«Ripetimi per quanto tempo starai via.»Lo ha già sentito almeno sette volte, se non otto, ma Manuel vuole rendersene meglio conto.
Si trova in piedi, vicino alla porta-finestra, le braccia incrociate al petto e una spalla contro il muro, nella stanza di Simone ad osservare quest'ultimo che sistema le sue cose in un trolley aperto sul letto.
È quasi tutto pronto.
«Due settimane» ribadisce il più piccolo. «Chiedermelo a ripetizione è un tuo modo per dirmi che ti mancherò?»
«Nah, solo pe' regolarmi.»
«Regolarti per cosa?»
«Non so, se riscaricare Grindr o qualche altra applicazione mentre tu non ci sei.»
Aggrotta le sopracciglia. Lo fissa, con in mano una felpa grigia che ha appena piegato. «Hai già appurato che uno come me non lo trovi da nessuna parte» trilla.
«Non se può mai dire» controbatte Manuel. Un lato di lui lo fa di proposito, a tastare il terreno: quella leggera gelosia che ha colto durante la disastrosa cena di compleanno, il che è assurdo perché loro sono due scopa-qualcosa, una distrazione reciproca finché non arriverà la persona giusta, quindi...
Quindi non gliene dovrebbe fregare proprio nulla se Simone è geloso o meno.
Anche se la persona giusta non la sta cercando e probabilmente vale anche per l'altro e...
Lasciamo perdere.
«Buona fortuna, allora» dice Simone. Molla l'indumento nella valigia, l'ultimo, poiché poi la chiude e tira la cerniera. «Basta che dopo te fai qualche controllo prima di riemergere dalle stalle e tornare alle stelle» schiocca la lingua sul palato. «Le stelle sono io, ovviamente.»
Manuel ridacchia. Non decifra ancora se si tratta di gelosia o menefreghismo, il suo tono è strano. «Beh, quello pure tu» puntualizza.
«Io?»
«La Scozia sarà piena di bellocci alti, biondi, occhi azzurri. Te divertirai 'na cifra.»
Forse quello geloso è lui.
«I biondi non mi piacciono.»
«I biondi, quelli della tua età...»
«Si chiamano gusti.»
Sì, lo sa bene.
Lo sa da quando ha realizzato il genere di ragazzo che gli piace e che quello che ha a pochi centimetri di distanza rispecchia ogni minuscola sfaccettatura e non solo a livello fisico, a quanto pare.
Gli si avvicina con lentezza, sciogliendo l'intreccio delle braccia. Lancia un'occhiata verso la porta: è chiusa a chiave, se ne premurano sempre.
«Un po' strani questi gusti» soffia, quasi sulle sue labbra, ma non tramuta tale gesto in un bacio, per quanto vorrebbe.
STAI LEGGENDO
THIRTY
ФанфикDopo il fallimento del suo matrimonio con Nina, Manuel Ferro, 29 anni (quasi 30), architetto, torna a Roma a casa della madre Anita che vive con il marito Dante Balestra, il suo ex professore di filosofia, e il figlio Simone. Si ricorda di quest'ult...