Capitolo 16.

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York, Casa Dale.

Siamo appena arrivati nella mia "vecchia casa", o meglio, la casa in cui io e Christian abbiamo vissuto la nostra infanzia e adolescenza, prima di trasferirci a Londra.
Tutto è rimasto immutato, sembra che il tempo qui dentro si sia fermato a pochi giorni dopo il "famoso" incidente.

Mamma e papà, non appena sono uscita dall'ospedale, mi hanno portata direttamente a Londra, convinti di poter gestire meglio sia me che Christian, in un ambiente diverso.

La realtà dei fatti è che ci siamo sempre dovuti arrangiare da soli, loro sono sempre stati presi dalle innumerevoli vacanze e "viaggi di lavoro".

<< Mr Horan, se mi segue le faccio vedere la mansarda in cui potrà stare. >> dice Matt, distogliendomi dai miei pensieri.

Che stupida che sono, Niall è venuto qui solo per stare insieme a me e io lo sto ignorando.
Questa casa mi fa riaffiorare i brutti ricordi che vorrei tanto poter cancellare dalla mia mente.

<< Perché in mansarda? >>
Non può prendere la camera degli ospiti?
<< Avrà più privacy. >>
"E sarà anche nella stanza più lontana dalla mia camera. Quanto giocate sporco!"

Sospiro e lancio uno sguardo verso il mio diavolo, sembra stanco e probabilmente è ancora scosso da ciò che è successo prima nel cinema, ma prontamente segue Matt su per le scale.

<< In questo piano ci saremo noi, io nella stanza che è praticamente sotto la sua, poi c'è quella di Mr Dale a metà del corridoio e quella di Alexandra in fondo a destra. >>
Sorrido nervosamente a Matt e gli faccio cenno di proseguire.

<< Questa è la mansarda. Qui a sinistra c'è il suo bagno personale e poco davanti la sua camera. Spero le piaccia. >>
<< Certamente. >> risponde il biondo.
<< Tolgo il disturbo, per la cena potete scendere in cucina tra mezz'ora. >>
<< Grazie Matt. >> rispondo alla mia guardia del corpo.
Il mio amico alza le spalle e si incammina verso i piani inferiori.

<< Finalmente soli. >>
Il solito sorrisetto malizioso è adesso accompagnato da un bell'occhiolino che mi fa arrossire all'istante.
Ma perché continuo a provare imbarazzo quando fa questi gesti?

<< Perdonami Niall, davvero. >>
Mi siedo ad un lato del letto matrimoniale presente in questa stanza e osservo il bellissimo ragazzo che ho davanti.
Perché ogni volta che sono felice, qualcosa deve andare storto?

<< Alexandra, non devi preoccuparti. Non è colpa tua. >>
Sospiro e mi mordo il labbro.
<< Vuoi cenare con Matt e Christian? O preferisci riposare? >>
<< In realtà non ho molta fame e vorrei fare prima una doccia. >>
Il solo pensiero di vedere le gocce scivolare lungo il suo corpo mi fa vacillare.
"Datti un contegno, Lexi!"

<< Chiaramente non ti chiederò di unirti a me, sarebbe impensabile avere la compagnia della temibile Miss Dale. >> mi sussurra avvicinandosi al mio viso e accarezzandomi una guancia.

"TU.SEI.PAZZO. NIALL HORAN."

Come faccio a resistergli? Come?

Mi prende una ciocca di capelli e la sposta dietro il mio orecchio, continuando a guardarmi intensamente.
Che vuoi fare biondo?

Poggia finalmente le sue labbra sulle mie ed io non esito a ricambiare il bacio, stringendo tra i pugni il suo maglioncino.
Le sue mani passano svelte sulla mia vita e mi stringono salde a se, come se non volesse farmi scappare.
Lo spingo verso la parete e continuo a tormentargli le labbra come non ho mai fatto prima, lo sento ardere sotto il mio tocco e lo stesso sta succedendo al mio corpo.
Oggi è stata una giornata caotica, per certi versi assurda, e l'unico posto in cui vorrei essere è proprio qui, tra le sue braccia.

Saved by an angel. ||Niall Horan||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora