L'aria era tesa. Ryan sapeva che doveva agire rapidamente se voleva uscire vivo da quella stanza. La Vedova si stava avvicinando lentamente, i suoi uomini erano pronti a intervenire. Ogni secondo sembrava allungarsi in un’eternità. Poi, improvvisamente, Ryan fece la sua mossa.
Con un movimento rapido, lanciò una granata fumogena che aveva tenuto nascosta. In un attimo, la stanza si riempì di fumo denso, oscurando la vista di tutti. I colpi di pistola partirono immediatamente, ma Ryan si era già gettato a terra, rotolando verso la porta laterale. Sentì i proiettili fischiare sopra la sua testa, ma non si fermò.
Cercando di orientarsi nel caos, si diresse verso un’uscita secondaria che aveva individuato entrando nel deposito. Gli uomini della Vedova urlavano ordini e sparavano alla cieca nel fumo, ma Ryan era già oltre la porta, i sensi acuiti dall’adrenalina.
Riuscì a scivolare fuori dal deposito e nella notte fredda e umida, il cuore che batteva ancora all'impazzata. Mentre correva tra le strade deserte della città, il pensiero era fisso sulle sorelle. Doveva tornare a loro il prima possibile. Il tempo era contro di lui.
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