Darck Paradise

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Un viaggio di 9h con due esseri maschili non si può fare, soprattutto se lo spazio è per una persona. Siamo in viaggio sul mio get per la prima tappa della gara, Klawd e Cooper sono impossibili da trattenere, hanno esplorato ogni centimetro del get, il signor Hook invece è seduto di fronte a me, siamo immersi nella lettura se ogni tanto non si udisse qualcosa infrangersi, mai lasciare due bambini troppo cresciuti liberi, bisogna INCATENARLI. All'ennesimo bicchiere sul parquet, con una sincronizzazione mia vista, io e Hook ci alziamo contemporaneamente, andiamo nella parte ristoro e ammiriamo i due definenti che stanno facendo i giocolieri.
- ADESSO BASTA! (Coro voci)
- Klawd di là!
- Cooper seguilo!
Senza fiatare quei due sono andati a sedersi, ci siamo ritrovati insieme per la prima volta.

- Lev ci sono ancora delle catene?
- Sempre dal pilota Hook.
- Siete avvisati, il primo movimento che fate vi incateniamo.
- Senza perdere tempo, ho anche il nastro adesivo e il sonnifero.
- Ottimo Lev.
- Se za offesa Hook ma conosci il mio metodo, neanche i russi hanno scampo.
- Eccellente.

Penso di aver appena fatto una cazzata, e non sono l'unica ad essersi è resa conto del tutto, ci voltiamo di scatto verso Klawd e Cooper, loro sono molto attenti e spaventati, suppongo, dato che sono bianchi come lenzuoli.
- Allora...
- Da dove iniziamo?
- Lo devono sapere per forza?
- Lev mi sembra scontato, dobbiamo collaborare per molto tempo con loro.
- Hook stiamo parlando di questi due, stavano facendo i circensi con i miei bicchieri di vetro.
- Mi sa che hai ragione.
- ADESSO PARLATE PERÒ! (coro voci)
Io e Hook ci guardiamo dritti negli occhi, sappiamo cosa fare, lo sappiamo entrambi.
- Spegnete i telefoni, io spengo le casse.
- Va bene Hook, io penso ai microfoni.

Dopo aver spento tutto quello che c'è, ci chiudiamo nella stanza insonorizzata, Klawd e Cooper sono nervosi, giustamente loro e no io e Hook.
- Allora?
- Sapevo che voi due vi conoscete ma non come c'è scritto, a quanto pare.
- Klawd le tue informazioni sono state rilasciate di comune accordo da noi, giusto per non lasciare sospetti.
- Imbrogliare l'imbroglione, solo il Diavolo poteva farlo.
- A vedere chi è peggio tra i due, se lei è il diavolo con tacchi 20 lui è alla pari (Cooper indica Hook)
- Cooper non ti allargare.
- E tu non sei un'imbroglione, sei solo un buon informatore e gangster.
- Sediamoci, iniziamo a raccontare questa lunga storia.
- A pensarci è sul serio lunga Hook. Inizia tu, hai tutto il diritto.
- Se così vuoi chiamarlo. Conosco la qui presente scapestrata..
- Ehi!
- Sai essere anche peggio. Come dicevo, la conosco da quando è nata, sono stato presente per ogni evento della sua famiglia, io e suo nonno eravamo compagni ai tempi del campo militare, due giovani cadetti sopravvissuti al meglio e al peggio dell'addestramento e oltre, suo nonno mollò e io proseguì, fin dove le mie capacità potevano. Tornato in America per il battesimo del terremoto umano qui presente, lo vista crescere e le ho insegnato qualche buon trucco fin da piccola. Quando ci fu lo scandalo del Fantasma Bennet, i suoi genitori scoprirono la formidabile mente di Lavina, suo nonna volle a tutti i vostri dimostrare la genialità della figlia con i computer, di come fosse formidabile sue nipote, così la portai nel centro dei servizi segreti all'età di 8 anni e lei riuscì a sbloccare qualsiasi cosa le veniva mostrata, ha lasciato hacker, tecnici, informatici a bocca aperta. Però tutto questo ha delle conseguenze, la mente di Lavina è ancora oggi un dilemma per molti,possiede un potere invisibile, che può essere un vantaggio o uno svantaggio, quindi la piccola Lavina Bennet fu COSTRETTA a nascondere il tutto, in segreto ha frequentato le migliori scuole del mondo e ha stabilito un record mondiale di lauree prese, tra l'altro contemporaneamente alcune di essi, in più ha seguito un addestramento militare fino alla maggiore età, dove è entrata nei servizi segreti, ha collaborato con noi fino a qualche anno fa.
- Poi è successa la tragedia Dark Paradise. Penso che tutti conoscono quella storia ormai.
- Nelle isole Hawai ci su una carneficina, il paradiso tropicale macchiato di rosso sangue, le acque scure e mesi di pulizie.
- Ecco.
- Sei stata tu?
- Già, non mi guardate così, prima la storia e poi mi urlate contro.
- Diciamo che la colpa è di tutti i presenti.
- Maggiore è la mia però.
- Vai.
- Stavamo sulle tracce di un pericoloso criminale messicano, un pezzo grosso della mafia americana. Io ero intrufolata nel suo clan e prendevo informazioni, sono entrata oltrepassando prove su prove e commettendo troppi oltraggi, però la missione valeva più di ogni cosa, una sera a Las Vegas, durante una delle partite di poker illegali, scoppia una sparatoria, io me ne tiro fuori fin da subito, ma destino vuole che davanti a me si plasma il boss che dovevo "sorvegliare" e un'altro potente di clan, senza pensarci due volte ho sparato quello nemico e sono corsa da quello sotto copertura, dopo una scenata a dire che lo fatto per fedeltà verso di lui alla fine sono finita nelle sue grazie e così sono entrata a tutti gli e effetti nel suo clan come braccio sinistro. Quando le informazioni erano anche fin troppo pesanti, sono intervenuti i miei colleghi, eravamo andati in trasferta alle Hawaii, era una buona occasione per toglierne due di mezzo al posto di uno solo, quel giorno si doveva firmare per un accordo che avrebbe rovinato il mercato americano, solo che è finito in una pozza di sangue.
- I nostri avevano ricevuto il segnale in ritardo per un'interferenza, e nel frattempo i due clan avevano intercettato il nostro piano, finendo per ammazzare quasi Lavinia, siamo intervenuti e abbiamo scatenato l'apocalisse, riuscendo nella missione, quella che ci ha rimesso di più è Lev, non solo per aver commesso gli orrori peggiori di sempre, ma anche per aver scontato una pena e aver perso quasi la vita.
- Scoperto il piano, mi hanno sparato ad entrambe le gambe, rinchiusa dentro una gabbia come un canarino e buttata in pasto agli squali con ferite e colpi addosso, senza vestiti, devo ringraziare la decenza della gabbia oppure ero più che morta, prima di quello sono stata rinchiusa in un sotterraneo al buio e al freddo nelle stesse condizioni, dopo che sono svenuta per la mancanza di forze e il sangue perso, mi hanno buttato in acqua, mi sono svegliata con l'impatto con l'acqua, e poi nulla più, mi sono risvegliata in ospedale.
- Da quel giorno è in stato di fermo, a lei la scelta di quando vuole tornare.
- Non penso di farlo con tutta questa fretta.

Le domande non sono mancate, non posso aspettarmi altro dopo questa fantastica rivelazione del mio passato, penso di averne passate di tutti i colori, non ci manca nulla, le ho viste e provate tutte, non c'è nulla che io non abbia già fatto. Ma la condanna peggiore deve ancora arrivare.

- Lev il tuo stato di fermo è stato rimosso per questa missione sotto copertura.
- Cosa? Perchè?
- Tanta intelligenza dove è finita?
- A farsi fottere.
- Tu ci sei dentro, noi siamo qua, e stai collaborando, non mi sembra una cattiva idea, in più non puoi ribattere.
- Uhhh... (sospiro) Va bene, non so quando posso essere lucida ma esce sempre il meglio di me se bevo alcolici.
- Finché non esce il killer che è in te, mi va bene tutto.

L'ombra del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora