Prologo + Cap 1

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Prologo

Albus Dumbeldoor non è chi sembrava, Hermaione e Ron nemmeno, Harry si sente fuori posto, quindi decide di cambiare le cose dall'inizio, dagli ultimi 50 anni fa.

Capitolo 1.

Guardando il cielo notturno dalla torre dell'astronomia, Harry James Potter lasciava uscire le sue lacrime che gli scivolavano sulla guancia e cadevano a terra, quello stesso pomeriggio aveva sentito una conversazione dei suoi amici, beh, dei suoi ex amici.

(Inizio Flashback)

Passava per i corridoi per dirigersi verso la stanza di Grifondoro e prima di entrare sentiva i suoi amici che stavano parlando tra loro.

-Mi ha stancato, avremmo dovuto lasciare che Lucius Malfoy lo uccidesse -. Dice Ron con tono di repulsione.

-È stato un errore salvarlo, ci porta solo problemi, vorrei non averlo mai incontrato -. Dice Hermione in tono indifferente

Si affaccia un po' e vede Hermione in grembo a Ron che dice.

-È solo una questione di tempo prima che Voldemort lo uccida, quando ciò accadrà potremo avere parte della ricompensa, spero che muoia rapidamente -. Dice con un po' di speranza nelle sue parole

Scappa solo allontanandosi da lì, per caso finisce nell'ufficio di Dumbledor e prima di entrare sente la voce del direttore.

- È ora che la profezia si avveri, il ragazzo deve morire, è solo per il bene più grande... ho fatto di tutto perché il ragazzo si fidi di me... quando arriva il momento il ragazzo deve morire... quando ciò accadrà la ricchezza dei Potter passerà al mio potere...-

Il vecchio continuava a dire migliaia di cose, ma non ascoltava più, piangeva solo, tutto nella sua vita era una bugia, una bella bugia.

Scappa da lì e va alla torre dell'astronomia, si siede e nasconde la testa tra le ginocchia, migliaia di pensieri gli passavano per la testa in quel momento, migliaia di ricordi felici, ma falsi.

(Fine del Flashback)

Sente una mano sulla sua spalla e alza lo sguardo per vedere gli occhi omix del suo maestro di pozioni.

-Professore Piton -. Dice qualcosa di sorpreso quando lo vede lì.

-Potter...ora la sua missione è un'altra...deve correggere quello che è successo, deve fare le cose dall'inizio -. Dice il professore mentre allunga la mano verso il suo studente dove c'era un orologio da tasca..-ogni minuto indietro sono mesi, e le ore sono anni...devi tornare indietro fino al 1940, vedrai le ragioni quando arrivi...quando ciò che deve essere riparato sarà riparato lo stesso orologio ti riporterà indietro... Buon viaggio Potter-. Gli passa l'orologio e se ne va.

Harry fa solo quello che gli dice il suo maestro e conta le ore fino al 1940, lascia le lancette dell'orologio al loro posto e affonda la manopola dell'orologio e sente una pietra molare nell'ombelico.

Quando apre di nuovo gli occhi appare nella torre dell'astronomia, solo che era giorno, prende la testa tra le mani, sentiva un grande dolore nella sua testa, quando si guarda intorno vede un ragazzo dai capelli neri, la sua carnagione bianca e gli occhi marroni, ma avevano un certo bagliore rosso, alto, un giovane bello e bello.

-Che data è? -. Si sentiva davvero stupido nel fare quella domanda, tanto che abbassa lo sguardo, non solo per il dolore, ma per la vergogna.

-È il 3 marzo -. Dice il ragazzo secco.

-L'anno per favore -. Dice ancora qualcosa di imbarazzato.

-1942 -.dice il ragazzo con un tono confuso ora guardando Harry che gli teneva la testa..-Stai bene? - suonava come se non gli importasse, come se lo facesse solo per cortesia.

Cambio il futuro- Tomarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora