Sono le quattro

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Marta è una bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi che per quella sera ha messo in piega mossi, una spessa riga di eyeliner sugli occhi, le ciglia finte e il rossetto nude

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Marta è una bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi che per quella sera ha messo in piega mossi, una spessa riga di eyeliner sugli occhi, le ciglia finte e il rossetto nude.

Accoglie Manuel alla mostra d'arte moderna che ha organizzato con un gran sorriso e tanta cordialità, sebbene lui si presenti in ritardo di trenta minuti, dando la colpa al traffico. Gli sta addosso per le due ore successive, raccontandogli della sua vita: gli studi, la casa, l'ultima relazione naufragata per motivi stupidi e la smaniosa voglia di intraprendere una relazione stabile.

Insomma, ha l'impressione di essere una con ben in mente ciò che vuole e a Manuel tutta quella sicurezza fa girare la testa: lui non sa che farà domani, se qualcuno lo chiamerà per assumerlo dopo uno dei mille colloqui fatti e se ne sarà felice o ricadrà in un baratro di monotonia che gli farà odiare ogni giorno la propria vita.

Forse la invidia.

Invidia chi ha un obiettivo, uno scopo e non si limita a brancolare nel buio aspettando l'alba in un emisfero dove tarda sempre ad arrivare.



Sono passate le dieci da poco.

Marta ha invitato Manuel a bere qualcosa in un pub vicino al luogo dove si è tenuto l'evento.

Sono seduti ad un tavolo nel dehor e il locale sta cominciando a riempirsi.

Continua a ciarlare, finché non esordisce: «Beh, ma ti ho stordito per tutta la sera, basta parlare di me. Tu che mi dici?»

La fatidica domanda, quella che gli fa venire voglia di scavare una fossa e buttarsi dentro.

Manuel beve un grosso sorso di birra, tale da rischiare di soffocare.

"A novembre faccio trent'anni, mi hanno licenziato qualche mese fa e non trovo uno straccio di lavoro che neppure voglio, la mia ex vuole svenarmi e lasciarmi in mutande e sono tornato a vivere da mia madre con il suo figliastro che vorrei portarmi a letto, ma non posso per leggi morali."

Questa sarebbe la risposta più corretta. Invece «Nulla di che, sto facendo dei colloqui per un nuovo lavoro, quello vecchio non mi dava abbastanza stimoli.»

In quel frangente è persino bravo a mentire, si sorprende di sé stesso.

Marta accenna una risata e allunga una mano sul tavolo con disinvoltura per sfiorare quella del ragazzo. «È sempre un bene rinnovarsi, a qualunque età.»

Manuel non apprezza troppo l'ultima precisazione, eppure sforza un sorriso. Dal lieve tocco che lei gli dona, si aspetta qualcosa — un brivido, una scossa. Di solito accade quando è con qualcuno che gli piace: gli è successo con Nina, persino con gli uomini incontrati su Grindr.

Tuttavia, per quanto reputi Marta carina sebbene non il suo tipo, non sente assolutamente nulla, nemmeno sforzandosi.

Non ha provato niente per tutta la sera, a dire il vero, e si è piuttosto annoiato — non per colpa di lei, insomma, ribadisce che è bella, che potrebbe pure piacergli, col tempo.

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