Capitolo 5: Il ricordo condiviso

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Anche se separati da migliaia di chilometri, Kyle e Agatha pensavano alla stessa cosa in quel momento: il loro primo incontro. Era un ricordo che entrambi conservavano gelosamente, un momento che sembrava lontano eppure incredibilmente vivido, come se fosse successo il giorno prima.

Agatha, ancora seduta accanto alla finestra vuota di fronte a lei, si lasciò trasportare indietro nel tempo. Le veniva in mente il campus del college, il caos dei primi giorni, la sensazione di essere una piccola parte di qualcosa di immenso e sconosciuto. Era una mattina di ottobre, con l'aria che profumava di pioggia recente e foglie bagnate. Agatha aveva fretta di raggiungere la sua classe, con la testa china su un libro, cercando di memorizzare gli appunti all'ultimo minuto.

Kyle si trovava nei paraggi, appena arrivato da una piccola città del Midwest, dove tutto era più lento e meno complicato. La frenesia del college lo faceva sentire sperduto, ma eccitato. Non aveva ancora amici, e quel giorno stava cercando di orientarsi nel labirinto degli edifici. Fu proprio in quel momento che i loro cammini si incrociarono per la prima volta.

Agatha stava camminando velocemente, distratta, e senza accorgersene urtò Kyle con forza, facendogli cadere tutti i libri che portava in braccio. Fu come un piccolo incidente esplosivo di carta e caos. Agatha si fermò, sorpresa, e il suo primo impulso fu di scusarsi. Si inginocchiò velocemente per aiutarlo a raccogliere i libri, ma quando lo guardò negli occhi per la prima volta, si fermò.

Kyle la osservava con un misto di sorpresa e imbarazzo. I suoi capelli scompigliati, quel modo gentile di sorridere che sembrava dire "va tutto bene" anche se chiaramente non lo era. Lei cercò di nascondere il rossore che le montava in viso, senza riuscire a capire perché si sentisse così nervosa.

«Scusa, davvero, sono un disastro.» disse Agatha, ridendo nervosamente mentre gli porgeva l'ultimo libro. «Non volevo travolgerti.»

Kyle sorrise, grattandosi la nuca in modo imbarazzato. «Non preoccuparti, succede. In realtà... ero io che non guardavo dove andavo.» Le porse una mano, e Agatha la prese, sentendo un calore inspiegabile passare tra di loro. C'era qualcosa di sorprendentemente rassicurante in lui, come se lo conoscesse da una vita.

Fu un momento semplice, ma profondo. Quello scontro fortuito aveva creato un legame immediato, e mentre camminarono insieme verso la lezione, iniziarono a parlare come se fosse la cosa più naturale del mondo. Scoprirono di avere molto in comune, dalla musica ai libri, e quella conversazione non si fermò mai del tutto.

Anche Kyle ricordava ogni dettaglio di quel giorno. Mentre sorseggiava un caffè nel bar di una città sconosciuta, la mente gli tornava continuamente a quel primo incontro. Ricordava come Agatha fosse apparsa così diversa da tutte le persone che aveva conosciuto. Non era solo bella, ma aveva un'energia particolare, una scintilla nei suoi occhi che sembrava nascondere mondi interi. Non era come nessun'altra.

Ripensava a come la loro amicizia fosse cresciuta rapidamente dopo quel giorno, trasformandosi in qualcosa di più grande, più profondo. Quella connessione che avevano costruito con tanta naturalezza, senza nemmeno rendersene conto, li aveva legati insieme in un modo che nessuno dei due avrebbe mai potuto immaginare.

Agatha sorrideva tristemente ripensando a quella prima conversazione. Dopo essersi scambiati i numeri di telefono, si erano ritrovati a condividere sempre più tempo insieme, dalle serate a studiare nella biblioteca fino alle lunghe passeggiate nel parco vicino al campus. Erano giovani, pieni di speranze e sogni, convinti che niente avrebbe potuto spezzare quel legame.

Ma ora, anni dopo, con il peso delle scelte e degli errori che si erano accumulati tra di loro, quel ricordo sembrava appartenere a un'altra vita. Agatha si chiese se Kyle stesse pensando la stessa cosa. Forse, da qualche parte, anche lui stava ricordando quel giorno, quella scintilla che li aveva uniti, e si stava chiedendo dove fosse finito tutto.

Mentre il sole sorgeva alto, sia Agatha che Kyle sapevano che non sarebbe mai più stato come allora. Le versioni di loro stessi che si erano incontrate in quel giorno d'autunno al college non esistevano più. Ma, nonostante tutto, quel ricordo rimaneva intatto, come l'ultimo fragile filo che li legava ancora.

In quell'attimo, separati da chilometri di distanza, entrambi pensarono la stessa cosa: che se potessero tornare indietro a quel primo giorno, forse avrebbero fatto tutto in modo diverso. Ma quel momento era ormai solo un ricordo, qualcosa da custodire mentre la vita andava avanti, lasciandosi alle spalle quello che una volta avevano condiviso.

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