-Scaaaaaaaaaaaar!
Quando Scarlett fece il suo ritorno in salotto una figura si buttò contro di lei avvolgendola con le braccia come un bozzolo. Non se ne poteva lamentare, però, quando il suo calore le riscaldò la pelle arrossata dal freddo.
-Mi sono svegliato e tu non c'eri più! Sei crudele!
La ragazza sollevò gli occhi al cielo con un piccolo sorriso divertito. Pareva che Jimin fosse tornato al se stesso che conosceva, imitando perfino giocosamente la cadenza che possedeva quando era in omegaspace. Scarlett non era così ingenua da pensare che un po' di riposo nel nido insieme a lei avesse magicamente cancellato tutti gli avvenimenti delle ultime ore. Immaginava che fosse il suo modo di far fronte alla cosa, piuttosto che rimuginare per ore chiuso nella sua paura. Sperava che non sarebbe diventato un problema in futuro, se avesse continuato a fingere che tutto andasse bene mentre seppelliva dentro di sé i suoi demoni senza affrontarli.
-Tu, signorino, in realtà ti meriteresti una punizione.
Jimin sollevò occhi spalancati su di lei con un'espressione che sembrava fin troppo innocente.
-E perché mai? Io sono un angelo!
Scarlett strinse le palpebre, osservandolo attraverso fessure sospettose anche se il sorriso continuava a sollevarle le labbra.
-Ma davvero? Quindi non sei stato tu a fingere di essere ancora in omegaspace solo per farti coccolare da tutti e poterci incastrare nel vostro piccolo piano diabolico?
L'Omega sbattè le ciglia ripetute volte sugli occhi sorpresi, prima di nascondere il viso nel suo collo.
-Non so di cosa tu stia parlando.
-Mmh...- mormorò in risposta Scarlett, lasciando un'occhiata divertita sul ragazzo prima di sollevare lo sguardo sul resto della stanza. Seduto sul divano, Yoongi teneva il portatile posato sulle gambe, intento a digitare qualcosa sulla tastiera ma sollevando brevemente gli occhi su di loro. Anche se solo per un istante, alla ragazza parve di vedere gli angoli della sua bocca sollevarsi. Hoseok, Jin e Jungkook erano disseminati per la cucina con le mani impegnate a tagliare verdure e mescolare ingredienti che avrebbero costituito la cena, mentre osservavano lei e Jimin con sorrisi ampi. Infine, il corpo del capobranco era appoggiato contro lo stipite della porta del corridoio con un curioso Taehyung appollaiato sulla spalla mentre passava lo sguardo da lei a Jimin con un misto di apprensione e sollievo nelle iridi scure.
Scar si umettò le labbra e le parole di suo padre ripresero a girare in tondo nella sua testa fino a formare un solco permanente.
-Dato che siamo tutti qua... che ne dite se parliamo un attimo?
Occhi sorpresi risposero alla sua domanda, mani che si fermarono dal loro lavoro e portatile che veniva lentamente chiuso mentre l'attenzione gravitava sempre più su di lei. Namjoon si avvicinò al divano, seguito a ruota da Taehyung.
-Ma certo, chiedici quello che vuoi- disse con voce calma e accogliente, portando Scar a sentire parte dell'apprensione annodata attorno al suo cuore sciogliersi. La ragazza si diresse a sua volta verso il divano affiancata da Jimin, che aveva abbandonato parte della giocosità nel suo sguardo. Una volta che si accomodò, poggiandosi sullo schienale e passando timidamente gli occhi su ogni membro del branco che la circondava, inspirò.
-Quali... sarebbero le aspettative nel caso che accettassi di unirmi a voi?
Gli uomini si scambiarono sguardi repentini in risposta, fino a che Namjoon non posò i gomiti sulle ginocchia, facendosi un po' più vicino a lei.
-A cosa stai pensando nello specifico?
Scarlett contemplò il pavimento per un lungo istante.
-Potrei avere uno spazio per me o vorreste che... dormissi sempre con qualcuno di voi? Potrei cominciare a lavorare o preferite che resti a casa? E come sarebbe nel caso la divisione per contribuire economicamente al branco? Come vorreste che le cose andassero quando in rut? E... dovremmo anche parlare dei calori dei ragazzi perché la dottoressa che li ha visitati aveva avvertito che potrebbero arrivare da un momento all'altro.
STAI LEGGENDO
Vaniglia e caramello
FanfictionQuando Scarlett si presenta all'ospedale in veste di assistente sociale, non può credere al caos in cui tre semplici omega hanno gettato il personale medico. Ma quando la giovane riesce ad avvicinare i tre, è come se il mondo improvvisamente si rove...