XVIII-A Shifting Silence

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Nel silenzio che ci separa, trovo più risposte che nelle parole che non ci siamo mai detti.-Enora Emerald VanRouge

Mi svegliai lentamente, ancora avvolta nel caldo dei cuscini, con una sensazione di pesantezza che non riuscivo a scrollarmi di dosso. Il soffitto sopra di me sembrava più lontano di quanto ricordassi, e l'aria intorno era più silenziosa del solito. Eppure, era un silenzio diverso, come se avessi ascoltato troppe cose che non mi venivano dette. Una parte di me era ancora intrappolata nei sogni, nell'eco di una realtà che mi sfuggiva.

Mi sollevai leggermente, cercando di orientarmi. Era ancora presto, la luce del mattino filtrava dalle tende, ma la stanza era immobile, come se il tempo avesse deciso di fermarsi, lasciandomi nell'attesa di qualcosa che non sapevo definire.

Morgan non c'era. La parte di letto accanto a me era vuoto. Le sue cose erano ancora in disordine, come se lui avesse deciso di prendersi una pausa dalla quiete che aveva riempito la stanza. Guardai fuori dalla finestra, ma nessuna risposta arrivò. Il suo silenzio si mescolava al mio. Lì, con la testa ancora frastornata, non riuscivo a non pensare a tutto quello che stava accadendo. La distanza che avevo percepito tra me e Riddle ieri non era solo un'illusione, eppure continuavo a sperare che fosse solo un momento, un'onda che sarebbe passata.

Mi alzai, i piedi freddi sul pavimento mentre mi dirigevo verso la finestra. Guardai fuori senza vedere nulla, solo una via che continuava a scorrere senza interruzioni. Un po' come il mio stato d'animo. La distesa di case e strade sembrava riflettere la mia mente: confusa, piena di vuoti e frammenti. La presenza di Morgan accanto a me non cambiava quel senso di smarrimento. Forse, era proprio quella presenza che accentuava il contrasto, la dissonanza tra quello che avevo voluto e quello che stavo vivendo.

Il mio cuore, che prima batteva con una certa certezza, ora sembrava in attesa, senza sapere cosa aspettarsi. La distanza che Riddle aveva messo tra noi non era solo fisica. Era come se avesse costruito un muro invisibile che non riuscivo ad abbattere, nemmeno con tutta la forza che avevo dentro. La sua assenza, le parole non dette, mi facevano domandare se quello che avevamo condiviso fosse stato reale. O forse ero stata solo una persona che, nel suo desiderio, aveva costruito un legame che non era mai esistito, un sogno che ora si stava sgretolando.

Sentii il battito del mio cuore accelerare, ma non c'era risposta. Non c'era nessuna certezza che potessi stringere tra le mani.

Il silenzio era tutto intorno a me, ma questa volta non era confortante. Era un vuoto che si espandeva, che mi faceva chiedere se il legame che avevo creduto di avere con Riddle fosse veramente così forte o solo un'illusione che avevo voluto vedere. Il silenzio mi opprimeva, come se ogni pensiero fosse un'eco lontana, che si perdeva nel nulla. La stanza, che prima mi sembrava un rifugio sicuro, ora mi pareva estranea, quasi estranea come la sensazione di essere sola. Morgan, nel suo silenzio, era rimasto un'ombra lontana, eppure mi sentivo più vicina a lui di quanto non lo fossi mai stata con Riddle in questi ultimi giorni. Ma la mia mente, ingannata dalla distanza che Riddle aveva creato, non riusciva a concentrarsi su nulla che non fosse quella sensazione di vuoto.

Mi vestii velocemente, cercando di allontanare quel pensiero che non smetteva di tornare: E se tutto quello che avevamo vissuto fosse solo una fantasia? Mi guardai allo specchio, come se cercassi una risposta nel mio stesso riflesso, ma la faccia che mi fissava non aveva niente da dirmi. Solo il solito viso che indossavo da sempre. Solo io.

Quando scesi in cucina, Morgan era già lì, intento a preparare la colazione. Il suo silenzio era quasi confortante, ma non riuscivo a liberarmi dalla sensazione che anche lui fosse, in qualche modo, più lontano di quanto non avesse mai fatto prima. Era come se, mentre la sua presenza mi avvolgeva, fosse proprio il suo atteggiamento a darmi la conferma che qualcosa non andava. O forse ero io a non essere più la stessa.

Twisted Hearts ||Enora Emerald Vanrouge & Riddle Clayton Rosehearts Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora