Ci sto!

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Cassie si siede sul divano, incrociando le braccia e scrutando Kate e Kamala con un'aria curiosa.

Cassie: "Allora, Kate... come mai mi hai portata qui? C'è qualche missione segreta o cosa?"

Kate e Kamala si scambiano uno sguardo complice, quasi emozionato, prima che Kamala prenda la parola con entusiasmo.

Kamala: "Cassie, in un certo senso sì! È una missione, ma... più grande di quanto pensi. Kate e io stiamo cercando di mettere insieme qualcosa di nuovo. Una squadra diversa. Una nuova generazione di supereroi."

Kate (inclinandosi in avanti, seria): "Gli Young Avengers. Un gruppo che non si limiti solo a combattere il crimine, ma che lavori per cambiare le cose, nel vero senso della parola. Abbiamo bisogno di persone come te, Cassie. Qualcuno che abbia degli ideali veri, qualcuno con coraggio e voglia di fare la differenza."

Cassie si raddrizza, e nel suo sguardo compare una luce di determinazione.

Cassie: "Young Avengers, eh? Devo dire che suona proprio come qualcosa di cui mi piacerebbe far parte. Una squadra nuova, con nuove idee. Niente compromessi. Siamo giovani, e se c'è un modo per rivoluzionare il mondo supereroistico, è proprio creando qualcosa di nostro."

Kamala: "Esatto! Vogliamo fare le cose diversamente. C'è tanto che si può fare, con visioni diverse. Chi se non noi può portare avanti una nuova idea di giustizia, una che non si limiti solo a sconfiggere i cattivi ma cambi anche la società?"

Cassie annuisce, sempre più convinta, con un sorriso di sfida.

Cassie: "Questa è la cosa che mi piace di più! Non sono interessata a fare solo la comparsa in un altro team di 'eroi' che segue ordini dall'alto. Ma una squadra nuova, giovane, che faccia davvero la differenza, mi piace da matti. Un gruppo che si batta per quello che conta davvero. Siamo noi i nuovi eroi, ed è ora che il mondo lo sappia."

Kate sorride, apprezzando l'energia di Cassie.

Cassie: "Ok, ci sto. Non vedo l'ora di fare un po' di rumore e di portare avanti un nuovo ideale di eroi! Chiunque sarà con noi dovrà essere pronto a fare sul serio."

Kamala esulta, e Kate le dà una pacca sulla spalla, entrambe visibilmente sollevate ed entusiaste.

Kamala: "Sapevo che eri quella giusta, Cassie! Sarà epico!"

Cassie, Kamala e Kate si scambiano sorrisi pieni di entusiasmo, mentre Peter e Yelena guardano le tre ragazze soddisfatti.

Kamala (rivolta a Kate, con occhi brillanti): "E America? Hai avuto più sue notizie? Sai quanto ci terrei ad averla nella squadra. Credo che sarebbe... perfetta."

Kate fa un sorriso divertito.

Kate: "Oh sì, l'ho sentita. Ma risponde ai messaggi a orari che definire strani è poco. A quanto pare ha sempre qualche portale da attraversare o un universo da visitare. O risponde all'alba o a notte fonda."

Peter (ridendo): "Mi chiedo se riesca mai a dormire ogni tanto in mezzo a tutte le sue avventure."

Kamala: "Ma quindi, Kate, pensi che le interesserebbe davvero unirsi a noi?"

Kate: "Da come ne parlava, credo di sì. Ha detto che è curiosa e sarebbe felice di parlarne dal vivo appena avrà un momento. Sono sicura che l'idea di una squadra giovane e rivoluzionaria le piaccia."

Yelena ascolta in silenzio, masticando il suo chewing-gum, e lancia un'occhiata a Kamala e Kate con un mezzo sorriso.

Yelena: "Siete sicure che sia la scelta giusta per questa squadra? Una che risponde ai messaggi solo tra una dimensione e l'altra, e noi che dobbiamo rincorrerla."

Peter: "Da quello che sappiamo su America, penso che sia un'ottima scelta, penso che il mondo abbia bisogno proprio di questo. Non solo gente che combatta, ma anche che faccia la differenza, che mostri alle persone che possiamo essere di più. Non solo per difenderli, ma per ispirarli."

Kate annuisce e appoggia una mano sulla spalla di Kamala.

Kate: "È proprio così. La nostra forza sarà la nostra diversità. Ognuno di noi ha vissuto esperienze che ci spingono a voler cambiare il mondo. E con America al nostro fianco, saremo una squadra che non solo combatte, ma che rappresenta quello in cui crediamo."

Kamala (stringendo la mano di Kate, entusiasta): "Sarà incredibile. Noi, America, Cassie, Peter, Yelena... Una squadra giovane, piena di grinta, idee e cuore. Questo mondo non sa cosa sta per colpirlo!"

Yelena (scherzando, con un mezzo sorriso): "Beh, e non dimenticate che sono la più pericolosa qui presente... se qualcuno dovesse rivelarsi la scelta sbagliata saró pronta a metterlo KO."

Kate: "Siamo solo all'inizio, e se penso a tutto quello che possiamo fare insieme, so che sarà incredibile. Ragazzi, il mondo non ha ancora visto nulla."

Mentre le altre parlano di reclutare Cassie, Yelena fa un cenno a Kate, indicandole un angolo più appartato della stanza.

Yelena: "Kate... possiamo fare due chiacchiere da sole?"

Kate annuisce, cogliendo nel tono di Yelena una sfumatura insolita, quasi triste. Si allontanano dalle altre, trovando un angolo tranquillo.

Yelena: "Come hai fatto a ottenere il permesso per vedere tua madre, Eleanor? Non è semplice con queste cose... io... ci ho provato, ma..."

Yelena fa una pausa, abbassando lo sguardo. Kate avverte il peso di quel silenzio e si avvicina a lei, guardandola con comprensione.

Kate: "Ho dovuto parlarne più volte con Fury. Non è stato facile, ma alla fine ho spiegato perché era così importante per me. Forse dovresti provarci anche tu... ci tengono molto alla famiglia, alla fine."

Yelena fa un sorriso amaro.

Yelena: "Sì, beh... la mia famiglia non è esattamente come la tua. Ho perso Natasha, e da allora... tutto è cambiato. Melina è scomparsa, e l'unico che mi è rimasto è Alexei. Non lo vedo da tanto, Kate. E il pensiero di rivederlo, di guardarlo negli occhi dopo quello che è successo a Nat... mi fa paura, capisci?"

Kate sente un nodo alla gola. Sa cosa significa avere qualcuno in prigione, un parente a cui tieni ma che è lontano, irraggiungibile.

Kate: "Sì, lo so cosa intendi. Anche per me non è stato semplice rivedere mia madre. Dopo tutto quello che è successo... non è come prima, ci sono silenzi, sguardi che non riesco a decifrare. Ma forse... forse è proprio in quei momenti che capiamo quanto ci importa, quanto sono importanti quei legami."

Yelena alza lo sguardo, e per un attimo sembra fragile, come se il peso di quella solitudine fosse finalmente emerso. Poi scuote la testa, cercando di scacciare quei pensieri.

Yelena: "Ho solo paura di scoprire che forse non siamo nemmeno più una famiglia. Che magari... non ci reputiamo più una famiglia."

Kate le prende una mano, stringendola con affetto.

Kate: "Senti, qualsiasi cosa succeda, ci sono persone che ci vogliono bene, anche fuori da quei muri. Io ci sono, Yelena. Siamo... siamo un po' una famiglia anche noi, no?"

Yelena sorride, un sorriso che è un mix di gratitudine e tristezza.

Yelena: "Sì... una strana famiglia, ma sì. Grazie, Kate. Non sai quanto significhi per me. Anche se, ammettilo... i colloqui in carcere sono una tortura."

Kate ride, annuendo con entusiasmo.

Kate: "Oh, sono i peggiori! Quella stanza grigia, tutto quel silenzio imbarazzante... e gli agenti che ti guardano come se stessi per fare chissà cosa! E poi cercare qualcosa da dire quando in realtà non sai da dove cominciare..."

Yelena (ridendo): "Esatto! E intanto loro lì, a fissarti, come se parlare fosse un crimine. Giuro, a volte sembra più una punizione che un incontro."

Le due si mettono a ridere, e in quel momento sembrano solo due amiche che condividono una battuta. Per un attimo, le ombre della loro vita familiare si dissolvono, lasciando spazio a un legame sincero, nato da esperienze simili e da una comprensione profonda.

Poi, dopo una stretta complice sulla spalla, si avviano verso il gruppo, pronte a tornare al caos e all'energia del loro mondo, sapendo che, qualunque cosa accada, non saranno mai davvero sole.

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