ylenia era abituata a prendere il controllo di ogni situazione. forte, decisa, con uno sguardo che non ammetteva repliche. alessio, al contrario, era calmo, dolce, sempre pronto a sdrammatizzare. sembravano due mondi completamente diversi, che non s...
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
🩰💋☀️🐆
Dopo una mattinata piena, l'atmosfera in casetta si era fatta tranquilla ed ero seduta su una delle panchine nel cortile, con la testa appoggiata contro il muro e gli occhi chiusi, ascoltando il rumore della pioggia
«Posso sedermi?» chiese Alessio a bassa voce, anche se già si stava accomodando accanto a me
«Non penso di avere molta scelta» risposi, aprendo gli occhi e sorridendo
«Se vuoi me ne vado» disse lui iniziando ad alzarsi, gli misi una mano sulla spalla
«Tu non mi dai mai fastidio» risposi abbassando la voce e lo vidi accennare un sorriso
Si sistemò bene a distanza da me di un po'. Restammo per qualche istante in silenzio, solo il suono leggero delle foglie mosse dal vento riempiva l'aria. Alessio si stiracchiò, poi mi guardò con un mezzo sorriso
«Sei sempre così pensierosa, ogni volta che ti vedo qui» disse, incrociando le braccia «A cosa stavi pensando?»
«Niente di che» risposi, giocando con l'iquos che avevo tra le mani «A volte è solo bello stare in silenzio, senza pensare a nulla»
Annuì, come se capisse esattamente cosa intendevo. Poi allungò una mano e mi sfiorò delicatamente il braccio.
«È bello quando sei così» disse «Più tranquilla, senza niente che ti preoccupa»
«Stare qui, così, mi allontana dalla realtà e sto meglio» risposi
Ci fu un altro momento di silenzio, ma questa volta non era imbarazzante. Era quel tipo di silenzio che fa stare bene, come se non ci fosse bisogno di parole per capire cosa stava succedendo. Poi mi appoggiai leggermente alla sua spalla.
«Comunque vero, si sta bene» disse mettendomi una mano intorno alla spalla
«Solo perché ci sono io» risposi sorridendo, staccandomi da lui per guardarlo
«Anche» disse mentre feci un tiro con l'iquos
«Forse dovremmo farlo più spesso» disse poi
«Ci prendiamo cinque minuti così ogni giorno» dissi sottovoce, sorridendo appena
«Solo cinque?» chiese lui, ridendo piano. Risi anche io
«Dai vieni più vicino, a momenti cadi» disse lui scherzando
Mi avvicinai di qualche centimetro
«Questo è il massimo» dissi io sorridendo «Che posso fare»
«È il massimo?» chiese lui guardando e poi distogliendo lo sguardo «Vabbè dai»
Feci un altro tiro con l'iquos e poi ripresi a guardarlo, notando che lui lo stava già facendo.
«Ma non posso stare così tanto tempo cioè» disse lui dopo qualche secondo, mettendosi una mano vicino al viso «Cioè sì posso, in realtà però»