0.0 ☹

977 73 20
                                    

"Mikey devo uscire, non so quando ritorno", dice Luke prima di lasciarmi un bacio a fior di labbra.

Gli do un'occhiata e "mmh, devi proprio?", mormoro mordendomi il labbro inferiore.
Si è messo la mia camicia a quadri preferita e si è spruzzato il profumo che gli ho regalato qualche tempo fa.
Se non fossi sicuro che non è interessato alle ragazze potrei essere geloso di lui, non si rende conto di quanto sia sexy.

Sorride senza replicare e saluta me e Sassy, dato che si è addormentata al mio fianco sul divano.
Ritorno a giocare a Call of Duty e metto i piedi sul tavolino quando sento il rumore del motore.
Luke non c'è e non può sgridarmi come fa al solito.

Dopo tre ore il telefono squilla e metto in pausa.
"Pronto?", rispondo scocciato, ero arrivato al punto cruciale della partita.
"È il signor Clifford?, chiede una voce femminile.
"Sì, sono io. Cosa è successo?"
"Dovrebbe venire all'ospedale, Luke ha avuto un incidente"
Non le do tempo di terminare che metto giù e corro a prendere le chiavi dell'auto.

-

Arrivo tutto trafelato in accettazione e un'infermiera mi avvisa che Luke è appena entrato in sala operatoria e devo andare in sala d'attesa.

Incontro Liz, Ben e Jack.

Solo il fratello più grande risponde al mio saluto, gli altri due sembrano statue di sale che fissano un punto indefinito nel vuoto.

Mi siedo in un angolo e aspetto che qualcuno si faccia vivo e mi dica cosa diavolo sta accadendo.

"Siete i parenti di Hemmings?", chiede un uomo con il camice bianco venendoci incontro.
Ci alziamo e annuiamo. Gli chiediamo come sta.

"L'operazione è riuscita, i valori sono rientrati nella norma"
Sento Liz tirare un sospiro di sollievo, però l'espressione del dottore non me la racconta giusta.
"Però?", mi faccio avanti guadagnandomi una sua occhiataccia.
"È in coma"

Intorno a noi ogni cosa tace, siamo stati catapultati in un silenzio innaturale e inquietante.
La terra inizia a girare velocemente e mi tengo al muro per non cadere. Le mie gambe sono diventate di gelatina.

"Che hai fatto?", sussurro al vuoto con la vista offuscata dalle lacrime.

"Potete fargli visita, se volete. Uno alla volta"
Rivolge qualche altra parola a Liz, la vedo annuire e cammina lentamente lungo il corridoio sorretta da Jack.
Sembra invecchiata di 10 anni.

Qualcuno mi tira su dal pavimento su cui mi sono accucciato e mi fa sedere su una poltroncina di plastica in completo silenzio.

"Ce la farà", sussurra dopo un po', più a se stesso che a me.
Mi da una pacca sulla spalla, si alza e se ne va scompare nel corridoio che ha inghiottito i suoi familiari.

Mi lascia solo, privo di forze, a combattere inutilmente contro le lacrime che fanno a gara per cadere.

A/N

Primo esperimento Muke, anche se li shippo come bromance.
Dal prossimo capitolo le dimensioni si ridurranno.
Spero vi sia piaciuto
Marty

Letters-Muke☹Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora