Capitolo 18: Un passato che non va via

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Agatha era seduta vicino alla finestra del suo piccolo appartamento, osservando distrattamente la pioggia che scendeva lenta. Ogni goccia che colpiva il vetro sembrava accompagnare i suoi pensieri, che tornavano sempre a Kyle, al loro passato insieme, a tutto quello che avevano vissuto.

Pensava a quella notte, a quando si erano lasciati, a come, da allora, non aveva fatto altro che rimuginare su ogni singolo istante.

Una lacrima le scivolò sul viso, seguita da altre, silenziose e lente. «È davvero finita?» si chiese, quasi senza voce. Non riusciva a liberarsi dall'idea che forse non avrebbe mai più rivisto Kyle, che quel capitolo della sua vita fosse ormai chiuso per sempre. Il dolore che sentiva nel petto era opprimente, come se l'aria stessa fosse diventata troppo densa per essere respirata. Kyle non c'era più nella sua vita, e forse non ci sarebbe mai più stato.

Dall'altra parte del paese, Kyle si trovava in un affollato pub a New York. L'ambiente era rumoroso, le luci soffuse e la musica troppo alta per permettere una vera conversazione.

Era seduto al tavolo con i nuovi colleghi del prestigioso studio legale in cui lavorava da qualche mese. Avevano deciso di festeggiare la chiusura di un importante contratto e lui, pur non sentendosi dell'umore giusto, aveva accettato di unirsi al gruppo.

Uno dei suoi nuovi colleghi era un vecchio amico del college, qualcuno che conosceva bene anche Agatha. Tra una risata e l'altra, il suo amico alzò il bicchiere, il sorriso di chi ha bevuto troppo stampato sul volto, e disse: «Sai, Kyle... Agatha sarebbe stata la sposa perfetta per te, peccato fosse troppo complicata!» La frase uscì con leggerezza, seguita da una risata rumorosa, mentre il collega si appoggiava al tavolo con fare sornione, alzando il bicchiere per un brindisi.

Kyle rimase immobile. Il bicchiere che teneva in mano sembrava diventato improvvisamente pesante. Le parole del suo amico lo colpirono come un pugno allo stomaco. Non si aspettava di sentir parlare di Agatha quella sera, né tantomeno in quel modo. Il sorriso che si era forzato a mantenere fino a quel momento svanì all'istante, lasciando il posto a un'espressione seria e distante.

«Complicata.» ripeté nella sua mente.

Quella parola continuava a risuonare. Agatha era stata tante cose: brillante, appassionata, dolce... e sì, anche complicata. Ma era stata la donna che aveva amato più di ogni altra cosa, quella per cui avrebbe fatto qualsiasi cosa. La loro relazione non era stata perfetta, ma l'amore che aveva provato per lei, e che ancora provava, era reale, profondo, viscerale.

Kyle non riuscì a rispondere, rimanendo solo con i suoi pensieri mentre il chiasso del pub si mescolava al rumore dei bicchieri e delle risate attorno a lui. Si sentiva completamente fuori posto, come se fosse stato improvvisamente catapultato in un'altra dimensione, lontano da quella serata spensierata. Gli amici continuavano a scherzare e ridere, ignari del tumulto che si stava formando dentro di lui.

Erano passati mesi da quando lui e Agatha si erano lasciati. Tutto era cambiato, o almeno così sembrava. Aveva cambiato città, lavoro, vita. Ma una cosa non era cambiata: il suo amore per lei.

Kyle sapeva che, nonostante tutto, Agatha sarebbe rimasta nel suo cuore. Non era mai riuscito a dimenticarla, e probabilmente non ci sarebbe mai riuscito. Anche ora, mentre si trovava a miglia di distanza da lei, i ricordi di Agatha continuavano a tormentarlo, a tenerlo legato a un passato che non sembrava voler svanire.

Posò il bicchiere senza berne un sorso, alzandosi dal tavolo senza dire una parola. «Tutto bene?» gli chiese il suo amico, notando il cambiamento improvviso nel suo atteggiamento.

Kyle annuì appena, accennando un sorriso stanco. «Sì, devo solo prendere un po' d'aria.» rispose con voce bassa, uscendo dal pub e lasciandosi alle spalle il rumore assordante.

Una volta fuori, il freddo autunnale lo colpì in pieno volto, ma non sembrava abbastanza forte da scuoterlo. Camminò per qualche minuto lungo la strada illuminata dai lampioni, con la mente persa nei ricordi. Agatha, con i suoi sorrisi e i suoi demoni. Agatha, con la sua fragilità e la sua forza. Nonostante tutte le loro difficoltà, sapeva che una parte di lui l'avrebbe amata per sempre.

Mentre camminava, prese il portafoglio dalla tasca del suo cappotto e tirò fuori quella vecchia foto di loro due insieme. Era sgualcita e i bordi erano consumati dal tempo, ma la teneva ancora lì, nascosta tra le carte, come se in qualche modo potesse tenerlo ancorato a ciò che aveva perso. La guardò a lungo, stringendola tra le dita, chiedendosi ancora una volta se avrebbe potuto fare qualcosa di diverso, se avrebbe potuto salvarla.

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