Capitolo 5 - Il Pianista delle Stelle

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Con gli occhi ancora chiusi prestò attenzione a ogni minimo suono e movimento, con la paura ben presente nel cuore che, questa volta, non ci fosse riuscito, che tutto ciò che ricordava fosse stato il frutto dell'immaginazione di una persona disperata.

Tra la foschia scura dei suoi pensieri una voce vi tagliò attraverso, dissipando ogni sua preoccupazione.

«Bentornato!».

Ora più sollevato, aprì gli occhi. Maribella lo stava osservando, sgranocchiando cosa sembravano essere delle... noccioline?

«Maribella» sussurrò l'uomo, ancora frastornato dal constatare che il sonno nuovamente gli avrebbe portato consiglio. La creatura saltellò verso di lui, pronta a guidarlo verso la prossima avventura. Una volta accomodata sulla sua spalla, prese a introdurre la giornata: «Oggi lascio la scelta a te: destra o sinistra?».

L'uomo la fissò confuso e si guardò intorno, giusto per accertarsi che si trovassero nella Radura Innevata e non in un altro luogo d'incontro.

«Al bivio, no?» sbuffò Maribella.

Ah, comprese l'uomo: «Quindi ripercorriamo la strada di ieri?».

Nel frattempo, i due stavano già camminando, inoltrandosi verso racconti di vita ancora sconosciuti.

Maribella ci pensò un po' su: «Bè, non ne sono sicura. Senza preavviso le strade cambiano e non possiamo sapere verso dove portano. Però abbiamo la possibilità di scegliere quando la strada ci pone davanti a un bivio, no?».

Il Narratore Errante annuì solo. Notò che quella notte la sua compagna era particolarmente silenziosa. «Come stai?» chiese infine.

La scoiattolina sembrò sorpresa della domanda, ma la coda che virava ora verso destra, ora verso sinistra dava a vedere il quieto entusiasmo nei confronti delle attenzioni a lei rivolte: «Uh, sì tutto bene. Ho solo alcune questioni per la testa» borbottò con un pizzico di vergogna nella voce, imbarazzata nell'essere stata colta distratta durante il suo orario di lavoro.

«Ma sai che sei il primo visitatore ad essere arrivato nel nostro Regno per la terza volta di fila? E ricordando tutto poi!» cercò di sdrammatizzare questa. L'uomo le diede corda: «Solitamente cosa succede?».

«Ah, niente di così emozionante. Un visitatore arriva, lo introduco al nostro Regno e poi incontriamo uno o due abitanti, ma poi chi lo rivede più?» iniziò lei. «Ah! E se qualcuno torna non ricorda mica niente» continuò.

Il Narratore Errante si chiese, in effetti, per quale motivo lui ricordasse tutto, perchè era nuovamente lì, in quel posto magico ma dimenticato, e perché i suoi pensieri e le parole in quel mondo sussurrate venissero così come dette trasportate nel mondo reale all'interno del suo misterioso taccuino. Forse, continuando nel suo viaggio avrebbe trovato una risposta a queste sue domande.

Maribella continuò a parlare, la sua voce da sottofondo allo spettacolo della natura. L'uomo si rese conto che durante la loro passeggiata, nonostante i suoni della natura fossero udibili intorno a loro, non incontrarono nessuna creatura o animale o abitante del Regno delle Fiabe Dimenticate.

«Ma per queste strade non c'è nessuno?» chiese infatti il Narratore Errante, troppo curioso davanti al silenzio e l'immobilità innaturale della vita.

«Non in questi giorni, si sono tutti ritirati nelle loro case. Per queste strade non passa mai nessuno, comunque». Maribella scosse la testa, incredula che un uomo, a suo parere almeno, alquanto intelligente, stesse facendo domande tanto scontate.

L'uomo sbuffò: «Non ci sono certo nato in queste terre. Scusa se sono confuso».

«Sei scusato, bipede». Ora Maribella era nuovamente soddisfatta e avevano raggiunto il bivio. A ben pensarci, la schiena eretta aveva risposto alla sua domanda?

Where Hearts Collide (and Love Unfolds)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora