ylenia era abituata a prendere il controllo di ogni situazione. forte, decisa, con uno sguardo che non ammetteva repliche. alessio, al contrario, era calmo, dolce, sempre pronto a sdrammatizzare. sembravano due mondi completamente diversi, che non s...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
🩰💋☀️🐆
Tutti noi ballerini ci trovavamo in sala relax in attesa di non so cosa, ma avevamo colto il tempo a disposizione per fare stretching
«Che sarà?» chiese Rebecca
«Ci hanno convocati tutti quindi è sicuramente qualche compito»
Poco dopo la maestra Celentano entró in sala relax cogliendoci di sorpresa
Ci sedemmo sulle gradinate e ci spiegó che avremmo dovuto scegliere una canzone e montare una coreografia di 40 secondi in un'ora
«Poi vi volevo dire anche un'altra cosa, visto che siete abbastanza grandi potete decidere di non farlo il che vuoldire che pensate che sono cose inutili, senza senso»
Tutti avevamo deciso che lo avremmo fatto, tranne Chiara che aveva male al ginocchio.
La maestra ci salutò e ci lasciò scegliere la canzone, iniziai a navigare su YouTube in cerca di qualche canzone che mi ispirasse, ma la voce di Emanuel Lo mi fece fermare
«Ci sono Sienna e Alessio?» chiese il prof facendomi guardare in modo preoccupato Alessio
«Mi ha chiamato la redazione dicendomi quello che è successo, nel momento in cui è entrata Alessandra e vi ha chiesto di fare questo voi che avete risposto?»
«Ha dato la facoltà di scegliere ed io e Sienna abbiamo ritenuto che è una cosa che ci può aiutare» spiegò il più piccolo
«Però non abbiamo detto che siamo d'accordo con la maestra» aggiunse la mora
Emanuel continuò a parlare con i due per qualche minuto e poi concluse dicendo che avrebbero potuto scegliere loro se farlo lo stesso o astenersi
Alessio, Sienna e anche Rebecca decisero di non farlo e, dopo averlo riferito alla Celentano, si prepararono per tornare in casetta
«Che succede?» chiesi al ballerino quando mi abbracciò
«Ne avevo bisogno»
«Va bene, ho capito, dopo passo in camera tua» dissi lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia
Alessio uscì dalla sala e io andai in sala a montare la coreografia
Passata un'ora andammo in studio dove trovammo la Celentano e 3 professionisti
Il primo ad esibirsi fu Daniele, poi successivamente toccò a me
Ballai su "Un autunno fa", ero abbastanza soddisfatta di ciò che avevo creato e speravo che la maestra avrebbe pensato la stessa cosa
Dopo di me andò Teodora ed infine Alessia
«Bene ora noi usciamo e poi vi facciamo sapere» spiegò la maestra uscendo dallo studio insieme i professionisti
«Avevo una paura di scordamela incredibile» ammisi sbuffando e Daniele mi diede ragione
«Io sono molto felice» si aggiunse Teodora
La maestra e i professionisti rientrarono subito e ci diedero subito i risultati
Dopo qualche piccolo commento da parte della maestra tornammo in casetta
«Dove siete stati?» domandò Luca
«Compito della Celentano, Alessio dov'è?» domandai cercandolo con lo sguardo
«In camera penso»
«Grazie»
Corsi in camera azzurra e lo trovai sul suo letto pensieroso
«Sono tornata» esclamai sorridendo e lui fece lo stesso
«Non hai pianto vero?» continuai avvicinandomi a lui
«Cosa te lo fa pensare?» chiese sedendosi sul suo letto
«I tuoi occhietti rossi» dissi mettendomi di fianco a lui e facendo incrociare le nostre mani
«Dai dimmi che succede» insistetti girandomi verso di lui
«Mi sono innervosito perché non riesco a spiegare bene quello che penso, e quindi risulta che quando c'è la Celentano dò ragione a lei e quando c'è Emanuel dò ragione a lui, ma non è così perché io ho un mio pensiero ma se lo spiego male mi innervosisce» mi spiegò lui
Sospirai, cercando le parole giuste per fargli capire che lo comprendevo davvero
«Ale, è normale sentirsi in questo modo. Sei in mezzo a due persone che stimi da sempre e vuoi rispettare entrambi i punti di vista. Non significa che non hai una tua opinione, ma solo che cerchi di fare la cosa giusta. A volte spiegarsi è difficile, soprattutto quando sei sotto pressione» dissi stringendo la sua mano per rassicurarlo
Lui abbassò lo sguardo e sorrise leggermente, forse per la prima volta da quando ero entrata in camera.
«Mi dà fastidio quando sembra che io non sappia da che parte stare» mi spiegò meglio
«Lo so bene come sei, e so che alla fine prendi sempre le tue decisioni. Siamo in un ambiente difficile, e va bene non avere sempre una risposta chiara. Ma sei una persona intelligente e io so che sai quello che vuoi» gli dissi sfiorandogli la spalla con la mano libera
Alessio mi guardò, stavolta con uno sguardo più tranquillo «Grazie, Lelina. Davvero. Mi fa piacere sentirlo, soprattutto da te»
Abbassai la testa e sorrisi diventando leggermente rossa in viso
«Vieni» lo invitai a sdraiarsi vicino a me
Ci sdraiammo a pancia in sotto mentre lui mi circondava la vita con il suo braccio ed io facevo lo stesso
«Non ti ho mai sentito così vicino come adesso» ammisi ad occhi chiusi
«Mi sto lasciando andare» mi rispose accarezzandomi delicatamente i capelli
Feci un lieve sorriso e mi avvicinai a lui facendo toccare le nostre fronti e i nostri nasi
Lui mi diede un piccolo bacio sul naso e mi strinse a se