«I wish I had your angel tonight»
Se siete stati abbastanza attenti, sapete già cosa sta per succedere.
Stelle e fiori di campo
"Allora? È come te lo immaginavi?"
Domandò Stella, quasi più rivolta a sé stessa che al suo sposo. La volta celeste era gremita di stelle e sembrava non potesse essere abbracciata con un solo sguardo. Stava in piedi nel suo abito dello stesso colore del cielo, con le braccia distese ai lati del corpo e il collo della bottiglia stretta tra le dita sottili. Col viso rivolto alle stelle e la rassicurante sensazione di essere piccola e perduta in qualcosa di immensamente grande.
Anche Stolas guardava il cielo, e si riempiva gli occhi e il cuore di quel piccolo desiderio realizzato. In qualche modo sapeva che lo doveva a lei, che era lei la forza motrice che lo aveva risvegliato dal torpore della sua inettitudine, della sua paralizzante timidezza. Ora lui era nel suo elemento, ed era forte dell'energia che gli arrivava dalla volta celeste.
Se era come se lo era immaginato? Oh no, era molto di più, i suoi desideri non avevano mai avuto tale forza e vividezza.
"È meglio." rispose in un sussurro.
Si sganciò il mantello e lo pose sull'erba come una coperta. Sedette con le ginocchia leggermente flesse. Stella era ancora in piedi, sovrappensiero, illuminata dalla luce azzurrina del firmamento.
"Mi farai compagnia?" domandò timido, come se le stesse chiedendo chissà cosa e le mostrò lo spazio vuoto accanto a sé. Lei annuì e gli si mise accanto, con la sua spalla nuda che sfiorava la camicia di lui. La notte era fresca, ma non ci badava. Si sentiva davvero il profumo dei fiori e dell'erba bagnata di rugiada.
"Immagino mi farai una lezione di astronomia." lo prese in giro lei.
"Oh no. Voglio che sia come quand'ero un bambino e non sapevo nulla dell' Orsa Maggiore o della Cintura di Orione: vedevo solo una miriade di chicchi luminosi senza nome e mi innamoravo delle stelle." si fermò un attimo, meditabondo "È così strano che alla fine mi abbiano dato te in sposa." disse infine.
Stella lo vide sorridere, e sentì una vena di amarezza attraversarle la mente. No, non era strano. Non era il destino. Lui aveva pochi mesi quando lei era venuta alla luce. Mi hanno chiamato così per te, una Stella che brillasse per il tuo diletto. Ero tua ancor prima di imparare ad essere mia. Ma non glielo disse. Perché il principe era un sognatore, e questa consapevolezza lo avrebbe distrutto, più di quanto non stesse logorando lei.
Rimasero in silenzio per un tempo indefinito a guardare il cielo. Lei era sprofondata nell'incavo della spalla di Stolas, resa molle dall'alcool che iniziava a darle alla testa. La serenità del momento era così irreale e intensa da risultarle quasi insopportabile, e le strinse il cuore di malinconia.
"In un'altra situazione mi avrebbe presa davvero a schiaffi." disse all'improvviso, sottovoce, come se parlasse con sé stessa. Il principe rabbrividì."È questo che ti ha detto prima?" Chiese con voce tremante.
"Credimi Stolas, se fossi stata nubile mi avrebbe fatto il culo a strisce davanti a tutta la nobiltà." fece lei, prima di prendere un altro sorso di champagne. E sentì il cuore di Stolas accelerare nel suo petto.
"Ma perché... Perché provocarlo stasera? Saremmo rimasti solo un giorno."
"Voglio che si ricordi che, piuttosto che piegarmi ancora alle sue stupide aspettative, mi lascerò spezzare."
"Non è saggio."
"Non devo essere saggia, devo essere forte."
"Sapersi piegare quando serve è una forma di fortezza."
"No, è codardia." bevve ancora, un grosso sorso, tutto d'un fiato.
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STORIA DI UN MATRIMONIO
FanfictionCosa succede se due persone incompatibili si trovano in matrimonio combinato? Stolas è un ragazzo pacato e sognatore, Stella una ragazza vitale e arrabbiata con il mondo. Solo che sono di sangue reale e devono mettere al mondo un erede. Una storia...