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Una volta seduti e dato conferma del solito menù, che alla fine c'è solo IL menù, nulla al di fuori. Cooper si guarda attorno spaesato, sembra nervoso, oggi è più strano del solito.
- Bene, ora che dobbiamo attendere per il pranzo possiamo iniziare a parlare no?
- Eh? Ah... le notizie.
- Sono tutta orecchie.
- Bene, facendo delle supervisioni con drone ho scoperto che nella struttura avvengono molti scambi di "merce", non completamente legale tra l'altro.
- Non avevo dubbi al riguardo.
- Il problema è che neanche il proprietario ne è al corrente, qui ci sono dei volti nascosti, il proprietario sembra un pesce lesso, non conosce nulla del progetto, della funzione dell'azienda..
- È un manichino, il volto del gioco, la faccia che ci rimette se ci sono scandali, assalti, o qualsiasi problema.
- Già è alle sue spalle si coprono bene, dato che non abbiamo i minimi sospetti.
- A questo posso pensarci io, tu cerca più informazioni possibili sulle parti alla luce di quella struttura, e sé quella "maschera" è collegata ad altri affari.Betty inizia a portare diversi antipasti misti, che il pranzo abbia inizio.
- Ora basta parlare, oppure si fretta.
Ci lascia da soli, guardo in faccia Cooper e iniziamo, il pane è ancora caldo, i salumi profumano, le verdure ancora bollenti.- Dobbiamo finire tutto prima che torni.
- Perchè?
- Dopo ci sono piatti più grandi.
- Parliamo dopo il primo di pasta.
- Abbiamo uno stacco?
- Si.
- Perfetto.
Con le teste nel piatto iniziamo a mangiare, il profumo è il primo che fa venir voglia di mangiare solo.Alla fine dei primi piatti Betty ci porta un primo, fettuccine con funghi porcini, piselli, speak e glassa di formaggio.
- Giovanni questo è il mio pezzo forte dei primi.
- Lo amerà anche lui Betty.
- Lo spero, oppure non esce vivo.Torna alla sua postazione con il naso all'insù e le braccia incrociate.
- Permalosa vedo.
- Non sai quanto.
- Ci lascia liberi non ci cucina come la strega di Hansel e Gretel?
- Vivrai non ti preoccupare.
- Detta così non aiuta.
- Zitto a mangia.
Chiudiamo la conversazione lì e torniamo a mangiare.
Dopo aver portato via i piatti decido di uscire, prendo le chiavi e vado in macchina per recuperare la felpa, non esco senza la mia amata felpa da box, la indosso, chiudo, torno dentro per lasciare le chiavi in borsa ed esco nuovamente in terrazza.
Passeggio per il famoso giardino di nonna Betty, più che giardino una foresta tropicale, c'è anche una serra per le piante grasse, una cascata con orchidee, alberi di frutta tropicale, è un giardino corposo.
Mi soffermo sul laghetto, vederlo mi rilassa, ci sono due barchette, i pescatori che si rilassano come me, prendo posto sopra un vecchio ceppo e mi guarda intorno, finché nel mio campo visivo non vedo una chioma bionda miele, per per poco non diventava marrone fango, dato che stava cadendo in pieno dentro una pozzanghera di melma.- Non so come sei arrivata qua su, io sto scansando solo buche.
- Hai preso il sentiero dei pescatori, dovevi prendere il sentiero tra gli alberi.
- Non ci torno sicuro.
- Dicono tutti così.
- Quanta gente hai portato in questo posto?
- Due persone contate.
(La sua espressione cambia, non so decifrarla, si può definire spenta)- Perchè sei salito fin qua non conoscendo la strada?
- Eh?... ero venuto a chiamarti, sono entrati alcuni tizi che ti cercavano.
- Va bene, ə finita la quiete, torniamo dai.
- Tu vai, io rimango qua, così scappo da Betty.
- Non ti lascio da solo sul mio ceppo, e non conosci la strada.
- Se non scendo con te tu non ti muovi vero?
- Esatto.
- Andiamo (voce trascinata).Torniamo all'interno, però devo dire che abbiamo perso un po' di tempo per fare il giro turistico, con piccola sosta davanti la cascata, piccola ma spettacolare.
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L'ombra del destino
ActionIn una città di luce e ombra, tra terra e cielo, all'ultimo piano del grattacielo più alto di New York vive il diavolo con le scarpe Louboutin tacco 15, tappeto rosso e capelli ondulati come le onde del mare, di un color cioccolata intenso e morbidi...