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- Prima della tua nascita i tuoi genitori avevano un'altro figlio. E conosco solo la tragedia.
- La tragedia?
- Verso i 17 anni ha preso una deviazione per le scelte sbagliate, a quanto pare di drogava, molestava donne ai gala, era stato arrestato spesso per inflazioni, era sempre ubriaco e guidava in modo spericolato, da mettere a rischio la sua vita e quella degli altri. I tuoi genitori lo hanno fatto rinchiudere in un centro per tossici, è stato molti anni rinchiuso, quando fu dimesso, nessuno si trovava fuori, lui tornato a casa aveva constato che i suoi genitori si erano rifatti una nuova vita, una nuova facciata, con una bambina dai lunghi capelli rossi.
Penso di essere impallidita di colpo, nessuno conosce i miei colori naturali, il rosso Bennet lo eliminato a 6 anni, ed è proprio in quell'anno che avevo i capelli più lunghi, di solito mia madre amava il caschetto ə per questo che li portavo corti.
- Vedendo ciò ha deciso di lasciare casa vostra e andare dai tuoi nonni, loro lo hanno accolto, spiegato la situazione, addirittura lo pensavano tutti morto, erano passati 5 anni dall'ultima volta che lo avevano visto tutti, ma a quanto pare era riuscito a liberarsi di tutta la sua vecchia vita, del suo aspetto, delle sue dipendenza e vizzi.
- Che fine ha fatto?
- Si dice che i tuoi genitori lo hanno ripudiato e lui per sofferenza non ha retto, si è scolato un bar con alcuni suoi ex compagni, si sia fatto qualcosa di forte ed è morto sul ciglio di una strada alla guida di una Ferrari di tuo nonno.
- Non ci credo, avevo un fratello, ero nata e non lo sapevo neanche (risata isterica).
- L'intera città parlava solo della sostituzione della facciata Bennet per il figlio mancato, che la piccola Bennet doveva star attenta a sostenete tutti i capricci dei genitori oppure poteva finire alla stessa maniera. Tuo fratello passa alla storia come il Fantasma Bennet, il ragazzo che è morto per 5 anni, e tu poi sei passata ad essere il Prodigio Bennet, la bambina più intelligente della storia.Penso di essere sbiancata di colpo, perchè Klawd si alza e si siede accanto a me, mi prende in braccio neanche fossi quella bambina di cui parla, inizia ad accarezzarmi i capelli e ogni tanto mi lascia qualche bacio sulla fronte o tra i capelli.
- Questa storia è straziante in più sembra che la colpa sia tua che sei nata e no dei tuoi genitori che hanno orchestrato il tutto, quindi non provare a sentirti in colpa per queste. Gli unici che la dovevano pagare era la tua famiglia, che tra l'altra ha pagato il prezzo più caro, quello della vita.C'è una frase molto vecchia di mio nonno che non smette di ronzarmi in testa.
- Sai, una volta mio nonno disse una frase che io non compresi, andai dai miei genitori e loro mi dissero che era un suo sbaglio, e probabilmente aveva invertito i nomi dei suoi nipoti <<Sai Lev, hai lo stesso sguardo di Klaus quando vedi un'auto che ti piace, le ami quasi quanto lui>> eravamo nel suo garage, e volevo fare un giro sulla Ferrari, quando ancora la Villa non era un cantiere edile, lui aveva acconsentito e per la prima volta salivo sopra una delle sue amate Ferrari, quando mi apri la portiera disse la frase, tornata a casa chiesi ai miei, non indagai oltre.Mi volto verso Klawd e vedo che ha lo sguardo puntato sulla città davanti a noi.
- Tuo nonno ha voluto dirti tutta la storia con quella frase.
- Adesso ricordo il nome e la verità.
- Non è solo questo quello che intendeva la lettera però.
- Cosa? C'è altro?
Mi siedo a gambe incrociate accanto a lui, mi accoccolo sotto il braccio buono, senza fasciatura, e aspetto che inizia a parlare.
- Adesso forse mi odierai più di tutti, (prende un respiro e poi rilascia)
- Cosa c'è di peggio?
- Io conoscevo tuo fratello, ero nella sua stessa comitiva.
Questa notizia mi devasta di più della storia fresca di stesura.
- Cosa!
- Stesso anno di nascita, eravamo allo stesso liceo, lui svogliato a cui i voti erano comprati dal padre, e io condannato già ad essere il cattivo ragazzo al liceo, inizialmente eravamo rivali e poi al 3º anno, non si sa come ci siamo arrivati, siamo finiti a gareggiare insieme nelle corse clandestine, a quei tempi già stavo lavorando a Lexy, ma era una copia sbagliata del prototipo di Lexy, fino a corse eravamo imbattibili, a quei tempi si gareggiava in due, era un po' come le mie serate a scelta. Però tuo fratello inizia a prendere una strada sbagliata, quella dell'alcol, poi alle feste post corsa e alla fine alla droga, il nostro rapporto è andato a perdersi con il tempo, fino a quando non ho scoperto dove era rinchiuso, volevo farlo evadere, lo andai a trovare, ma quando lo vidi capì che doveva rimanere lì, era diventato la metà di quello che era un tempo, che per quando voleva dimostrarsi un cattivo ragazzo era il migliore, intelligente, gentile, educato e protettivo.
- Sembri tu adesso.
- Presi esempio in passato in realtà, per fortuna di tutte le sue parti buone o non quelle marce. Tornato dopo i 5 anni, era tornato quello di un tempo, in perfetta salute e con una grande voglia di correre, così ricominciammo a correre insieme, in più era presente il primo modello di Lexy, ancora incompleta però, dopo un po' decidiamo di organizzare le prime corse nel vecchio magazzino, dopo una delle serate più pazze di tutti decidiamo di andare a bere qualcosa, però tuo fratello esagera, in più non so quanta roba passò tra le nostre mani, Klaus prese le chiavi e uscì e non fece più ritorno.
- Penso che il tuo dolore è più forte del mio, hanno strappato un fratello a te e non a me, io sono solo vittima delle menzogne, ma tu sei vittima di un dolore molto più forte.Mi strinse più forte a lui, come se aveva paura di perdere anche me, io feci lo stesso. Non so come ma tutto questo mi ha fatto uscire dalla mia Fase, adesso i segni delle emozioni tornano a tingere i miei occhi e la mia pelle.
- Andiamo dentro, qua si congela.
- Non so come hai resistito finora con solo la felpa.
- In fase io non percepisco.
- Canterville non aveva freddo, era una fantasma.
- Basta dire idiozie, preparo qualcosa di caldo, mentre ti sistemi in camera.
- Che non so ancora quale.
- Dopo il salotto, corridoio a sinistra, la stanza numero tre.
- Hai le stanze segnate da numeri?
- Si, oppure mi perdo, anche se utilizzo la prima parte dell'appartamento, la seconda è chiusa da anni.
- È sul serio un labirinto.
- Si.
- Andiamo sto congelando, e anche tu.
- Non più di tanto.
- Sei banca sul serio come un fantasma, prima che lo diventi del tutto meglio entrare.Una volta dentro iniziamo a dividerci, lo aiuto fino alla sua camera, che si trova di fronte la mia. Vado in cucina e metto dell'acqua a bollire, prende una confezione di formaggini, e così finisco per fare in assoluto il mio piatto preferito, la pastina con formaggino che mi preparava nonno, il piatto più prelibato di tutti, perchè non posso mangiarlo più.
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L'ombra del destino
ActionIn una città di luce e ombra, tra terra e cielo, all'ultimo piano del grattacielo più alto di New York vive il diavolo con le scarpe Louboutin tacco 15, tappeto rosso e capelli ondulati come le onde del mare, di un color cioccolata intenso e morbidi...