Twisted Hearts ||Enora Emerald Vanrouge & Riddle Clayton Rosehearts

V-Between Shadows and Whispers

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A volte, anche nelle ombre più profonde, si nasconde una scintilla di umanità; basta solo avere il coraggio di cercarla- Enora Emerald VanRouge

Il giorno successivo mi svegliai con una strana sensazione, come se la notte precedente fosse stata solo un sogno. La stanza era avvolta dalla luce del mattino che filtrava attraverso le tende, e per un momento rimasi immobile, cercando di mettere ordine nei miei pensieri. Riddle. Il suo nome affiorò immediatamente nella mia mente. Quel bacio sulla fronte, il suo tono gentile, e quel sorriso malizioso che mi aveva lasciato con il cuore accelerato. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo tra noi. La sua vicinanza mi attirava, ma allo stesso tempo mi spaventava.Ogni gesto, ogni parola che avevamo condiviso la sera prima sembrava avere un significato nascosto, come se stessimo giocando a un gioco a cui non conoscevo le regole.Mi voltai sul letto, guardando l'orologio. Le 7:30. Ancora troppo presto per gli esami, ma abbastanza tardi per iniziare la giornata. Mi alzai lentamente, stiracchiandomi per sciogliere i muscoli rigidi. Avevo dormito meglio del previsto, nonostante la tensione che avevo accumulato. Appena mi misi in piedi, un leggero mal di testa mi colpì, probabilmente per aver dormito con i pensieri in subbuglio. Camminai verso la finestra e aprii le tende, lasciando che la luce del sole inondasse la stanza. L'aria fresca del mattino entrò dalla finestra socchiusa, rinfrescandomi il viso. Dovevo prepararmi per la giornata.
Mi infilai un paio di jeans e una maglietta comoda, legando i capelli in una coda disordinata. Avevo promesso a me stessa che avrei studiato oggi, ma la verità era che non riuscivo a concentrarmi completamente sui libri. Gli esami erano ancora lontani, ma la pressione stava già iniziando a pesarmi. Scendendo in cucina, il profumo del caffè mi colpì prima ancora di vedere Riddle. Era già lì, seduto al tavolo, con un libro aperto davanti a sé e una tazza fumante tra le mani. Alzò lo sguardo appena mi vide entrare, e un sorriso sottile apparve sulle sue labbra. Quel sorriso... mi fece fermare per un istante, sentendomi nuovamente vulnerabile sotto il suo sguardo attento.«Buongiorno,» disse, con quel tono rilassato che sembrava sempre nascondere qualcosa di più profondo. «Dormito bene?»

«Sì, grazie,» risposi, cercando di mantenere la mia voce stabile. «E tu?»Riddle annuì, posando il libro e prendendo un sorso di caffè. «Abbastanza bene,» disse. Poi, senza preavviso, cambiò argomento. «Oggi cosa farai?» chiese, spezzando il silenzio.

«Devo studiare,» risposi automaticamente. «Anche se gli esami sono ancora lontani, mi sento già in ritardo.»

Riddle rise, scuotendo la testa. «Sei sempre così concentrata sugli esami, Enora. Ma la vita è più che prepararsi a un test.»

Lo guardai, cercando di capire cosa intendesse. «Lo so, ma è importante. Non posso fallire.»
«Non sto dicendo che non lo sia,» rispose, il suo tono diventando più serio. «Ma non devi dimenticare di vivere nel frattempo.»

Quelle parole mi rimasero impresse. C'era una verità in ciò che diceva, ma per me era difficile lasciarmi andare. Il futuro era incerto, e l'unico modo per sentirsi sicuri era prepararsi al meglio.Quelle parole mi rimasero impresse. C'era una verità in ciò che diceva, ma per me era difficile lasciarmi andare. Il futuro era incerto, e l'unico modo per sentirsi sicuri era prepararsi al meglio.

«Hai ragione,» dissi, anche se dentro di me sapevo che non sarei riuscita a smettere di pensare agli esami così facilmente. «Ma per ora, devo concentrarmi su ciò che ho davanti.»
Riddle annuì, ma c'era qualcosa nel suo sguardo che diceva che non era convinto. Si alzò dal tavolo e si avvicinò alla finestra, osservando il cortile fuori. «Sai, Enora,» disse, senza voltarsi, «a volte le cose più importanti nella vita non sono quelle che puoi pianificare. Sono quelle che succedono quando smetti di cercare di controllare tutto.»