Capitolo 18

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Luca

Guardo la tv, mi rilasso finalmente, e piano piano mi addormento anche io qui con lei. 

Sento Arya muoversi sopra di me, cazzo, la sento così bene, sarà solo un sogno, nella realtà non si muoverebbe su di me, la posiziono proprio lì dove la voglio di più, e me la sbatto addosso, ah.. si.. divento sempre più duro.. 

<Luca.. svegliati> oh.. mi alzo di scatto solo con il busto.. 

<che succede? Stai male?> lei è a cavalcioni su di me, cazzo, non stavo sognando allora.. com è finita così.. e sono così duro, lo sente anche lei.. la guardo ed è tutta rossa, non l’ho mai vista così, balbetta, 

<ehmmm…no no> 

Si rosso peperone 

<è che vorrei alzarmi e siamo un po’ incastrati> 

Io mi tiro più su ma la situazione peggiore.. 

<oh Arya dimmi che sto sognando ancora per favore> dimmelo cazzo, perché non riesco più a controllarmi, non così, non con lei in questa posizione, ma continuo a muovere, le prendo il sedere scoperto tra le mie mani, glielo stringo e la riporto proprio dove la voglio. Gli sposto le gambe dietro la mia schiena così starà più comodo anche lei.. e torno a stringere il suo culo tra le

Mie mani.. la struscio sul mio cazzo, avanti e dietro, la guardo sta zitta, ma è eccitata, lo capisco non solo dal suo volto, ma sento i suoi mini slip bagnati, poco dopo inizia a muoversi da sola, cazzo quanto è bella, si morde le labbra, io gli stringo di più il culo e vado più veloce <oh.. siii> le piace, cazzo se le piace, non sono mai stato così eccitato in vita mia, eppure questo non è nulla in confronto a ciò che ho fatto in passato. È lei che rende tutto speciale. 

Sento che si spinge di più verso di me, io poggio la fronte sulla sua, voglio che sia lei a baciarmi, voglio che sia lei a decidere i tempi, ciò che vuole fare e soprattutto ciò che non vuole fare. Sarò paziente. Almeno ci proverò.  Me la stringo a me, voglio che sia solo mia, ogni volta che me la sbatto addosso più forte sento un gemito di piacere, vorrei farla urlare, vorrei strappare questa cazzo di maglia e assaggiare ogni centimetro della sua pelle. 

Sento che si bagna sempre di più, è così bagnata che sta bagnando anche me, piccola mia, si così, oh.. 

<Arya ti prego dimmi che è un sogno..> lei si muove ancora e ancora, sto impazzendo a non entrarle dentro, <oh.. si> sbatte su di me, sale e scende proprio sulla punta del mio cazzo, <continua così..>  cerca la mia mano, gliela do, e se la porta alla bocca, mi lecca le dita una ad una poi mi porta la mano sul suo seno, sopra la maglia, glielo accarezzo, gli sfrego un capezzolo, e poi non ce la faccio più ad essere delicato, la tocco come ho sempre desiderato, la tocco come avevo paura di toccarla, quasi con violenza gli stringo il seno, 

<ahhhh…>i suoi gemiti mi fanno capire che gli piace, 

<Arya mi stai uccidendo> voglio di più, molto di più, sentirla così quasi urlare al mio tocco,  lo capisce prova a sbottonarmi i pantaloni ma non ci riesce visto la posizione l’aiuto io e poi me lo prende in mano, rischio di venire e fare un macello, cazzo, non adesso, non sono un 14enne, respiro.. ma non sono l’unico a volere di più, si avvicina di più a me e poi sento la sua carne sul mio pene, oh si… si è spostata gli slip, è così bagnata, io con le mie mani prendo i suoi seni, cazzo quanto sono grandi, sono sodi, duri, me li stringo a me, li bacio da sopra la maglia, mentre lei si struscia sul mio cazzo sempre più veloce senza farlo entrare. Mi tortura anche adesso. Lo avvicina alla sua entrata ed è così bagnata che la punta è dentro di lei, la stringo di più, il mio telefono inizia a suonare.. ci blocchiamo entrambi

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