Nel pieno della battaglia, con Magneto che devastava la città e le forze mutanti scatenate, il telefono di Peter vibrò nel suo costume. Senza fermarsi del tutto, lanciò un'occhiata veloce al display."Uh-oh... ragazzi, è Nick Fury," disse Peter con una leggera smorfia.
Yelena, che stava calciando un mutante al volo, non smise di combattere. "Questo non suona bene."
Peter rispose con il classico tono leggermente sarcastico. "Ehi, Nick, che succede!?"
La voce autoritaria di Fury esplose dall'altro lato della linea. "Parker, Bishop, Belova. Tornate subito alla base. Gli X-Men sono già sul posto. Questa è la loro battaglia. Voi tre siete fuori da questa."
Kate fece una smorfia, abbattendo un altro mutante con una freccia. "Ma... cioè, davvero? Gli X-Men? E noi dobbiamo solo... andare a casa?"
Fury non sembrava affatto divertito. "Non siete qua per fare il pubblico agli X-Men! Vi ho già detto tutto prima. Tornate. Ora!"
Peter chiuse la chiamata e sospirò. "Ragazze... dobbiamo andare."
Yelena alzò gli occhi al cielo. "Certo, proprio ora che le cose si facevano interessanti."
Mentre si ritiravano, ancora combattendo lungo il tragitto, il trio riuscì a intravedere una parte della battaglia in lontananza. E quello che videro li lasciò a bocca aperta.
"È Jean Grey," disse Kate, con un misto di stupore e invidia. "E Ciclope! Stanno combattendo fianco a fianco, la mia ship preferita!"
Wolverine era più vicino, stava strappando via parti di macerie mentre affondava i suoi artigli nei mutanti avversari con una brutalità spaventosa. Peter si fermò per un attimo, affascinato. "Wow... è ancora più tosto dal vivo."
"Cavolo..." disse Yelena, osservando la scena. "Che cosa non darei per partecipare a quella rissa."
"Già," aggiunse Kate. "Ma no, noi dobbiamo tornare a casa a giocare a Monopoli perché Fury ci tiene in castigo."
Peter ridacchiò. "Non sia mai che andiamo a fare da pubblico agli X-Men..."
Non ci misero molto a uscire dalla zona di battaglia, e una volta raggiunta una parte più tranquilla della città, si fermarono davanti a un carretto di hot dog. Il trio si guardò un attimo, e con uno sguardo di intesa silenzioso, decisero che era ora di fare una pausa.
"Due hot dog, con tutto," disse Kate, puntando verso il venditore.
"Fai tre," aggiunse Yelena, e poi sorrise verso Peter. "Coca cola?"
"Dopo quella scena, ce la meritiamo." Rispose Peter.
Si sedettero su una panchina vicina, sgranocchiando i loro hot dog e guardando da lontano le esplosioni in città. L'adrenalina stava finalmente calando, e i tre si rilassarono, approfittando di qualche minuto di tregua.
"Sapete, non è giusto," disse Kate, con la bocca piena. "Siamo qui, in mezzo a tutto questo casino, e non possiamo nemmeno combattere con loro. Siamo giovani, potremmo stare qui a combattere per ore, ma Fury ci tratta come bambini."
"Il vecchio Fury è sempre così," replicò Yelena. "Frustrato come pochi. Secondo me non sa cosa fare quando non c'è una crisi mondiale."
Peter annuì, bevendo un sorso dalla sua coca. "Forse è per questo che è sempre così arrabbiato. Tipo, chi vorrebbe essere al comando di un gruppo di supereroi adolescenti e, nel frattempo, gestire una guerra contro mutanti?"
Kate rise. "Già, deve essere una rottura infinita per lui."
Ma proprio mentre stavano scherzando, il telefono di Peter squillò di nuovo. Questa volta non era una chiamata, ma una videochiamata. E sullo schermo, la faccia cupa e furiosa di Nick Fury.
"Che cazzo state facendo?!" urlò Fury, il suo occhio solo infuocato di rabbia. "Vi ho ordinato di tornare subito alla base, non di fare una dannata pausa pranzo!"
I tre ragazzi si bloccarono, gli hot dog a metà strada verso la bocca.
"Uh... Nick... noi... ehm..." balbettò Peter.
Fury sembrava sul punto di esplodere. "Siete fuori a mangiare hot dog mentre la città è sotto attacco? E state sparlando di me?!"
Kate tentò di salvare la situazione, ma con poco successo. "Be', tecnicamente hai detto di non fare il pubblico agli X-Men... e non lo stiamo facendo. Solo... una pausa strategica?"
Yelena stava per scoppiare a ridere, ma si trattenne. "Non ci avevi specificato che non potevamo mangiare."
"Zitte!" urlò Fury, puntando il dito verso lo schermo. "Se non vi vedo alla base entro dieci minuti, vi prometto che l'addestramento sarà così duro che pregherete di non essere mai nati."
Peter annuì rapidamente. "Ci siamo già messi in marcia, capo. Dieci minuti, garantiti. Uhm, cinque minuti!"
Fury interruppe la chiamata bruscamente, lasciando i tre in silenzio per un attimo. Poi, all'unisono, scoppiarono a ridere.
"Ok, ok, forse abbiamo esagerato," disse Kate, alzandosi e finendo il suo hot dog in fretta.
"Frustrato, eh?" aggiunse Yelena, con un ghigno. "Fury ci odierà per sempre."
Peter si alzò, finendo la sua coca cola. "Sì, ma sai che c'è? Ne è valsa la pena."
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Unmasked ⴵ➳¤
FanfictionIn una New York caotica e piena di minacce, tre giovani eroi trovano inaspettatamente la sintonia: Peter Parker, il supereroe di quartiere con le sue abilità di ragno; Kate Bishop, l'arciere sarcastico e determinato; e Yelena Belova, la letale e cin...