Il progetto top secret

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"Peter fissava il soffitto della sua stanza, cercando di chiudere gli occhi, ma i pensieri gli si affollavano in testa. La solitudine della notte faceva risuonare ogni dubbio, ogni domanda che continuava a tormentarlo. Non riusciva a smettere di pensare a Felicia. E se ci provassi con lei? si domandava. Sarebbero stati una coppia incredibile. Ma poi, l'altro lato della medaglia: E se mi rifiutasse? Si rigirava nel letto. Perché dovrebbe rifiutarmi? Ma poi... E se funzionasse, ma si rivelasse una super criminale? Posso fidarmi di lei?

Non poteva continuare così, aveva bisogno di un'opinione esterna. Quindi, senza pensarci troppo, prese il telefono e mandò un messaggio a Yelena chiedendole se fosse sveglia.

Dall'altro lato del corridoio, Yelena stava finalmente trovando pace nel suo letto, le cuffie con la musica ancora nelle orecchie, quando sentì la notifica del messaggio. Si tirò il cuscino sulla faccia, esasperata, e lanciò un urlo frustrato. "Non ci posso credere! Se sono ancora quelle due, lancio il telefono dalla finestra!" Dal corridoio si sentirono Kate e Kamala ridere a crepapelle.

Poi Yelena prese il telefono e vide che il messaggio era di Peter. Si rilassò un po', sospirando. Ok, non sono loro. Rispose subito:

Yelena: Parker, pensavo fossi ancora una di quelle due... Cosa vuoi?

Peter: Scusa, non volevo disturbarti. È solo che... non riesco a dormire. Continuo a pensare a Felicia.

Yelena: Ah, Felicia. La misteriosa cameriera. Cosa ti preoccupa?

Peter: E se ci provassi con lei? Potremmo essere una super coppia. Ma... e se mi rifiutasse? E se non fosse la persona giusta per me?

Yelena sorrise leggermente mentre leggeva il messaggio.

Yelena: Parker, Parker, Parker... sempre pieno di drammi sentimentali. Non sei l'unico con paure, sai? Ma seriamente, perché dovrebbe rifiutarti?

Peter: Non lo so. Forse perché... ho già fatto degli errori con lei? Oppure perché è difficile capire se mi posso fidare. Sai, ha quel lato da criminale... Non voglio finire di nuovo nei guai.

Yelena: Beh, Porker, scusami, Parker, ma stai pensando troppo. Se hai paura che ti rifiuti, non lo saprai mai se non provi. Quanto al resto... impara a mascherare le tue paure, come faccio io.   Ti insegnerò un paio di trucchetti.

Peter: Mascherare le paure? Suona... complicato.

Yelena: Niente di troppo difficile per te. Sei Spider-Man, no? Hai superato di peggio.

Peter: Grazie, Yelena. Davvero. Sei sempre diretta, ma è quello di cui avevo bisogno.

Yelena: Lo so, lo so. E ora, per favore, lasciami dormire, altrimenti domani ti lancerò giù dalla torre con le mie mani.

Peter rise leggendo l'ultima risposta.

Peter: Va bene, ci vediamo domani. Buonanotte, Yelena.

Yelena: Buonanotte, Spider-Pork.

Mentre Peter posava il telefono sul comodino, si sentiva un po' più sollevato. Anche se non aveva ancora tutte le risposte, sapeva che con Yelena al suo fianco, qualunque decisione avrebbe preso, non sarebbe stato da solo.

La mattina seguente, Kamala e Kate erano in piedi nella loro camera, esauste per non aver chiuso occhio. Avevano passato tutta la notte a discutere del loro progetto segreto, ma nonostante il sonno mancato, erano pronte a radunare Peter e Yelena in camera loro. La stanza, ormai decorata con poster dei loro eroi preferiti, rispecchiava perfettamente l'entusiasmo delle due ragazze.

Yelena entrò con aria stanca e due occhiaie enormi. Era visibilmente nervosa per il sonno perso. Peter, al contrario, aveva dormito serenamente dopo il discorso di Yelena.

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