Capitolo 13.

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  << Si ma ancora non ho capito come sei finita a casa di Mr Horan. >>

Siamo partiti da un'ora circa e Matt non si da pace per la storia di ieri.
Sono mille volte che la ripeto!
<< Te l'ho detto, voleva portarmi a cena fuori ma non avevo molto appetito. >>
<< E che siete andati a fare lì, allora? >>
<< Niall voleva che mangiassi qualcosa. >>
<< Ah, adesso lo chiami anche per nome? >> dice facendomi un sorrisetto malefico.
<< Si. >>
<< Mamma mia come sei fredda stamattina Lexi, ma che ti succede? >>
"Che mi succede? Ti ricordo che ieri sera mi avete tenuto all'oscuro di qualcosa e adesso non fai altro che indagare sulla mia vita sentimentale."
<< Sono solo un po' stanca e frustrata. Ieri ho lavorato tutto il giorno sulla presentazione che dovrò fare. >>
<< Secondo me sei stanca anche per altro... >> sorride malizioso e sfila dalla tasca della sua giacca un piccolo foulard.
<< Mettilo, altrimenti domani sarai in prima pagina su tutti i giornali. >>
Lo guardo interrogativa ed istintivamente porto una mano sul collo, provocandomi un lieve dolore.

"Il mio diavolo mi ha marchiata?"

Indosso il foulard e cerco di coprire gli svariati segni lasciati la sera prima da Niall, non me ne sono davvero resa conto prima.

<< Si da già da fare il biondino, eh? >>
<< Non sono entrata nel suo letto, se è questo che vuoi sapere. >>
Ride di poco e mi guarda.
<< No, non lo volevo sapere. >>
<< Si certo, ammettilo che era quello il tuo intento. >>
<< Io non ti ho chiesto niente, sei stata tu a dirmelo. >>
Alzo gli occhi al cielo e sento la sua risata.



Wolverhampton, Università.


<< Signorina Dale, sarebbe un grande onore per me se accettasse di consegnare le targhe ai nostri migliori studenti. >>
E' il rettore dell'università che mi sta parlando, un uomo sulla sessantina, alto e con un bel portamento. Sembra un tipo simpatico e socievole, saluta amorevolmente tutti i suoi studenti... Si vede benissimo che ama il suo lavoro e da il meglio di sé per far andare tutto alla meraviglia.
<< D'accordo, sarebbe un onore anche per me. >> dico sorridendo.
Oggi sono di buon umore, anche se il mio diavolo ancora non mi ha mandato neanche un messaggio.
E' normale essere così in ansia per l'attesa? Mah...



<< Lexi, devi andare. >> mi sussurra piano Matt, così mi alzo dal mio posto e, aiutata da uno dei professori, salgo le piccole scalette che mi portano sul palco.
Un applauso accompagna la mia entrata in scena, accompagnato da qualche bisbiglio.
<< E' con mio grande orgoglio che vi presento la signorina Dale, amministratrice delegata della Dale Corporation, l'azienda che ogni anno ci offre ingenti contributi affinché la nostra università non perda prestigio. >>
Stringo la mano al rettore e mi avvicino al microfono, sotto gli occhi attenti di tutto il pubblico.
<< Buongiorno a tutti, e grazie per la calda accoglienza che mi avete riservato. Sono anni ormai che finanzio l'Università di Wolverhampton e sono davvero sempre più soddisfatta del lavoro svolto qui dentro. Gli studenti sono preparatissimi e competenti, auguro a tutti loro uno splendido futuro, soprattutto in ambito lavorativo. Come ben sappiamo, studiare è faticoso, difficile, e molto spesso ci scoraggia. Ma la vera forza sta proprio nell'affrontare questo duro lavoro per abituarci a ciò che la vita ci potrà presentare, e solo in quei momenti potremo veramente capire come siamo realmente. Oggi sono qui per premiare tutti coloro che si sono impegnati maggiormente e che hanno combattuto per la loro educazione culturale e sociale. >>

Il rettore ed altri due professori si sono messi al mio fianco con delle targhe in mano, mentre una studentessa mi passa un foglio con tutti i nomi dei ragazzi laureati con il massimo dei voti.
<< Anne Kafley. >>
La ragazza si alza dal suo posto e mi raggiunge velocemente, le porgo la targa e mi stringe la mano, poi passa a stringerla agli altri.
<< Jane Hope Shelley. >>
Continuo a dire tre o quattro nomi, fino ad arrivare a quello di mio cugino.
<< Liam James Payne. >>
Sale sorridente sul palco e mi fa l'occhiolino, ho sempre avuto un bellissimo rapporto con lui.
<< Niall James Horan. >>
Dico il nome e guardo verso il pubblico, vedendo un biondino alzarsi.

Aspetta un attimo...

"Niall James Horan?! Il mio diavolo?"

Butto un'altra occhiata sul foglio, non mi sono sbagliata, c'è scritto proprio così!
Sono alquanto confusa...
Si alza un forte applauso e lo sguardo di tutte le ragazze in prima fila è fisso sul ragazzo che mi ha raggiunto.
Ha il suo solito sorrisetto malizioso e sembra non dare importanza a nessun altro, se non a me.

<< Sembra che il destino voglia farci incontrare sempre. >> mi sussurra all'orecchio e un brivido attraversa il mio corpo.
"Niall si è laureato? Con ottimi voti? Ed io lo sto premiando! Mio Dio..."
Allungo la mano e lui me la stringe sicuro, accarezzandomi con il pollice le nocche.
"Sta buono!"
Prende in mano la sua targa e passa a salutare gli altri, sorridendo soddisfatto.



<< Non mi hai detto ci fosse anche il biondino ossigenato. >>
<< Non lo sapevo neanch'io Matt, figurati. >>
<< Pensavo avessi accettato per questo. >>
<< Assolutamente no, non ne ero a conoscenza. >>
<< Che strana la vita a volte. >>
Lo guardo interrogativa e lui si mette a ridere.
<< Il caso ha voluto che fossi proprio tu a premiarlo. >>
<< Già. >>
<< Comunque è fuori la porta che ti sta aspettando. >>
<< Come fai a saperlo? >>
<< Sta salutando con disinteresse praticamente tutti e ti sta osservando da quando sei scesa dal palco. >>
"Quindi, in fondo, anche lui ha l'ansia di rivedermi."
Sorrido spontaneamente ed allungo il passo, portandomi un paio di metri più avanti rispetto Matt.

Quando finalmente mi vede i suoi occhi sembrano accendersi e brillare di una strana luce...
"O è solo una mia impressione?"
La cosa sicura è che i miei stanno facendo lo stesso.
<< Non pensavo di trovarti qui. >>
Si avvicina e, prendendomi alla sprovvista, posa le sue labbra morbide sulla mia guancia.
Arrossisco di poco, cercando di non farglielo notare.
<< Neanch'io. >>
<< Evidentemente siamo destinati a non perderci di vista. >>
Le sue parole mi colpiscono... è davvero quello che pensa?
Che magari il destino voglia vederci insieme?
Un barlume di speranza si accende nel mio cuore e gli sorrido.
<< Non sapevo fossi un grande studioso. >>
<< Diciamo che non lo sa quasi nessuno, studiare non è proprio il mio hobby. >>
<< Però hai avuto ottimi voti. >>
<< Si, ma non mi importa. Penso tu abbia capito un po' come sono fatto. >>
<< Mh, penso di si. >>
Mi guarda intensamente come se stesse scrutando la mia anima, poi si sofferma a guardarmi il collo.
<< Carino. >>
<< Il foulard? >>
<< No, il tuo collo marchiato da me. >>
Me lo sussurra vicino l'orecchio, provocandomi un piacevole calore, ed io non faccio altro che chiudere gli occhi e gustarmi questa bella sensazione.
Poi lo guardo sorpresa e lui mi sorride.
<< E' la parte che preferisco vedere in assoluto. >>
Mi mordo il labbro e cerco di sfuggire al suo sguardo ammaliatore, sto combattendo contro la grande tentazione di catturare la sua morbida bocca.
"Mi farai impazzire!"
Si avvicina a me tanto da sentire il suo respiro unito al mio, i suoi occhi fissi nei miei, la sua bocca ad un centimetro dalla mia.
<< A dopo, Miss Dale. >> mi sussurra.
Mi mostra di nuovo il suo bellissimo sorriso, prima di allontanarsi ed entrare in una grande sala dove c'è un ricco rinfresco.

Nel frattempo sento afferrarmi per un braccio e spingermi verso l'uscita, mi giro confusa e vedo un Matt abbastanza preoccupato.
<< Matt! >>
Cerco di divincolarmi dalla sua presa, ma non ci riesco.
<< Aumenta il passo Lexi, dobbiamo andarcene. >>
<< Cosa sta succedendo? >>
<< Stiamo per uscire, voglio due uomini qui alla porta secondaria >> dice toccandosi l'orecchio con l'auricolare. << Veloce! >> mi esorta.
Continuo a guardarlo confusa, ma lui non fa altro che trascinarmi a passo svelto verso l'uscita.
Altri due uomini della sicurezza mi affiancano e si stringono a me, creando una sorta di barriera umana.
Ad aspettarmi c'è la Range Rover con cui sono venuta stamattina, più due macchine della polizia.
"Questa storia non mi piace per niente, no..."
Vengo praticamente spinta dentro la macchina e Matt prende il suo posto affianco a me.
<< Siamo in macchina. >> comunica con gli altri sempre attraverso l'auricolare.
<< Mi spieghi cosa diamine sta succedendo? >>
<< Mr Hone, può andare. >> dice al mio autista.
<< Matt! >>
<< Lexi dobbiamo rientrare il più presto possibile, ok? >>
<< Ma perché? >>
<< Ragioni di sicurezza. >>
<< Senti Matt, io mi sono stancata! Ora o mi dici tutto ciò che devo sapere, o te lo giuro sul mio nome che scendo da quest'auto. >>
<< Non puoi farlo. >>
<< Oh si che posso. Decido io cosa devo o non devo fare. Mr Hone, si fermi. >>
<< Signorina Dale, io- >>
<< Si fermi! >>
<< Continui Mr Hone, non le dia ascolto! >>
<< Voglio scendere! >>
<< Smettila Lexi! >>
<< No! >>
Mi sto scaldando sempre di più, credo che fra poco esploderò e metterò in atto le solite sfuriate nello stile di Alexandra Dale.
Continuiamo ad urlarci contro, fin quando Matt sospira esasperato.
<< Sei in pericolo Lexi! Basta! Finiscila! >>
"Sono in pericolo?"
<< Cosa?! >>
<< Esatto, sei in pericolo. P E R I C O L O. >>
<< Come fai a saperlo? >>
<< Christian mi ucciderà... >>
<< Matt- >>
<< Sono giorni che riceviamo minacce contro te Lexi. >>
Rimango sconvolta.
"Minacce? Contro me? Mio Dio..."
Inizio a sudare a freddo, mi sta davvero venendo paura.
<< D-da quanti giorni Matt? >>
<< ...da prima che Christian aumentasse la sicurezza. >>
"Ecco spiegato il suo comportamento iperprotettivo! Oh, Christian..."
<< Ok... >>
<< Per questo ti teniamo sott'occhio, all'inizio credevamo fosse soltanto qualche squilibrato, roba da niente... ma ieri sono riusciti ad entrare nel nostro sistema Lexi, nei database della Dale Corporation... >>
"Lo sapevo!"
<< Me ne ero accorta, sai? E quanto altro tempo volevate aspettare prima di dirmelo, eh? >>
<< Calmati adesso, ti prego. La situazione è già critica. >>
<< Perché mi avete trascinata via? >>
<< Per questa. >>
Mi passa il suo telefono e guardo il display... non ci posso credere.
C'è una mia foto di oggi, mentre sto facendo il mio discorso, con su una croce rossa.
<< Capisci adesso? >>
<< I-io... scusami. >>
<< No, dovevamo davvero avvisarti prima, ma non credevamo sarebbe arrivato a tanto. >>
<< Si sa qualcosa di lui? >>
<< Per il momento nulla, solo che le foto vengono scattate da un iPhone. >>
<< Le foto? >>
<< Si... ne abbiamo ricevute altre ieri, mentre eri in macchina con il biondo. >>
<< Oh Gesù... >> scuoto la testa.
<< Devi essere attenta d'ora in poi Lexi, io sarò la tua ombra, ma a volte è così difficile gestirti... >>
<< Si, lo so. >>
<< ... stiamo facendo il possibile per scoprire nuove cose, ma è difficile. >>
<< Cercherò di aiutarvi Matt... c'è in ballo la mia vita e quella di tutti voi. >>
<< Non preoccuparti per noi adesso. >>
<< Si invece, a me importa soprattutto di voi... di Christian, di Rose, di Niall... >>
<< Lexi io non so se uscire con lui sia sicuro. >>
<< Perché? >> dico allarmata.
<< Ci è difficile controllarti. >>
<< Lui potrebbe aiutarvi... nel senso, potrei essere in buone mani. >>
<< E chi può assicurarmi questo Lexi? Nessuno purtroppo. >>
<< ...non ti piace Niall, vero? >>
<< Per niente. >>


Londra, Appartamento Dale.


Mi sembra tutto così irrazionale.
Sono appena rientrata a casa ed ancora non riesco a mettere bene a fuoco la situazione.
C'è qualcuno che mi minaccia, che mi vuole morta e che è riuscito ad entrare nel sistema della mia azienda. Mi spia e, cosa peggiore, sa tutti i miei movimenti.
Scatta le foto con un iPhone e poi le invia tramite messaggi, naturalmente non rintracciabili perché sempre mandati con schede telefoniche prepagate e poi sicuramente buttate.
Scuoto la testa e mi porto una mano sulla fronte, non verrò mai a capo di questa situazione.
Per la seconda volta nella mia vita, dopo l'incidente per cercare Christian, sto avendo paura. Non tanto per me, ma per tutte le persone che mi sono intorno... non voglio che gli venga fatto del male.
E' il suono del mio telefono a farmi tornare alla realtà, lo prendo in mano e guardo il display.
Per un attimo resto senza respiro, è il mio diavolo.

Da: Niall James Horan.
Oggetto: Fuga.

Come mai sei fuggita all'improvviso?


Ecco, perfetto...ora che gli dico?

A: Niall James Horan.
Oggetto: Sicurezza.

Scusami, ma sono dovuta andare via subito per motivi di sicurezza.

Mi mordo il labbro inferiore ed aspetto la sua risposta.

Da: Niall James Horan.
Oggetto: Speranzoso.

Se ti venissi a prendere? Verresti con me?

"Cavolo."

Saved by an angel. ||Niall Horan||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora