Cap 4

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Finisce di ammirare la sua nuova inquisizione e si dirige verso il suo letto, si toglie i vestiti lasciando scoperto il suo corpo formato, piega i suoi vestiti e si mette il pigiama e si infila nel suo letto e con un sorriso sulle labbra si addormenta pensando al suo simpatico occhi smeraldo, perché sì, era suo dal momento in cui lo vide.

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Erano di fronte a Bellatrix, era accanto al mantello della morte quando sentiva di essere spinto da qualcuno, guardando indietro vede Sirius con un sorriso e poi il suo corpo che veniva risucchiato da quella cosa, Remus lo teneva impedendogli di andare dietro Sirius con la speranza di raggiungerlo, ma era troppo tardi, forse se non si fosse messo in stato di shock lo avrebbe raggiunto, ma no, è stata colpa sua, lo ha lasciato andare... era colpa sua.

Si sveglia agitato e si siede sul letto ricordando ciò a cui aveva appena assistito nel suo sogno, tira fuori dalla sua veste la foto di Sirius e lui a Natale, quegli stupidi cappelli di Natale che Sirius gli ha fatto indossare, sorride.

-Molto presto saremo di nuovo insieme, vedrai -. Dice il sorriso di Sirius mentre gli passa il braccio sulle spalle; mette la foto sotto il cuscino e si riaddormenta.

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Ore dopo un certo Tom si sveglia per iniziare a prepararsi per iniziare la sua giornata scolastica, vede sul letto accanto a lui che il suo occhio smeraldo stava ancora dormendo, quell'immagine lo avrebbe intenerito se non fosse stato per quella foto che l'occhio smeraldo teneva in mano con molta forza, era così importante?, chi era quel tipo?

Ha lasciato quella domanda per il momento, si è semplicemente seduto sul bordo del letto e ha mosso un po' l'occhio smeraldo.

-Harry...svegliati...sarai tardi...-le accarezza la guancia, ma la ritira immediatamente quando vede che il suo amato bambino stava iniziando a svegliarsi.

Apri gli occhi e guarda il film nero .-oh ciao, non mi sono accorto di essermi addormentato, bene, mi preparerò -. Dice e si alza e va a fare una doccia sorvegliato da Tom che ammirava quel corpo glorioso con un sorriso storto sulle labbra, poi lascia solo che il ragazzo faccia il bagno in pace e va nella stanza di Serpeverde ad aspettarlo e a riunirsi con i suoi seguaci prima di iniziare la sua giornata studentesca.

Finisce di fare il bagno ed esce per iniziare a vestirsi di quel colore verde che non avrebbe mai pensato di vestirsi, ride al suo pensiero e quando è pronto prende una delle pergamene insieme alla penna e all'inchiostro e lascia la stanza e passò per la sala comune di Serpeverde e vede Tom e i suoi seguaci.

-Buongiorno -. Dice guardando tutti quelli che inclinano la testa come fanno con Tom, gli è sembrato troppo strano, ma lo ha lasciato passare e si è seduto su una delle sedie ad aspettare l'inizio della giornata scolastica.

-Bene, come vi ho detto, d'ora in poi Harry ha la mia stessa posizione, quindi visto che mi trattano, dovranno trattarlo -. Dice Tom mettendo le mani sulle spalle di Harry.

Orion ha solo osservato tutto chiedendosi cosa sarebbe successo perché Riddle decidesse una tale azione, era troppo strano.

Abraxas sorrise di lato, se riuscisse ad avere quell'occhio color smeraldo avrebbe senza dubbio ottenuto una posizione rispettabile tra tutti quel sangue puro, la migliore delle sue idee, ma non contava che un certo film nero avrebbe già saputo delle sue intenzioni.

Arriva il momento di iniziare la sua giornata di lezione, Tom mette una mano sulla schiena di Harry e lo guida lentamente verso la stanza delle pozioni, quando entrano si siedono davanti a tutta la classe, Tom lo guida a sedersi insieme.

-Saremo compagni, una squadra, quindi concentrati -. Harry annuisce solo, ma succede qualcosa che ha lasciato passare, dalla porta entra il maestro di pozioni, nientemeno che Horace Lumaca... Chi era stata una delle chiavi per introdurre Tom Riddle nella magia oscura... Un altro degli ostacoli che doveva superare, a questo punto Slughorn si sarebbe già avvicinato a Tom, doveva fare qualcosa in modo che Tom smettesse di ascoltarlo.

La calase inizia con la teoria e poi viene la pratica, lui e Tom fanno una buona pozione che ha attirato l'attenzione del professor Slughorn che si è avvicinato a loro e ha mandato uno sguardo a Harry.

-Giovane Riddle... chi è il tuo compagno? -. Dice con un sorriso ipocrita, ora non sapeva chi fosse peggio, il vecchio direttore o questo professore.

Tom si avvicina un po' di più a Harry.-È il mio compagno, è nuovo, si chiama Harry Evans -. Dice passando una mano sulla spalla di Harry.

-Capisco, giovane Evans, perché non ti unisci alla nostra cena privata questo venerdì?... ci sono solo pochi studenti, sarei felice di darti il benvenuto nelle mie stanze... Beh, spero di vedervi venerdì per cena -. Sorride falsamente e cammina per controllare il resto dei calderoni.

Tom guarda Harry .-Dovresti andare a cena domani sera, io sarò lì -. Dice guardando l'espressione indecisa di Harry.

Ora Harry doveva trovare un modo per non partecipare alla cena e che nemmeno Tom partecipasse. La verità è che pensavo che non potremmo... fare una spasseggiata il venerdì sera... solo noi due... voglio conoscerti di più -. Merda, doveva essere un bravo attore per dirlo in un tono così... sottomesso?, voleva che la terra lo ingoiasse.

Tom abbozza un sorriso laterale .-Ora che ci penso è una buona idea e quelle cene non sono affatto importanti, quindi sì... Devi sentirti fortunato, ti sto dando gran parte del mio tempo -. Dice egocentrico.

Pensò solo a quanto suonasse sgradevole quello e quello che cominciava a sopportare la presenza di peli neri.

Basta sorridere .-Grazie per avermi concesso parte del tuo tempo, lo apprezzo davvero -. Dice con un sorriso finto.

-Bene, il maestro ci ha già dato il via libera, andiamo -. Si alza e porge la mano a Harry in modo che si alzi ed entrambi escono dall'aula senza alcun motivo da parte dell'insegnante.

Mentre Orion li guardava un po' preoccupato, non sapeva quali intenzioni avesse Riddle con Harry, e questo lo preoccupava.

Camminano per i corridoi, Harry cercava di mantenere la sua distanza da Tom, allo stesso tempo pensando a cosa fare per riparare il futuro, cosa fare?, quella domanda si aggirava sempre nella sua testa, forse è riuscito ad avvicinarsi come un amico, ma quasi non avrebbe funzionato, e, l'approccio come un...?...no, era impensabile, inoltre Ton, non lo era, o sì?... merda, la sua mente era fatta di una ragnatela di pensieri aggrovigliati e a volte senza senso.

-Harry, a cosa stai pensando? -. Chiede Tom con uno sguardo insettivo.

Si rende conto di tutto il tempo che è stato perso nei suoi pensieri .-ah, no, in niente di speciale, non preoccuparti -. Dice con un sorriso.

Riddle sorride .-Bene, perché non mi dici chi è la persona nella foto che osservi sempre?-. Merda, si era reso conto, era un idiota per non stare attento a quel dettaglio.

-Ahm, è il mio padrino... non ho mai incontrato i miei genitori, ma ho incontrato il mio padrino, non l'avrei mai immaginato, che avrebbe avuto un altro parente, ma certo, mi ha visto arrivare, sono stati bei momenti insieme, speravo di vivere con lui visto che la sua vita era un po' torbida, ma un giorno ci siamo trovati di fronte a un mago oscuro e lui non poteva uscirne illeso...-... Dice con lo sguardo basso e dalla sua tunica tira fuori la foto magica.-Era il mio migliore amico, la persona di cui mi fidavo di più, oltre ai miei amici e al mio mentore... ma un giorno ho capito che i miei amici e quel mentore mi usavano solo-...

Cambio il futuro- Tomarry Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora