gli amici ritrova la voce e sorriso. Entriamo in macchina

<Arya allora ci sei, pensavo non venissi neanche visto per quanto eri arrabbiata questa mattina>

ecco come immaginavo, speriamo che Luca non abbia sentito, sta parlando con Matteo e con la radio accesa magari mi è andata bene, altrimenti so già che mi farà l’interrogatorio.

Mi giro la guardo e le dico

<non adesso> la guardo male e lei capisce.

<va bene, vediamo che ti sei messa?> i ragazzi si girano dalla nostra parte, lei mi apre la giacca,

<wow Arya hai fatto bene a mettere un po di scollo> ma perché dice cose del genere? Matteo mi guarda il seno,

<concordo, c’è un bel vedere>

anche se lo scollo non è così profondo, non si vede nulla, Luca tira uno schiaffo dietro il collo a Matteo e dice

<Azzurra perché non mi racconti perché la principessina era arrabbiata questa mattina?> come non detto, come fa a non sfuggirgli mai nulla?

<cose tra amiche a te che interessa? Io ti ho chiesto mica perché non ti parli più con Gian?> lui mi guarda male, si gira, e mette in moto.

Matteo ci chiede dove vogliamo andare, Azzurra risponde subito ed io non intervengo proprio. Non mi inserisco in nessuna loro discussione, sto zitta cosi come Luca che ogni tanto mi guarda dallo specchietto.

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