È rimasto il nulla

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Finita la giornata da esploratori, siamo andati da Klawd, ho raccontato particolare per particolare e lui mi ha detto che chiede informazioni e cerca qualcosa di buono e sospetto.
- Canterville questa sera corri.
- Non ho capito è arrivata lei è io non servo più?
- Si.
- Klawd lo fai piangere però.
- Odio le mezze verità.
- Anche questo è vero.
- Lexy o la tua?
- Lexy.
- Vedo che ti diverti ora.
- Ovvio.
- Appena ho informazione ti chiamo, la strada la sai, io ho del lavoro da fare.
- A stasera Klawd.
- Fallo tornare vivo al poliziotto.
- Ma da quan...
- Shhh... a lui non scappa mai nulla te lo detto.
- Agente Cooper sul serio pensa di farmela sotto il naso? A me che informo voi? Ma per favore.
- Ma cos...
- Ripeto non farti domande e cammina.
- A dopo canterville.
- Bey.

Klawd scappa nelle stanze dietro al capannone, ormai sono convinta al 100% che lui vive qua.

- Basta io ci rinuncio.
- Te lo detto nulla sfugge a Klawd.
- Basta, questa giornata è fin troppo stressante.
- Non dirlo a me.

Lo lascio e vado in contro alla mia auto, salgo e metto in moto, faccio qualche giro di prova per questa sera e poi mi butto in qualche driff, amo le mie auto ma questo non sono adatte per fare driff, ho bisogno di vere auto da corsa. È arrivato il momento di far trasportare le mie auto sparse di qua e di la solo ed esclusivamente nel mio grattacielo, a nasconderle però...

***
La notte fonda è arrivata, indosso una semplice tuta attillata nera, dei stivali con tacco e borchie, una cintura abbinata, il mio rossetto rosso immancabile, il cappellino dei Bulls classico, prendo le chiavi della Supra e sfreccio da Klawd, mi diverto un po' con questa in autostrada e arrivo molto in anticipo, stanno alla prima gara, mi butto con furia e partecipo anche io.

- Canterville cos'è questa impazienza?
- Voglio il mio nome sopra quella tabella.
- Le regole cambiano ogni notte lo sai.
- Che si fa questa sera?
- Rettilineo, tornanti e curva a 90º.
- Ok.
Mi posiziono sulla linea di partenza e alzo i finestrini, stupendamente oscurati, nessuno deve vedermi questa è la parte più bella, così il nervoso li distrae.

Le gare vanno avanti per ore e ore, mi butto a tutte le corse che riesco, fino alla gara finale di Klawd, è leggermente odiosa perchè è lui che decide tutto, è capace di ca,giare idea mentre stiamo già correndo, e qua le palle girano a tutti.

Mentre stiamo correndo sopra i tornanti veniamo invasi da una forte luce, proprio di fronte a noi, a ciò per frenare ma sbatto contro uno dei partecipanti, come minimo abbiamo sfasciato le auto malamente.
Con fatica mi rialzo, esco dall'auto e corro verso il garage, la maggior parte dei presenti cerca di scappare, ma ci sono auto della polizia per tutto il perimetro, non c'è un solo punto dove non ci siano, c'è gente che si butta e si arrampica sopra gli altri per scappare, il caos più assoluto si para davanti i miei occhi.

Cerco Klawd ovunque, inizio a correre da un'angolo all'altro, salgo ai primi piani e lo cerco, tranne ragazze mezze svestite non trovo nessuno, salgo il piano superiore, dovrebbe essere l'appartamento di Klawd.
- Klawd sei qua!?
Urlo per tutte le stanze, per quanto mi sforzo non lo vedo. Lancio all'aria tutto quello che trovo, arrivo davanti la stanza da letto, mi ci precipito e mi trovo l'orrore davanti a me. Klawd è steso il pavimento, con una ferita aperta sulla spalla.
- Klawd che è successo?
Lo dico più urlando che con voce preoccupata.
- I poliziotti (voce sofferente e soffocata dal dolore)
Prendo delle lenzuola ele strappo, prendo una bottiglia di whisky, ne svuoto metà sulla ferita, prendo il lenzuolo e improvvisino un bendaggio, la ferita non è molto profonda ma non è neanche una sciocchezza. Aiuto Klaud a mettersi seduto, la ferita dovrebbe perdere meno sangue così.
- Lavinia, salva il garage. Ti prego.
- Tu chiama un'ambulanza e fai il mio nome, se non vai in ospedale morirai prima che io abbia fatto il culo a questa gente.
Gli lancio il mio telefono e corro nell'inferno sottostante.
Arrivata nel garage corro da Lexy, la porto nel suo box e la sigillo, se succede qualcosa a quell'auto penso che Klawd si spara un proiettile in testa.
Corro alla ricerca degli uomini di Klaud, quanto li adocchio gli dico la situazione e loro corrono in casa, chiamato tutti a rapporto e cercano di stabilizzare la situazione, prendo una rivoltella dal cassetto sotto il bancone, la incastro nella cintura e cerco il pezzo più grosso tra tutti i poliziotti, una figura in divisa spicca più di tutti, con cappello alla Sherlock Holmes, sigaretta tra le labbra, in giubbotto pesante e lungo color cammello, scarpe lucide e con tacchetto, il suo stile è sempre impeccabile, posso riconoscerlo tra mille fatti a stampino come lui, ma LUI rimane lo stesso di sempre.
Mi avvicino a lui, scansando le persone con velocità e potenza, dire che sembra sto facendo un religioso di cazzotti è dire poco, tra poliziotti e malintenzionati. Quando sono a pochi passi dal Generale Hook finalmente nota la mia presenza.
- Bennet. Come mai non sono sorpreso.
- Non so, me lo dica lei.
- Questa baracca è tua?
- No, ma di un mio amico.
- Klawd, ə tornato in salute vedo.
- Perchè avete scatenato tutto questo caos?
- Ricordavo che la tua mente era più sveglia. Perdi colpi.
- La mia mente è perfetta così com'è, lo stupore invece no, quello è tornato dopo anni.
- Il tuo AMICO organizza le corse più all'occhio di tutti mai viste, sono mesi che lavoriamo a questo caso dopo alcune soffiate, però stranamente quando arriviamo non troviamo più nessuno, neanche un'anima.
- No, mi scusi cosa si aspettava? Una parata di accoglienza?
- Non esattamente, imbecillità che percorrevano le strade principali, e invece vengo a scoprire che ci sono dei passaggi segreti.
(Questo non lo sapevo anche io)
- Se lei vuole arrestare tutti mi sembra anche il caso di utilizzarli.
- Non mi soffermo solo sull'arresto Bennet.
- Per cosa li vuole condannare allora?
- Qui è presente colui che possiede una fetta del mercato nero, conosce ogni spostamento in America e organizza delle corse clandestine di alto livello, non mi sembra il caso di lasciare un soggetto simile a piede libero.
- Si dimentica che è l'informatore migliore della polizia, l'aiutante nelle tenebre è colui che dà rifugio ai senzatetto finché non riescono a cavarsela da soli.
- Per tutta l'oscurità di cui è macchiato la parte di luce è intrappolata e non esce.
- Forse perchè non può farlo.
- Se non te ne vai arresto anche te Bennet.
- Hook lei conosce le mie capacità meglio di chiunque altro, è stato il mio mentore e insegnante, affermò che il 70% delle mie competenze le possiedo grazie a lei e il suo intuito, ma il restante 30% è stato forgiato solo dalla sottoscritta, assimilando pezzi o di ogni dove per migliorare quello che lei mi ha insegnato. Quindi non mi sembra il caso di fare un macello con i suoi agenti e i miei compagni di corse.
- Ti propongo un accordo, io faccio sparire gli agenti e imbiancò le loro fedine da questa serata e dalle corse, e tu fai sparire tutto questo garage, non ci saranno più corse illegali come questa, disattivi i tunnel sotterranei e fai il modo che il tuo amico sparisca dalla circolazione.
- Ci sto, ma questo caos deve sparire all'istante.
- Tutta la refurtiva, le auto, le scommesse, i pegni, e qualsiasi cosa c'è in questo posto viene con noi.
- Va bene.
Ci stringiamo la mano, e l'istante dopo Hook fa rientrare i suoi uomini, tutti rispondono all'appello senza fare storie, entrano in casa ed escono con tutto quel che trovano, prendono le chiavi delle auto e le caricano sopra dei camion, tutto il reparto scommesse è svuotato, non c'è nulla, hanno portato via anche le sedie.
Alle prime luci dell'alba io mi ritrovo da sola nel garage, Klawd è stato ricoverato, e sotto intervento per la spalla, non è rimasto nessuno, la nottata è stata sconvolgente per tutti, questo è più che sicuro. Prendo il telefono dalla tasca e chiamo Ella.
- Ella, scusa per l'ora, appena sei in ufficio voglio che indaghi sopra il vecchio capannone fuori città, offri a pseudonimo mio e compralo, a qualsiasi prezzo.
- Certo Boss.
- Mi dispiace molto per l'ora.
- Nessun problema, tanto mi stavo per alzare e fare colazione.
- Che ne dici se la facciamo insieme dopo? Così iniziamo a vedere il progetto.
- Se ti conosco un minimo Lavina Bennet, tu hai in serbo un piano che farà tremare tutti.
- Sei diventata una sensitiva adesso?
- No, intuito.

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