Capitolo 7

46 5 14
                                    

Cercare vuol dire tirare noiosamente ogni secondo, aggrapparsi a fili sciolti con mani oliate, e allo stesso tempo essere cercati.
Come si raggiunge la luce? Un passo alla volta.
E sto imparando che la ricompensa è nel ritardo e nel cambiamento che si trova maggiormente con ogni mano tesa verso l'altra.

-Safia Al-Jabar, 1915


Sentì un rumore alle sue spalle e Hermione si girò di scatto, aspettandosi di vedere Malfoy in piedi. Rilasciò un respiro tremante, con il cuore in gola, quando vide che si trattava di Amina.

Malfoy non l'avrebbe mai seguita, tanto meno sarebbe entrato nella sua tenda.

Amina entrò e incrociò le braccia sul petto. Guardò Hermione con aria accusatoria. «Dobbiamo parlare di Draco.»

«Malfoy?»

«Accidenti Hermione, qui dentro hai tutto sotto controllo.» Amina girò intorno alla sua postazione e rimase a bocca aperta. «Hermione, questa è una tenda pazzesca, vera e propria. Devi farmi vedere come hai fatto a infilare le candele lungo le cuciture.»

Hermione si spostò di nuovo nella visuale di Amina. «Perché hai bisogno di parlarmi di Malfoy?»

«Oh giusto! Sì, Draco.» Amina si sedette sul letto di Hermione e la guardò con aspettativa. «Sta succedendo qualcosa tra te e lui.»

Hermione scrollò le spalle con indifferenza, nonostante il battito saltellante. «Non so di cosa tu stia parlando.»

«Ti prego, abbiamo visto tutti quello che è successo lì fuori,» si schernì Amina. Si tolse le scarpe e si infilò nel letto, infilando i piedi nella coperta. «Sembrava che lo stessi per aggredire.»

Hermione sussultò, sedendosi sul letto accanto a lei. «Non è vero! Stavamo solo facendo una conversazione intellettuale su un'opera d'arte classica. I filosofi fanno esattamente questo da centinaia di anni. Era un discorso del tutto normale.»

«Giusto, certo, è esattamente quello che è successo lì fuori.» Amina annuì con la testa, poco convinta. «Non sto parlando solo di stasera, però, Hermione. C'è qualcosa che sta succedendo da quando vi siete incontrati all'hotel. Siete entrambi così tesi l'uno con l'altro.»

Hermione esitò, guardandosi le mani. Si strinse la pelle intorno al pollice e sospirò. «C'è molto tra di noi. Lo conosco solo... da prima. Da quando eravamo bambini. È passato molto tempo da quando l'ho visto ieri.»

«Ok, capisco.» Amina si avvicinò per stringere la mano di Hermione e la strinse una volta. «Senti, non sei obbligata a darmi dettagli, ma starai bene con lui? È un po' troppo tardi per rimandarlo indietro adesso, ma posso parlargli e inventarmi una scusa alla prossima città...»

«No!» Hermione scosse la testa con decisione. «Dio, no! Ti prego, non voglio che se ne vada per colpa mia.»

Amina la guardò preoccupata. «Sei sicura? Tu sei la mia priorità, Hermione. Ti ho chiesto di venire qui e tu sei stata così generosa da—»

«Amina, te lo prometto. Staremo bene. Mi dispiace che le cose siano sfuggite un po' di mano là fuori e abbiano reso le cose imbarazzanti per tutti gli altri. È solo che l'ultima volta che l'ho visto... non era un buon momento per nessuno di noi. Non sono sicura della mia posizione nei suoi confronti ora.» Hermione si schiarì la gola. «Che cosa stavi cercando al souq?»

Hermione infilò i suoi piedi nella coperta e il peso di questa approfondì la stanchezza che sentiva nelle ossa per la giornata. Voleva solo sdraiarsi accanto ad Amina e addormentarsi.

Amina si rifiutò di incontrare gli occhi di Hermione. Si tirò i capelli su un lato della spalla e iniziò a intrecciarli. «Stavo cercando qualcosa.»

Green Light | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora