Caccia alla fuggitiva

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Appena usciti dalla sala, i tre ragazzi si misero a correre lungo i corridoi della Avengers Tower. Il senso di urgenza era palpabile: Mystica poteva essere ovunque, e sapevano che se non l'avessero fermata in tempo, sarebbe riuscita a sparire.

"Non può essere lontana!" gridò Kate, tentando di tenere il passo mentre si guardava intorno.

"Dobbiamo dividerci o ci sfugge!" propose Yelena, già con la mano pronta sui bastoni elettrificati.

"No, restiamo insieme! Lei può trasformarsi in chiunque, dobbiamo essere sicuri di non attaccarci a vicenda," rispose Peter, tirandosi dietro i due con le ragnatele per accelerare.

Mentre si precipitavano lungo i corridoi, la scena divenne subito caotica. Decine, se non centinaia, di agenti dello SHIELD correvano in ogni direzione, cercando di individuare la causa dell'esplosione. Le sirene continuavano a suonare, e luci rosse lampeggiavano ovunque. Gli ordini urlati e le comunicazioni frenetiche creavano un ambiente di puro caos.

"Come diavolo la troviamo in tutto questo casino?" chiese Kate, cercando di farsi strada tra gli agenti in movimento.

Peter lanciò uno sguardo verso le unità SHIELD che correvano da una parte all'altra. "È proprio questo il problema... potrebbe già essere uno di loro."

E, come per confermare le sue parole, in lontananza videro una figura apparentemente innocua: un agente dello SHIELD che correva con l'arma in mano ma dal lato opposto, con un'espressione concentrata sul volto. Ma Peter lo capì subito. Non era un semplice agente.

"Quella è lei!" gridò, puntando il dito verso l'agente in fuga.

Yelena non esitò, scattando in avanti con una rapidità impressionante. "Dannata bastarda!"

L'agente /Mystica – si voltò appena, con uno sguardo rapido, e capì che era stata scoperta. Senza esitazione, scartò in un corridoio laterale, scomparendo tra la folla di agenti confusi. Kate, Peter e Yelena le corsero dietro, ma ogni volta che sembravano avvicinarsi, lei si mescolava perfettamente tra gli altri.

"Merda! È troppo veloce!" ansimò Kate, tentando di non perderla di vista.

"Non è solo veloce, è subdola," commentò Yelena con rabbia.

Dopo alcuni minuti di inseguimento, si fermarono in un'area apparentemente tranquilla. Non c'era più traccia di Mystica. Era riuscita a scappare, e il senso di frustrazione li invase tutti.

"Dannazione, ci ha fregati di nuovo," disse Peter, massaggiandosi le tempie con le mani guantate.

Yelena sbatté il pugno contro il muro. "Non può essere andata lontano. Dobbiamo continuare a cercarla."

"Non adesso," rispose Peter, ancora con il fiato corto. "Dobbiamo andare da Fury e spiegare tutto. Lui saprà cosa fare."

Kate annuì, sebbene fosse visibilmente furiosa. "Già, e magari ci aiuta a organizzarci meglio. Non possiamo continuare così."

Con la decisione presa, i tre si diressero verso l'ufficio di Nick Fury, situato nei livelli più alti della Avengers Tower. La tensione si faceva sentire. Se Mystica aveva davvero qualcosa di grosso in mente, non potevano permettersi di perdere altro tempo.

Nick Fury li aspettava. Non appena entrarono nel suo ufficio, li accolse con uno sguardo severo, come se sapesse già tutto. Era appoggiato alla scrivania, con le braccia incrociate, l'unico occhio buono puntato su Peter. Aveva un'aria di impazienza e frustrazione.

"Spider-Man, ti trovo sempre nel bel mezzo del casino, eh?" disse Fury con la sua solita voce burbera, senza perdere tempo in formalità.

Peter deglutì. "Sì, e stavolta è davvero un grosso casino, capo. Mystica è qui, e ha quasi cercato di farci saltare in aria."

Yelena, impassibile, si avvicinò alla scrivania. "Ci ha attaccati, ha lanciato una granata e poi è scappata mescolandosi agli agenti SHIELD."

Fury sollevò un sopracciglio. "Non è la prima volta che Mystica fa qualche trucco del genere. Siete sicuri di non averla persa di vista completamente?"

"Era lì, le stavamo dietro, ma si è trasformata in uno degli agenti e... ci ha fregati," ammise Kate con un certo risentimento. "Non siamo riusciti a fermarla."

Fury sospirò, passandosi una mano sulla nuca. "Mystica sa come scomparire. Se ha deciso di sparire, sarà un inferno trovarla ora. Ma il fatto che sia qui, che stia cercando di infiltrarci, significa solo una cosa: qualcosa di grosso sta per succedere."

Peter guardò Fury, preoccupato. "E noi cosa dovremmo fare? Come la troviamo?"

Fury lo fissò per un attimo, il suo sguardo tagliente. "Non la cercate, è troppo esperta per voi, so io chi mandare a cercarla."

Yelena incrociò le braccia, scuotendo appena la testa. "Abbiamo capito. Ma la prossima volta, se dovessi ritrovarmela davanti non scapperà."

Fury si voltò verso il monitor dietro la sua scrivania, già esaminando le informazioni sugli schermi. "Meglio che non lo faccia. Non mi piace quando le cose si complicano."

Peter fece un passo indietro, riflettendo su quanto accaduto. "D'accordo. E... Fury?"

Fury si girò, fissandolo. "Che c'è?"

"Grazie per non averci espulso dagli Avengers ," disse Peter, cercando di alleggerire un po' l'atmosfera.

Fury non rispose, limitandosi a un mezzo sorriso criptico. "Non ringraziarmi ancora, ragno. Ci sarà da lavorare parecchio."

Sapevano tutti che la caccia a Mystica era appena iniziata, e la strada sarebbe stata tutt'altro che facile.

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