Capitolo 17.

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York, Casa Dale.

Mi irrigidisco di colpo, sento che il sangue sta iniziando a bollire dentro il mio corpo e questo non va affatto bene.

<< Chi è Rebecca? >> chiedo impulsivamente, anche se dovrei cercare di rimanere il più calma possibile.
"Tu? Calma?"
<< Come? >> chiede Niall staccandosi dal mio collo e guardandomi interrogativo.
È spaesato e probabilmente infastidito dal fatto che lo abbia interrotto.
<< Chi è Rebecca. >> ripeto scandendo lentamente ogni parola.
È ancora più perplesso di prima, probabilmente non si è neanche accorto che gli sia arrivato un messaggio.
<< Non ne ho idea. Ma cosa- >>
Afferro il suo telefono e glielo porto davanti il viso, in modo che possa vedere anche lui la notifica.

<< Non so chi sia. >>
<< Strano, per una che si prende la briga di scriverti alle due e trenta della notte. >> rispondo dura.

Il biondo sospira e si stacca dal mio corpo, permettendomi di scendere dal tavolo e avvicinarmi al computer.
<< Alexandra. >>
<< Buonanotte Niall. >>
Non voglio neanche guardarlo in faccia.
Crede per caso che io sia stupida?
Che io sia una delle sue tante scappatelle?
Maledetta me e quando ho deciso di dargli una possibilità.
Io, Alexandra Dale, l'iceberg più freddo della Terra ho permesso a questo diavolo di entrare a far parte della mia vita e ho fottutamente sbagliato.

Vado verso la porta della cucina ma sento afferrarmi per il braccio.
<< Ti conviene lasciarmi andare. >> dico velenosa, guardandolo fisso negli occhi.
<< Alexandra, dannazione! Stiamo davvero discutendo per uno stupido messaggio? >>
<< A quanto pare. >>
Si passa una mano tra i capelli e lascia libero il mio polso, sembra dispiaciuto e sincero, ma come faccio a credergli?
<< Non puoi essere gelosa di chi mi scrive. >>
<< Senti Niall- >>
<< Ti devi fidare di me. >>
Scuoto la testa e mi mordo il labbro.
La fiducia, così come la gelosia, sono i miei due punti più deboli.
Fatico a fidarmi di tutti, come fatico a non essere gelosa delle persone che mi circondano e a cui sono affezionata.
È più forte di me, sono le uniche due cose che non controllo.
<< Mi dispiace, è un mio limite. >>
E mi dispiace davvero, non avrei mai voluto neanche dargli la soddisfazione di provare gelosia nei suoi confronti per quanto sono arrabbiata.

Lo sento sospirare e avvicinarsi di nuovo a me.
<< Mi sto impegnando tantissimo per apparire una persona migliore ai tuoi occhi. Anzi, per essere migliore. Ti sembrerà retorica ma da quando ho iniziato a sentire il bisogno di averti intorno anche solo per il tempo di un pranzo o un aperitivo, ho smesso di rispondere a tutte le ragazze che da sempre intasano i miei DM. Ho smesso di uscire da solo la sera, ho smesso di fare ciò che facevo prima. >>
Dannazione, ho fatto un casino.

<< Ho esagerato, non avrei dovuto. >> ammetto.
<< Vieni qui. >>
Mi tira dietro l'orecchio una ciocca di capelli e mi stringe a se.
Ora che ci penso, non ci siamo mai abbracciati "veramente".
Chiudo gli occhi ed inspiro il suo profumo, le sue braccia mi stringono forte e il suo calore mi tranquillizza.

<< Niall, grazie. >> gli sussurro, ricevendo un bacio sulla testa.

Sono le otto di mattina e sono già sveglia e operativa davanti il pc.
Stanotte, dopo aver chiarito con il biondo, abbiamo entrambi mangiato un panino e poi siamo andati a dormire, ognuno nella propria stanza.

<< Buongiorno Lexi, come mai così mattiniera? >>
<< Matt, ho appena inviato tutti i documenti a Felicia e ho già aggiornato i dati delle nostre aziende. >>
<< Wow, allora ti fa proprio bene avere Mr Horan intorno! >>
Gli lancio una penna contro e lui ride divertito.
<< In più ho letto anche il dossier sulle minacce che sto ricevendo ed ho scoperto una cosa molto interessante, guarda. >> dico girando lo schermo del portatile verso lui.
<< Cosa dovrei vedere? >>
<< Il primo messaggio ricevuto è stato il giorno dopo la sfilata di Rose ed è stato inviato sulla mia mail aziendale, di facile reperibilità e soprattutto controllata da voi. >>
<< Mh, quindi? >>
<< Quindi è qualcuno che sa come funziona il "mondo delle mail", cioè che prima di arrivare a me passano tra le vostre mani. >>
<< Beh ma non capisco dove vuoi arrivare... >>
<< Incremento della sicurezza da parte di Christian, quindi più persone che hanno il suo numero aziendale, telefono a cui è arrivato il secondo messaggio e poi tutti gli altri. >>
<< Quindi tu dici che non sono entrati nei nostri database? >>
<< Purtroppo ci sono riusciti, ma giorni dopo. Qui hanno, o ha, semplicemente giocato d'astuzia. >>
<< Quindi pensi sia qualcuno tra i nuovi assunti? >> dice allarmato.
<< No no, non ho detto questo. Ma potrebbe essere... o potrebbe esserci stata una fuga di informazioni tra le agenzie a cui Christian ha chiesto nuovi addetti per la sicurezza. >>
<< Si... hai ragione Lexi. >>
<< Su cosa ha ragione? >> chiede mio fratello entrando in salone.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 07 ⏰

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Saved by an angel. ||Niall Horan||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora