Capitolo 15.

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Siamo appena entrati nel cinema ed il familiare odore di pop corn invade le mie narici.
La fila per prendere i biglietti è poca, anche perché sono aperti molti sportelli e sembrano essere abbastanza veloci.

<< Che vediamo? >> mi chiede Niall, guardandomi divertito.
<< Mh... >> alzo lo sguardo verso gli schermi in cui c'è la programmazione e leggo i vari titoli.
<< Vediamo quello con Matt Bomer? >> dico felice.
Il biondo mi lancia un'occhiata e si incammina verso il primo sportello.
<< Ti piace lui? >>
<< E uno dei miei attori preferiti. >>
<< Mah. Non sono più bello io? >>
<< Ehm... >> rispondo sorridendo.
<< Ma grazie Miss Dale, come è gentile! >>
Gli faccio una strana smorfia e lo supero, mettendomi in fila davanti a lui.

Con la coda dell'occhio vedo una delle mie guardie del corpo all'entrata e mi rilassa un po'. Non è da me, ma dietro i tanti sorrisi che sto facendo c'è tanta preoccupazione. Ho paura che possano far del male a Niall, a Christian, a Rose ... se accadesse qualcosa a loro non me lo perdonerei mai.

<< Signorina, mi dica. >>
Torno alla realtà sentendo la voce della ragazza allo sportello e le dico il film che voglio andare a vedere. Naturalmente il biondo insiste per pagare e alla fine cedo, anche se non amo particolarmente che mi venga regalato tutto.



La sala è grande e completamente riempita da una luce offuscata che si spegnerà di sicuro quando inizierà il film. Io e il mio diavolo abbiamo i posti vicini, nella settima fila, poltrone centrali. Ci sono davvero molte persone, non mi aspettavo così tanto successo da parte di questo film... o forse è perché c'è Bomer come protagonista.
Niall ha comprato una maxi porzione di pop corn per entrambi e le sta già mangiando, è davvero bellissimo guardarlo. La cosa buona è che per assistere alla sua perfezione non serve neanche comprare il biglietto, lui è qui affianco a me, invece di stare con le solite ragazze con cui usciva prima, e dovrei essergliene grata.
Finalmente mi sento come una ragazza della mia età, non l'importante amministratrice delegata Alexandra Dale.
Il biondo si gira e mi sorride, poi poggia una mano sul mio ginocchio e lo accarezza.
"Dio, Horan, perché mi fai questo effetto?"
Uno sciame di farfalle invade il mio stomaco, prendo coraggio e metto la mia mano sulla sua. Il suo sorriso mi sta facendo sentire male, giuro. È felicissimo ed io non so neanche il motivo.


All'improvviso si spengono tutte le luci ed io mi sistemo meglio sulla poltrona, sono pronta ad ammirare quella meraviglia di Matt Bomer nei panni di un famoso avvocato Americano.

<< Fortunato questo Bomer. >> mi dice Niall, iniziando a giocare con il piccolo pendente del mio bracciale.

<< Perché? >> gli chiedo curiosa.

<< Vorrei che guardassi anche me con lo sguardo con cui ammiri lui. >> mi sussurra all'orecchio, soffiando sul mio collo.
"Biondo, ti prego, stammi lontano. Non potrei rispondere delle mie azioni se continui a parlarmi con questo tono caldo."
<< E che ne sa, Mr Horan, come la guardo io? >> voglio stare al suo gioco, vediamo fin dove arriva.
<< La osservo, Miss Dale. >>
<< Mh, io credo di no. >>
"Altrimenti si sarebbe accorto che lo mangio praticamente con gli occhi."
<< Forse ho fatto finta di non accorgermi di nulla. >> detto questo, poggia le sue calde labbra sul mio collo ed inizia a succhiare, alleviando il poco dolore con dolci baci.
"Smettila Horan."

Chiudo gli occhi e mi godo la piacevole sensazione che mi sta provocando, ma vengo distratta dalla vibrazione del mio telefono.
Lo sfilo dalla tasca e leggo il nome sullo schermo: Matt.
"Che diavolo vuole?"
Allontano con una mano il biondo che mi guarda contrariato e sorpreso, e mi alzo svelta dal mio posto.
Esco in fretta dalla fila di poltroncine e rispondo arrabbiata.

<< Matt, che succede? Sto vedendo il film! >>
<< Lexi esci immediatamente da quella maledetta sala! Corri via! Noi non riusciamo ad entrare! >> dice tutto d'un fiato, quasi urlando.
<< Matt, calmati, perché? >>
<< Alexandra muoviti! E' armato! >>
"Come? Chi?! Cazzo."
Riaggancio subito e mi giro verso tutta la platea, sembra essere tranquilla!
"Matt ha detto che è armato!"
Il cuore inizia a battermi velocissimo e il respiro si sta facendo irregolare, devo salvare Niall e portarlo via con me.
Cercando di non creare scompiglio e non farmi notare, raggiungo di nuovo i nostri posti ed afferro il mio diavolo per un polso, costringendolo ad alzarsi e seguirmi.

<< Alexandra, che succede? >>
<< Niall, ti prego, dobbiamo andarcene. >>
Lo tiro il più possibile ma lui sembra intenzionato a camminare piano.
<< Ti prego! >>
Lo guardo negli occhi con tutta la paura e la preoccupazione che sto provando, non so se mi stanno uscendo delle lacrime, ma non mi importa.
Voglio solo andarmene il più presto possibile.
Mi mette un braccio dietro le spalle, come per proteggermi, e svelti arriviamo alla porta d'uscita. Sento un rumore in sala e il cuore mi si stringe fortissimo, come in una morsa.
Non riesco a vedere cosa sia successo perché Niall mi trascina totalmente fuori e si chiude la porta alle spalle.


<< Ti stai sentendo male? Vuoi che ti porti in ospedale? >> chiede preoccupato.
<< No, io- >>
<< La signorina Dale è uscita, ripeto, è fuori dall'edificio! >>
L'agente che ho visto prima vicino l'entrata è ora davanti a noi, insieme ad altri due uomini completamente vestiti di nero.
<< Avanti! >>
Mi si mettono dietro e mi spingono ad andare con loro, ma io non voglio lasciare il mio diavolo qui da solo.
<< Che cosa sta succedendo? >> chiede Niall confuso, mi dispiace tenerlo all'oscuro di tutto, ha il diritto di sapere la verità.
<< Ci segua Mr Horan, velocemente. >>
In meno di un minuto, a passo sveltissimo, arriviamo nel parcheggio del retro e vedo Matt corrermi incontro.

<< Tutto bene? >>
<< S-si. >> riesco a dire.
Perché tanta agitazione?
Sono sicura che ci sia dell'altro e dovranno dirmelo.
<< Salve Mr Horan, purtroppo devo portarle via Miss Dale. >>
<< Cosa? >> esclamo.
Non voglio andarmene via senza lui, non è assolutamente giusto.
<< Potrei parlare un attimo con lei? >> chiede il biondo.
<< No. >> risponde secco Matt.
"Ma che diamine!"
Corruga la fronte e poi si gira in direzione della sua auto.
<< Allora preferirei venire con voi. >>
I suoi occhi adesso sono puntati verso quelli del mio migliore amico, non credo ci sia simpatia tra loro due. In realtà ne sono certa, Matt non lo sopporta per niente.
Il moro interrompe il loro contatto visivo ed inizia a muoversi verso le tre Range Rover parcheggiate ad una decina di metri lontano da noi, che lo seguiamo veloci.
Mr Hone mi apre lo sportello e mi fa accomodare dietro, al mio fianco si siede Niall e davanti la mia guardia del corpo.

<< Siamo in auto. >> dice al telefono.
<< Perfetto, ci sentiamo fra un po'. >> sento provenire dall'altro capo, credo sia mio fratello.
Istintivamente mi porto la testa tra le mani, che brutta situazione. Prendo un lungo respiro e mi giro verso il biondo che sembra alquanto arrabbiato.
"Diamine."

<< Scusa Niall. >>
Mi punta il suo sguardo negli occhi e sembra essere attraversato da mille emozioni.
<< Puoi spiegarmi che succede? >>
<< Mr Horan credo che lei non sia tenuto a saperlo. >> risponde subito Matt, senza darmi il tempo di parlare.
<< Io invece credo che ne abbia il diritto. >> controbatte il mio diavolo, è furioso, si vede dal suo viso.
<< Mr Hone, può alzare il divisorio per favore? >> chiedo al mio autista.
<< Subito Miss Dale. >>
Il piccolo pannello nero che divide la parte davanti della macchina da quella dietro inizia ad alzarsi, isolando me e il biondo dagli altri due.

<< Niall, mi dispiace. >>
<< Me l'hai già detto. >>
<< Perché sei arrabbiato? >>
<< Perché il tuo amico deve imparare a farsi gli affari suoi. >> risponde schietto, senza neanche guardarmi in faccia.
<< E' la mia guardia del corpo Niall, è il suo lavoro proteggermi. >>
<< Proteggerti da cosa? Da me? Perché se è così io non ci metto niente ad andarmene. >> quasi urla.

"Io non ci metto niente ad andarmene..."

Sento lo stomaco stringersi in una morsa e il mio cuore perde un battito, o forse due.
Quindi non ci tiene per niente a me...
Ed io che mi ero illusa di piacergli veramente, non come tutte le altre che si porta al letto...che provasse qualcosa di più, qualcosa che forse non aveva mai provato prima.
"Sei una povera stupida Lexi, quando imparerai a vivere?"

<< Se vuoi allontanarti da me fallo pure. >> sputo, guardandolo dritto negli occhi.
<< Non ho detto questo Alexandra. >>
<< A me è sembrato di si. >>
<< Quello che volevo intendere è che se tu hai paura di me, tanto vale andarmene subito! >>
<< Ma chi ha paura di te Niall? Io? Non mi pare, dato che per uscire con te oggi ho messo a rischio la mia stessa vita! >>
<< Cosa? >> dice stupito, spalancando quei due pozzi azzurri che mi piacciono tanto.
<< Si, non è da te che mi proteggono. >>
<< E da chi allora? >>
Prendo un grande respiro e continuo a guardarlo, mordendomi il labbro.
"Glielo dico? O no?"
<< Sto ricevendo delle minacce Niall. Oggi sono dovuta scappare via dall'Università e adesso dal cinema. >>
<< Cazzo Alexandra, perché non me l'hai detto subito? >>
<< Non volevo farti preoccupare. >>
<< Dio... vieni qui. >>
Inaspettatamente allunga le sue braccia e mi stringe in un caldo abbraccio, poggio la mia testa sul suo petto e sento i battiti accelerati del suo cuore.
<< Andrà tutto bene. >> mi sussurra, lasciandomi un delicato bacio sui capelli.



<< Alexandra, dobbiamo scendere. >> mi dice dolcemente Niall, scansando dal mio viso qualche ciocca di capelli.
<< Mh, siamo a casa? >> dico aprendo di poco gli occhi.
<< Non ancora. >>
<< Allora perché dobbiamo scendere? >>
<< Perché abb- >>
<< Oh, diamine! >> mi alzo all'improvviso guardando fuori.
<< Siamo in aeroporto? Quanto ho dormito? Dio, scusa Niall, ti ho dato fastidio? >>
<< Tranquilla, non mi hai dato fastidio. Hai dormito per quasi quaranta minuti e si, siamo in aeroporto. >>
<< E perché? >>
<< Non lo so, pare che dovrai partire fra dieci minuti. >>
Un brivido percorre tutta la mia schiena, dove devo andare?
<< Devo assolutamente andare a vedere cosa sta succedendo, sto perdendo il controllo su tutto. >>
Il biondo fa uno strano sorriso e scuote la testa.
<< Ha qualcosa da dire, Mr Horan? >> chiedo ridendo.
<< Si Miss Dale. Lei è una maniaca del controllo. >>
<< Forse. >>
Mi mordo il labbro e mi avvicino al suo bel viso, lasciandogli un bacio all'angolo della bocca. Mi guarda divertito, prima di stringermi verso lui e catturare le mie labbra.

I suoi baci sono lenti, profondi, dolci e pieni di passione, adoro la sua bocca morbida a contatto con la mia, la sua lingua maliziosa che accarezza la mia.
Niall ama baciare le persone avendo il maggior contatto fisico possibile, adoro il modo in cui mi tiene attaccata al suo corpo.
Lo sportello si apre all'improvviso, facendoci quasi cadere all'indietro.
<< Miss Dale deve- Oh... >>
Imbarazzatissima mi stacco dal mio diavolo, che invece se la ride, e scendo dietro di lui.

<< Mr Hone, potrei sapere dove stiamo andando? >>
<< Mi segua, può chiederlo a suo fratello. Nessuno di noi sa dove lei è diretta. >>
"Christian è qui? E cos'è questa storia che nessuno sa niente?"
Di bene in meglio insomma. Né Christian, né Matt vedono di buon occhio Niall ed io non ho intenzione di partire senza lui, ho paura che gli venga fatto del male.
<< Niall, tu vieni con me, vero? >> chiedo speranzosa.
<< Se lo vuoi, si. >>
Gli rivolgo un piccolo sorriso che lui non tarda a ricambiare ed entro nel deposito aereo della Dale Corporation, un grande capannone qui dentro l'aeroporto.

<< Qual è la mia destinazione? >> dico facendo voltare sia Matt che Christian.
<< York. >> mi risponde il mio migliore amico, squadrando Niall dalla testa ai piedi.
"York? Maledizione."
<< Non possiamo andare in Italia? >>
<< Ci sono i vostri genitori. >>
<< Non sono qui a Londra? >>
<< Stanno facendo un soggiorno lì. >>
<< Matt, sono anni che non entro in quella casa, a York. Pensavo fosse stata venduta! >>
<< E' stata venduta infatti. >>
<< E chi l'ha comprata allora? >> chiedo confusa.
<< Io. >> dice mio fratello alzandosi e venendoci incontro.
<< Buonasera Mr Horan, che piacere rivederla. >>
<< Piacere mio, Mr Dale. >>
<< Come mai anche lei è qui? >>
"Christian, smettila!"
<< Mia decisione, ci sono problemi? >> dico sfidandolo.
<< Nessuno. >> mi risponde pungendomi con gli occhi.
<< Perfetto. >>

Saved by an angel. ||Niall Horan||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora