dodici

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🩰💋🐆☀️

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🩰💋🐆☀️

Finita la puntata, ci incamminammo verso la relax e io mi ritrovai di fianco a TrigNO.

«Si è incazzato Vybes a caso» mi disse Pietro «non gli si può dire niente»

«Che gli hai detto?» chiesi e lui fece spallucce

«Ma niente, zi. Gli ho detto 'ti stavi cagando addosso eh' perché lo avevo visto che aveva la faccia agitata» mi disse lui

Gli aprii la porta della relax e lo guardai, ma stetti in silenzio per fargli finire la frase

«Fa 'non me ne frega un cazzo, volevo solo lanciare un messaggio'» mi disse il moro

«Magari ha interpretato male la tua affermazione anche se non ci trovo nulla di male» dissi io

«Ma sono il primo che gli ha detto che ha spaccato su Alba Chiara» mi disse

«Ma infatti ha spaccato, niente da dire» dissi io mentre lui mi fece un cenno di saluto con la testa e se ne andò

La porta sbattè dietro di lui, rimasi un attimo in piedi nella relax, sistemando le mie cose nella borsa

Alessio mi si avvicinò quasi senza che me ne accorgessi. «Che è successo? Hai l'aria pensierosa» la sua voce bassa mi riportò alla realtà

Mi voltai verso di lui, incrociando il suo sguardo curioso. Ma non sapevo se rivelargli quello che pensavo. «Niente di che, ho parlato con pietro. Ho avuto una discussione con Vybes dopo la puntata, si sono presi un po' per una cosa stupida»

«Ah, capisco» disse Alessio facendo un cenno con la testa, accostandosi a me. «Che è successo?»

«Pietro gli ha fatto una battuta, tipo "ti stavi cagando addosso per la classifica, eh?" Perché l'aveva visto agitato. Sai com'è Pietro. Ma Vybes se l'è presa, ha risposto che non gli importava della classifica, voleva solo mandare un messaggio» dissi scrollando le spalle, cercando di minimizzare.

Nonostante la leggerezza delle parole, dentro di me c'era un tumulto. Ero ancora pensierosa per quel biglietto e non sapevo se avrei potuto affrontare anche l'argomento con alessio.

«Classico Vybes, eh?» disse Alessio sorridendo leggermente, ma si vedeva che non lo stupiva la situazione. «Però ci sta, era un pezzo per sua mamma, ci teneva»

«Già, lo so. spero si chiariscano presto, è una stronzata alla fine» risposi, ma la mia voce era più debole di quanto avessi voluto.

«Ora torniamo in casetta?» propose, mettendosi le mani in tasca e facendomi cenno di seguirlo.

«Sì, andiamo» dissi, incamminandomi accanto a lui. Mentre uscivamo, mi sentii nervosa e non riuscivo a scrollarmi di dosso la sensazione di disagio.

Camminammo per un po' in silenzio, finché alessio tirò fuori quello che evidentemente era anche nei suoi pensieri. «Senti quel biglietto che hai letto so che può averti messa in imbarazzo» disse con tono leggero, ma mi accorsi che cercava di capire come stavo.

𝒔𝒐𝒕𝒕𝒐 𝒈𝒍𝒊 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒊 𝒓𝒊𝒇𝒍𝒆𝒕𝒕𝒐𝒓𝒊 - 𝒂𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒑𝒐𝒏𝒛𝒊𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora