«Hermione, tesoro, devi sbrigarti! Tua madre sarà qui a momenti!»
«Papà, pensi che alla mamma piacciano le stelle filanti verdi o quelle viola?»
«Quelle blu, Hermione,» disse subito suo padre, avvicinandosi a Hermione e mostrando come far roteare i due fili di stelle filanti. «Così, tesoro.»
«Come fai a sapere—»
«È il suo colore preferito,» rispose semplicemente. Tornò in cucina, aprendo cassetti e armadietti alla ricerca di qualcosa. «Assicurati di togliere le crostate di fragole dalla scatola, Hermione.»
«Ma tu adori quelle alla fragola.» Hermione guardò nella grande scatola di pasticcini e raccolse con delicatezza tutte le crostatine rosse.
«E tua madre mangia le sue crostatine ai mirtilli preferite solo se non toccano quelle alla fragola... Ah! Sapevo di averlo messo qui da qualche parte.» Suo padre tirò fuori un vaso di vetro dal mobile sotto il lavandino e cominciò a riempirlo d'acqua. «Cosa mi manca... i fiori!»
«Come fai a ricordare tutto, papà?» Chiese Hermione, con la lingua che le usciva dall'angolo della bocca mentre si concentrava a sistemare le crostate, incurante del padre che le correva intorno.
Un vaso pieno di narcisi bianchi era appoggiato sul tavolo e lei si sentì girare verso il padre. Lui la tenne delicatamente per le spalle e le nascose un ricciolo dietro l'orecchio. «Ricordo tutto perché la amo. E un giorno incontrerai un uomo che ricorderà tutto ciò che ami.»
«Tutto?» Hermione respirò, spalancando gli occhi.
Suo padre annuì. «Il tuo colore preferito, i tuoi fiori preferiti...»
«I miei libri preferiti?»
«Soprattutto i tuoi libri preferiti. Saprà tutto di te, mia cara bambina.»
La porta d'ingresso si aprì di scatto e gli occhi del padre si allargarono. «Oh! È lei!»
Hermione sorrise e corre verso la porta d'ingresso. «Mamma! Buon compl—»
Hermione si svegliò ansimando. Lacrime calde le scorrevano sulle guance mentre sbatteva furiosamente le palpebre nell'oscurità.
Si girò su un fianco e strinse un pugno contro il petto finché il sogno non svanì nel nulla e tutto ciò a cui riuscì a pensare fu il dolore bianco e lancinante.
_________________
«Miseriaccia, Hermione, il tuo naso è tutto sbagliato,» disse Ron.
Hermione fissò lo schizzo che la ritraeva, notando che il suo naso era leggermente troppo grande, inclinato verso sinistra.
Era sbagliato.
Sospirò, strofinandosi gli occhi stanchi. «Va bene.»
La notte scorsa aveva dormito in tutto tre ore. John non l'aveva contattata dopo la loro chiacchierata e lei era stata troppo esausta dall'intera giornata per dire qualcosa.
«Quello sarà un naso permanente sulla tua statua, Hermione. Sei sicura?» Chiese Ginny di fronte a Hermione, sorseggiando il suo bicchiere di whisky incendiario. Luna, che sedeva sul braccio della sedia, era intenta a sistemare piccole trecce nei capelli di fuoco di Ginny.
Le due avevano iniziato a frequentarsi poco dopo la guerra, e Hermione non pensava che ci fosse stato un solo momento in cui il loro amore si fosse dissolto.
Distolse lo sguardo dalla dolcezza dolorosa delle mani di Luna e tornò a guardare gli schizzi.
Harry fece scivolare il proprio schizzo sul tavolino accanto al suo e a quello di Ron. Il suo schizzo sembrava essere l'unico con i lineamenti sbagliati.
STAI LEGGENDO
Green Light | Traduzione in ITALIANO
FanfictionUna giornalista incontra Draco Malfoy, scomparso otto anni prima, per farsi raccontare perché è scomparso e cosa è successo. Raccontato dal punto di vista di Hermione, la giornalista segue la storia di Draco e Hermione durante una spedizione alla ri...